di Gabriele Fradeani

Ascoli Piceno – Correva il lontano 1972 quando un ragazzo si presentava nella palestra condotta da Francesco Moretti; quel ragazzo si chiamava Attilio Romanelli  e da subito si innamorò del pugilato e non ha più abbandonato la palestra: prima da atleta e poi da tecnico. Non si descrive come un  gran pugile anche se , andiamo a memoria,  un paio di titoli regionali, nella sua categoria, se li è aggiudicati; poi si è dedicato all’insegnamento, prima come secondo e poi, acquisita la necessaria esperienza, da titolare. Cinquanta anni da allora sono passati e questo traguardo, una sorta di nozze d’oro, lo si è voluto ricordare in un noto locale cittadino alla presenza non solo dei suoi ragazzi, quelli in attività e quelli che da tempo hanno appeso i guantoni al classico chiodo, ma anche da quella dei responsabili della maggiore parte delle società marchigiane. Presenti anche i vertici della federazione regionale con il Presidente Luciano Romanella e gli ex Fradeani e Bucari e l’Assessore allo Sport di Ascoli, Nico Stallone, l’arbitro internazionale Alberto Lupi,  mentre hanno voluto presenziare sia pure in voce, il Presidente Regionale del CONI, Fabio Luna, e quello della Federazione Pugilistica nazionale Flavio D’Ambrosi. In tanti hanno preso la parola per ricordare i successi di Romanelli ma soprattutto toccanti le parole dell’ex campione italiano professionisti dei supermedi Roberto Bassi che a nome di tutti gli atleti ha espresso gratitudine e rispetto per le energie e l’affetto a loro dedicati da Romanelli.

Luciano Romanella dal canto suo ha tratteggiato non solo la figura di Tecnico ma lo ha definito soprattutto un maestro di vita che saputo insegnare non solo la boxe ma tramite questa la serietà il comportamento ed in sostanza un modo di vivere improntato alla serietà e correttezza. Di questo tutta la regione gliene è grata ed anche per questo lo rispetta e lo considera come pietra miliare del pugilato non solo regionale.

Stesse parole di affetto e di stima le hanno portate l’Assessore Stallone il Presidente del CONI Luna ed il Presidente Nazionale D’Ambrosi.

Visibilmente commosso Attilio Romanelli ha ringraziato i presenti ed ha assicurato la sua presenza ed il suo impegno per continuare e valorizzare sempre al meglio delle sue possibilità la grossa tradizione pugilistica ascolana

 

Di Alfredo