di Giuliano Orlando

Alla Super Arena di Saitama in Giappone, due grandi campioni dal glorioso passato, si ripropongono per riprendere un percorso di vertice nei medi. Ryota Murata (16-2), 36 anni, gioca in casa e difende il titolo di supercampione che la WBA non rifiuta mai, contro uno dei miti assoluti degli ultimi vent’anni. Si tratta di Gennady Golovkin (41-1-1), 40 anni compiuti il 12 gennaio, uno dei fuoriclasse del ring. Nato a Qaragandi nel cuore del Kazakistan, da padre russo e mamma coreana, già nei dilettanti è stato grande protagonista. Argento ai Giochi di Atene del 2004, l’anno prima era diventato campione del mondo a Bangkok in Thailandia. Il record sfiora i 350 incontri con pochissime sconfitte. Passa professionista nel 2006 e conquista il mondiale WBA nel 2010 restando praticamente sempre ai vertici, conquistando cinture di altre sigle. Nel 2017, pareggia con Saul Alvarez, altro supercampione, e la sconfitta successiva nel 2018, a giudizio unanime risulta un regalo dei giudici al messicano. Il Covid 19 lo ha fermato per quasi due anni. Dopo la vittoria contro il polacco Kamil Szeremeta il 18 dicembre 2020 a Hollywood, non è più salito sul ring. Da allora ha fondato una società che gestisce in proprio la carriera. Stanotte a Saitama difende il titolo IBF che detiene praticamente dal 2010, pur con qualche intervallo. L’avversario Ryota Murata non è certo da sottovalutare, sia sul piano tecnico che anagrafico. Il nipponico ha vinto l’oro alle olimpiadi di Londra e le due sole sconfitte da pro le ha cancellate imponendosi nella rivincita.  Sia Hassan N’Damm N’Jikam, il francese del Cameroun nel 2017 che il canadese Rob Brant (2018-2019), dopo aver ottenuto il verdetto nella prima sfida, si sono arresi in quella successiva. In entrambi i casi, finendo KO. Murata manca dal ring addirittura dal 23 dicembre 2019, ben 28 mesi, tempo lunghissimo, che potrebbe pesare sul rendimento di un pugile che ha 36 anni. Il pronostico vede Golovkin favorito, nonostante le 40 primavere, ma il fattore casalingo potrebbe capovolgere la situazione. La scelta dell’arbitro Pabon portoricano, e dei tre giudici USA, sulla carta assicura neutralità, ma l’aria del Giappone potrebbe mandare in fumo gli equilibri. Entrambi hanno il pugno pesante, ma il kazako possiede un repertorio superiore e questo potrebbe pesare a gioco lungo. Di sicuro sarà un match di alta qualità, anche se entrambi hanno superato il tetto del rendimento. Negli Usa, al River Casinò Resort di Schenectady a New York, la Star Boxe dell’italo americano Joe De Guardia, allestisce la sfida valida per la cintura America Continental WBC cruiser tra il romano Simone Federici (18-2-1), cintura che nel 2019 era già sua e l’ucraino Lyubomyr Pinchuk (14-2-1), visto in Italia nel 2016, affrontare Clemente Russo e impegnarlo a fondo per la qualificazione ai Giochi di Rio 2016. Passato pro nel 2017, ha preso residenza a Pittsburg in Pennsylvania, costruendosi un buon record e punta al primo titolo americano. In Italia, oltre ai due appuntamenti di Civitavecchia col mondiale di Michael Magnesi e Milano con Alessio Lorusso che difende la cintura UE supergallo, a Firenze, presso gli Impianti Sportivi di San Marcellino, il campione dei massimi, Ivan D’Adamo (8-2-1) 41 anni, difende la cintura contro il toscano Eduardo Giustini (10-2), 32 anni. Si tratta di una rivincita al confronto del 14 marzo 2021 svoltosi a Fiumerapido nel Lazio, finito all’ottavo round per KO a favore del campione in carica. D’Adamo dopo la conquista ha difeso la cintura a Sora nel frusinate, lo scorso settembre superando ai punti Paolo Iannucci (4-6) che aveva già battuto nel 2019.  Il 26 novembre saliva sul ring di Charlottenburg in Germania, rimediando una netta sconfitta contro Grant Shala (11). Per contro il toscano, dopo lo stop di un anno fa, ha incamerato tre vittorie nella sua Firenze e adesso tenta il poker che vale il tricolore. La locandina informa che prima della sfida titolata combatteranno i welter Michele De Filippo (2) e Leonardo Sarti(1), oltre al mediomassimo Marco Casamassima (3).  Non si conoscono gli avversari.  A Fermo nelle Marche, la peso leggero Nadia Flalhi (2) già campionessa italiana dilettanti, torna sul ring alla ricerca del terzo successo, affrontando la montenegrina Alex Vujkovic (4-16-2), residente a Belgrado (Serbia) sui sei round.

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