di Michelangelo Anile

scuola_media_g_cena_3[1][1]Sabato 30 gennaio a Latina, è stata inaugurata una nuova palestra di pugilato all’interno dell’Istituto Liceo Scientifico e Tecnologico G. Marconi. Al seguito di una delibera comunale del 2009, l’assessorato ai servizi sociali del Comune di Latina, ha reso operativo il progetto  che ha come finalità la sperimentazione ai fini delle devianze giovanili della pratica della Soft Boxe, all’avviamento del pugilato giovanile e altri modelli amatoriali finalizzati alla programmazione delle attività per i giochi sportivi studenteschi 2010. Nella conferenza stampa per il progetto SPES dal titolo “Scherma pugilistica Educativa Scolastica”  e  “Condizione Minorile e  disagio giovanile nel contesto scuola e società: l’impronta formativa e ricreativa  della disciplina della Soft Boxe , il Pugilato  educativo scolastico in contesto di disagio giovanile”, sono state affrontare tutte le  difficoltà di socializzazione da parte dei giovani spesso artefici di atti di violenza meglio conosciuti con il termine di “bullismo”.  Le motivazioni che spingono i giovani  a rendersi colpevoli di atti  violenti  scaturiscono prevalentemente in famiglia come  espressione di un disagio  non manifestato e che trova libero sfogo nella violenza oppure come ripetizione  di un modello comportamentale di riferimento fondato sulla sopraffazione. Il giovane, di fatto, non riesce più a liberare le proprie emozioni. Dunque lo sport in generale, il pugilato in particolare, diventa uno strumento  psico-pedagogico per combattere il disagio giovanile e soprattutto educare nuove leve attraverso un cammino all’insegna del rispetto delle regole.

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Lidano Cantarelli, figura professionale coinvolta nel progetto con gli operatori della ASD Dubla Boxe 2005 e Boxe the Champion ha dichiarato: “Si tratta di portare la boxe nelle scuole usando lo sport come metodo educativo per contrastare  le forme di devianza giovanile e la soft boxe come   strumento tecnico operativo”. Stefania Iuppa,  Vicepresidente del Comitato Regionale , si è invece soffermata sulla funzione dei Comitati che hanno la facoltà “ di mettere a disposizione Tecnici seri e preparati che sappiano collaborare con docenti, sociologi e psicologi  e soprattutto  insistere su una cultura sportiva per tutti, contribuire ad una realtà sportiva scolastica e societaria sana, non truccata da droghe, doping, da accordi e atteggiamenti antisportivi che ne distorcerebbero il sensoe dunque”, ha concluso Iuppa, “ favorire iniziative a favore della lotta contro il bullismo e discriminazioni razziali”. A chiuso i lavori l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Latina Stefano Galetto: “Sono entusiasta del progetto avviato con successo e che ha predisposto opportune strategie didattiche valide e che nel futuro consentiranno di raggiungere ulteriori obiettivi educativi”. In un salone gremito di studenti sono stati proiettati dei filmati riguardanti  le gare inerenti ai giochi sportivi studenteschi del 2009 svolti a Roma.

Di Massimo