Hafid El Boustati 67-7-3 (18 KO) è un nuovo arrivato nella categoria pesi leggeri di GLORY e sta andando rapidamente in profondità avendo siglato un contratto per un match contro il numero uno mondiale Giorgio Petrosyan (75-1, 35 KO).
Petrosyan, chiamato “The Doctor” per la sua precisione chirurgica sul ring, è imbattuto da gennaio 2007, quando perse l’unico match della sua carriera. E anche su questa sconfitta aleggia l’ombra di un gioco sporco da parte del promoter thai.
Combattere è una sfida per ogni fighter, ma El Boustati pensa che la gente non lo rispetti molto. L’olandese-marocchino viene da una serie di sette vittorie ed è sicuro di poter ottenere un risultato a sorpresa.
Il match sarà il Main Event del mega evento Glory 7 Milano di kick boxing di sabato 20 aprile al Mediolanum Forum. I biglietti con prezzo a partire da € 29 possono essere acquistati su http ://www.oktagon.it/biglietti.
“Petrosyan è il favorito e tu sei dato perdente, come ti senti al riguardo?”
“Beh, si dice che non ho alcuna possibilità ma mi piace partire da questa posizione, mi dà più motivazioni per vincere. Petrosyan è un buon fighter ma non penso sia imbattibile. Lui è molto intelligente ma ha paura, e questa è la sua debolezza più grande. Combatte come un coniglio, evita lo scontro, sa solo ballare sul ring e accumulare punti così. Di conseguenza non sono molto impressionato”
“Quali tattiche intendi utilizzare?”
“Voglio picchiarlo per bene. Stiamo andando a combattere in Italia e lì non si può vincere ai punti quando combatti con fighters del posto. La mia tattica quindi consiste nel fargli male il più possibile. Se perderò ai punti non rimarrò deluso, ma lo sarò sicuramente se non gli farò male, perché voglio andare lì e cercare di metterlo K.O. Io di solito attacco con tutti i colpi possibili, pugni, ginocchia e calci. Lo seguirò ovunque mentre ballerà”
“Quali sono secondo te i suoi punti di forza?”
“Il suo pregio maggiore è la rapidità verso gli attacchi che riceve e la capacità di muoversi molto. Anche lui è un mancino e questo di solito è un vantaggio. Ma non mi dispiace perché ho combattuto altre volte con fighters mancini e sono in grado di adattarmi a chiunque. Vuoi boxare? Posso boxare. Vuoi colpire con i calci? Posso farlo anch’ io. Per me è lo stesso”
“Petrosyan occupa il primo posto nel ranking di Glory. Tu sei appena arrivato e occupi la quindicesima posizione”
“Si ma non mi interessa, si tratta solo di numeri. Un giorno puoi essere il numero uno, la settimana dopo non sei più nulla. Il suo è solo un momento in questo periodo e la cosa non mi interessa per niente. Lui è un buon fighter ma non mi interessa se attualmente è al primo posto. Chi altri ci sono nel ranking?”
“Robin Van Roosmalen è il numero due, Davit Kiria il numero tre, quindi ci sono fighters come Albert Kraus e Andy Ristie. Al numero undici c’è l’ americano Ky Hollenbeck, che ha combattuto con Petrosyan lo scorso anno…”
INTERROMPENDO “Non ho mai sentito parlare di quel tipo, chi diavolo è? E Robin Van Roosmalen? L’ ho già battuto! Riguardo Davit Kiria e gli altri, non mi hanno ancora dato la possibilità di combattere con loro. Altrimenti sarei il numero due nel ranking. Dopo questo match con Petrosyan non importerà più a nessuno perché sarò io il numero uno”
“Parlaci del tuo match contro Van Roosmalen dell’ nno passato. Per te è stata una grande vittoria…”
“L’ ho preparata bene, quindi l’ ho tagliato. In realtà ho combattuto con lui meglio di come ha fatto Petrosyan, che ha quasi perso nel torneo dello scorso novembre a Roma, ma con me Robin ha resistito solo due round. Quindi è chiaro che sono meglio di lui!”
“Nella stessa serata in cui combatterai contro Petrosyan, Van Roosmalen si batterà con Murthel Groenhart e si dice che il vincitore metterà una seria ipoteca al titolo mondiale. Chi pensi vincerà?”
“Ah non lo so…non commento i match di altri fighters. E’ il loro incontro. Combattere è una questione mentale e dipende da cosa accadrà nelle loro teste. Vincerà Murthel? Non lo so. Entrambi sono buoni fighters”
“Tu vieni dalla Mousid Gym, con un coach molto stimato e rispettato come Mousid Akhamrane. Chi hai avuto come compagni di allenamento?”
“Mosab Amrani, Mourad Bouzidi, Stefan Strouve dell’ MMA che si è allenato con noi, Antonio Gomez dalla Spagna, Redouan Cairo…Mousid ha plasmato un sacco di campioni e di classe A. Lui è in grado di riconoscere se il fighter ha potenzialità e quindi lo porta con lui. E’ veramente un grande allenatore, non c’ è limite a ciò che può fare con qualcuno”
“Eri un fan di Ramon Dekkers? Qual è stata la tua reazione alla sua scomparsa?”
“Si, ero un grande fan di Ramon, che ha fatto conoscere l’ Olanda in tutto il mondo con la sua muay thai. Tutti i campioni di ogni tempo vanno e vengono, ma non in questo modo, era troppo giovane. E’ stato molto triste. Gli auguro di riposare in pace”
“Siamo alla fine, hai un messaggio per gli appassionati di Milano?”
“Non preoccupatevi, sarò gentile col vostro campione. Dopo averlo messo K.O lo aiuterò a rialzarsi e gli darò un grosso bacio. Quindi, per favore, Milanesi non siate troppo arrabbiati con me!”