All’indomani della sconfitta di Domenico Spada ad Amburgo contro Mahir Oral per il Titolo Intercontinentale WBC dei medi Cristian Lentini ci ha inviato una e-mail.
Video: Domenico Spada vs Mahir Oral
Salve, sono Cristian Lentini. Sono un pugile dilettante (sicuramente non uno dei migliori!). Sono andato ad Amburgo con Domenico Spada, che si allena con me nella Laima Team, e ho visto e filmato l’incontro dall’angolo. Se volete sapere un mio giudizio personale, penso che Lillo avrebbe meritato la vittoria… non sono riuscito a parlare per un po’ dopo il verdetto! Neanche quando Domenico mi ha domandato se aveva deluso. Gli ho scritto la mattina dopo, dicendo che la delusione spetta solo a chi non aveva potuto partecipare all’evento… che si era battuto da campione, perchè è un campione… comunque siano andate le cose e nonostante le critiche di chi, in fondo, era solo seduto.
Detto questo, però, la verità è che il match stava lì… il fattore campo è stato determinante. Se avessero combattuto in Italia avrebbe vinto Spada… ma per me eveva vinto anche in Germania, magari di un solo punto, ma aveva vinto. Avrebbero potuto assegnare un pareggio e sarebbe stato più giusto. La vittoria di Oral però non si può definire un furto… è stato furbo a reagire al momento giusto sfruttando una maggiore incisività. Il match è fuor di dubbio che lo abbia condotto Spada che dalla seconda alla sesta ripresa ha macinato punti. Ha perso le ultime due riprese perchè ci avevano informato che stava sotto di tre punti e ormai bisognava cercare il KO, che non è arrivato e che ha solo condizionato il finale facendo scomporre ulteriormente Domenico. Ma la differenza punti non ci poteva dare una sconfitta così come è stata assegnata (116-111, 116-112).Avevamo vinto di misura come nel verdetto del terzo giudice(113-114). Il richiamo, a differenza di quanto ho letto sui giornali, era giusto.. l’arbitro, pur non condividendo per sua stessa ammissione la regola WBC (nuova!) di dare un punto di penalità a chi avesse portato una testata anche se involontaria, è stato fin troppo chiaro. Lo ha ripetuto prima del match negli spogliatoi più volte. Magari è stata un po’ sospetta la sua reiterata volontà di richiamare verbalmente Domenico per far respirare Oral. Ma questo non deve essere preso come scusa. La testata c’è stata anche se involontaria… dopo un destro mandato a vuoto! Mi ha impressionato il recupero di Oral, che dopo colpi da KO in piedi che gli facevano girare gli occhi tornava lucido e pronto allo scontro.
E’ stato un match straordinario, caratterizzato da un ritmo ai limiti della sopportazione atletica. Hanno offerto entrambi uno spettacolo memorabile.
Quando si incontrano un allenatore come Eugenio Agnuzzi, grande maestro di pugilato, e un’atleta come Domenico Spada, professionista serio dalle qualità indiscutibili, non vi è ombra di dubbio che traguanti importanti, oltre quelli già conseguti, saranno presto raggiunti.
Ho avuto la fortuna di frequentare la Laima Team e di toccare con mano con quale spirito si vive il pugilato al suo interno:un esempio di come un’ora e mezzo di allenamento sia in realtà una scuola di vità, un terapia psicologica, e molte altre cose ancora. Sono dell’opinione che ad Eugenio debba essere dato il merito di tutto, in quanto, nonostante la grande fatica dell’allenamento e la meticolosità con cui cura ogni aspetto tecnico, riesce comunque a creare un’atmosfera allegra e divertente.
Non posso comunque dimenticare di fare i complimenti a Roberto Elia, un’esempio di serietà.
Ritornando al match, comunque, non posso che unirmi al coro di quanti sono stufi di verdetti che non premiano il migliore.E’ ora di dire basta!
Non tutti sanno quali sacrifici si debbano sopportare per preparare un match a questi livelli e come ci si possa sentire ad essere penalizzati da un verdetto ingiusto.
Domenico, a mio parere, ha vinto nettamente il match ad Amburgo dimostrando a tutti le sue qualità.
Non posso fare a meno di notare che, questa, è la seconda sconfitta che subisce in carriera, compresa quella che subi’ da dilettante nella finale degli assoluti: altro furto!
Chi di dovere deve alzare la voce e farsi sentire nelle zone alte di questo sport, in quanto, un patrimonio del pugilato Italiano, come lo è Domenico, merita un trattamento di tutto rispetto.
Pochi pugili al mondo ti fanno alzare dalla poltrona con i brividi addosso quando li vedi combattere, e con questo concludo!
Colgo l’occasione per salutari Cristian, Domenico, Eugenio, Roberto, e quanti mi conoscono nella palestra Laima Team.
Fabrizio Donati
Tutto questoche dovrebbe essere