di Alfredo Bruno
Latina e la boxe professionistica sono tornate a ricompattarsi grazie all’impresa di Fedele Bellusci, grazie all’Ass. Boxe Latina, società organizzatrice con 50 anni di storia gloriosa sulle spalle, e grazie alle autorità comunali e provinciali che in questo sport hanno sempre creduto.
Fedele Bellusci (+ 15, 5 per ko, – 3, =3), 31 anni, ha compiuto un piccolo capolavoro battendo nettamente in 12 round palpitanti il dominicano Cristian Frias( + 20, 16 per ko, -1, =2), 30 anni, … che era salito sul ring del Palabianchini con il ruolo di grande favorito. In realtà “Il cobra” ha trovato sulla sua strada un imprevedibile Bellusci che lo ha, si può dire, surclassato, conquistando il Titolo Intercontinentale IBF dei superleggeri. Il timore aleggiava nell’aria dentro il palasport pontino, il record zeppo di vittorie prima del limite concedeva al romano poche chances. Ma la boxe è bella anche perché il “Rocky” di Stallone non è una favola, ma diventa spesso realtà. Fedele,seguito all’angolo da Stefano Vagni e Fabio Carice, ha condotto una preparazione quasi ossessiva non tralasciando niente. Sul ring si sono visti subito i frutti per il ritmo che ha imposto al match disorientando il “Cobra” che le ha provate tutte con colpi “velenosi” e qualche volta anche con la testa; infatti a partire dalla quinta ripresa il sopracciglio destro di Felice cominciava a sanguinare. Il romano concentrato al massimo non ha mai concesso la distanza all’avversario e lo ha sempre tenuto in allarme con un destro martellante che ha trovato rabbioso la strada per arrivare spesso al volto di Frias, che oltre a un buon jab sinistro portava un destro secco e pericoloso.Con il passare dei round si capiva che il match stava saldamente nelle mani di un Bellusci in stato di grazia. Frias pian piano perdeva sicurezza come dimostra il richiamo subito dall’arbitro Argiolas nell’ ottavo round per aver colpito dopo il break e la caduta del paradenti per riprendere una boccata d’ossigeno. Qualcuno nelle ultime riprese avrebbe voluto che Bellusci tirasse i remi in barca vivendo di rendita con un vantaggio che poteva essere colmato solo dal ko. Ma non è stato così e le ultime tre riprese sono state molto dure per Frias, al quale toccava l’ingrato compito di mostrare buone doti d’incassaggio e grande coraggio. Il verdetto era una pura formalità e per gli spettatori entusiasti rimaneva l’incertezza su quale round Frias avesse posto il suo sigillo: Tagliamonte e Montella jr. decretavano 120 a 107, mentre per Bianco si aveva 118 a 109.
La riunione portava il nome di Sergio Cavallari con la sua “Boxe Promotion 1999”, ma era anche supportata dalla perfetta organizzazione di tutti i dirigenti della Boxe Latina. La serata ripresa da Rai Sat con la telecronaca di Mario Mattioli non ha avuto sbavature proponendo anche nel contorno buoni match.
Michele Mottolese (+7, – 5) più alto di Miro Kubik sfruttava al massimo il suo maggiore allungo con colpi dritti, accentuando il rimo con belle serie nella quarta e quinta ripresa. Era attesa con una certa curiosità la rentrèe di Simone Cannelli (+ 14, 7 per ko, -5, =1) dopo due anni di assenza. Opposto a Robert Melo il pugile marchigiano ha destato una buona impressione con un repertorio ampio di colpi, compresi dei pregevoli montanti sia con il destro che con il sinistro. Melo, 36 anni, pugile solido e coraggioso ha resistito fino alla sesta ripresa quando un tremendo destro lo colpiva al naso che cominciava subito a sanguinare consigliandolo, ormai provato, ad abbandonare.
Morgan Milan (+5), pugile veneto di 28 anni, ha al posto delle mani due martelli con cui ha cercato di scardinare l’ungherese Kubicsek. Solo che quet’ultimo non si lasciava intimorire e metteva in luce un insidioso sinistro che serviva a rallentare la pressione di Milan, potente ma ancora acerbo in fatto di tecnica.
Nei dilettanti lo juniores Biagiotti si prendeva una bella soddisfazione battendo Latini, vincitore l’anno scorso del Torneo regionale dei II serie. Il pugile di Cisterna cercava di imporre la sua maggiore vigoria, ma Biagiotti appena usciva dai corpo a corpo portava improvvisi uno-due utili per il punteggio a suo favore. Nei massimi si aveva il successo di Adami che aveva la meglio su Petetta al termine di un match interessante condotto a buoni ritmi. Adami è apparso più consistente costringendo l’avversario spesso alle corde con un sordo lavoro al corpo.
RISULTATI
Dilettanti – Leggeri: Biagiotti (Team Boxe Roma XI) b. Latini (Nuova Audax Cisterna). Massimi: Adami (Colonna) b. Petetta (Nuova Audax Cisterna).
Professionisti – Superleggeri: Fedele Bellusci (Cavallari – kg. 63,500) b. Cristian Frias (Olanda –kg. 63,200) ai punti 12r. Titolo Intercontinentale IBF. Welter: Michele Mottolese (Cavallari – kg. 68,600) b. Miro Kubik (Slovacchia- kg. 68,00) ai punti 6r; Morgan Milan (Cavallari- kg.68,00) b. Antal Kubicsek (Ungheria – kg.68,00) ai punti 6r. Supermedi: Simone Cannelli (Cavallari – kg. 77,100) b. Robert Melo(Slovenia – kg. 82,000) kot 6.
Arbitri: Barrovecchio R. (c.r.), Zannoni, Bianco, Argiolas, Lamusta, Rega, Montella jr., Tagliamonte.
Medico: dott. Emiliano Bonanni, dott. Michelino Martino.