dsc_2102.JPGTorna la boxe a Viterbo e lo fa per la verità dopo due anni circa quando nel 2006 venne effettuata una riunione internazionale organizzata per l’inaugurazione del busto al suo concittadino più illustre e amato, Luigi Malè, davanti al bel Palazzetto di via Monti Cimini chiamato da allora PalaMalè. In questo arco di tempo le cose hanno avuto un evolversi, speriamo positivo, per il ritorno di questo sport nel viterbese. E’ nata infatti la Viterboxe, prima società dopo circa 25 anni a partire dalla “Amici del pugilato” del Commendator Alberto Ciorba.

 25 anni sono tanti, ma le lancette dell’implacabile orologio della vita sembrano essersi fermate quando all’angolo dei tre pugili viterbesi esordienti abbiamo visto Agostino Malè, fratello di Luigi e anche lui buon professionista. La società è retta dai due figli di Agostino ed ha come presidente Renzo Frisardi, attuale vicepresidente del Comitato laziale, che con pervicace tenacia ha sempre creduto nella tradizione viterbese.
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Come diceva il grande condottiero: “Il dado è tratto”. Esiste una società, si son visti tre ottimi pugili, sta adesso alla piazza attraverso il pubblico dare l’input. A questa prima della Viterboxe la gente è accorsa in buon numero e il Palazzetto ha fatto bella mostra di sé con una prima d’autore, dove si sono visti oltre ai dilettanti anche i professionisti sotto l’egida organizzativa dei Conti Cavini.
I primi a salire sul ring sono i medi Bertollini e Stango. Il primo viene da Santa Marinella e sebbene più basso del suo avversario trova la strada per infilare i suoi colpi. Molto più determinato il pugile di Sebastiani prende il largo nei primi due round. Dal terzo cala in maniera visibile. Stango non ne approfitta, preferisce non esporsi al destro del suo avversario. Il verdetto favorisce l’umbro e non tutti sono d’accordo. Il pugile di Santa Marinella sul ring, pur ricevendo una bella Coppa dagli organizzatori , non sembra aver fatto suoi i principi DeCoubertiani ed è questa la sua vera sconfitta.
Gli applausi sono tutti per lui: è uno School Boy e si chiama Nick Scuderi. E’ il primo atleta della Viterboxe a salire sul ring. L’emozione è evidente e all’inizio non partono i suoi colpi nonostante una piccola fiammata a fine round. Il paziente lavoro di Agostino Malè all’angolo è evidente; il ragazzo nel terzo round si sblocca e per il folignate Rosati sono dolori come dimostra il conteggio subito a pochi secondi dalla fine. Gli applausi e i complimenti sono tutti per Nick, a cui più tardi verrà assegnato il bellissimo Trofeo Luigi Malè.
Tocca quindi a due Cadetti, grandi protagonisti del recente Torneo Regionale Esordienti. Fortarezza, curato all’angolo da Mannarino e Gazzotti, attacca subito a spron battuto Matteo, il più piccolo dei Podda. Il match è intenso, perché il pugile di Tarquinia sfrutta bene il suo allungo maggiore e i suoi colpi dritti sorprendono Fortarezza che viene anche ammonito. Il terzo round è costellato di duri scambi che vedono in Podda il più preciso. Simone Grazzini ha un cognome che tradisce le sue origini nel mondo dei guantoni, non si può sbagliare perché ha all’angolo il nonno Gianfranco che è stato negli anni ’60 uno dei migliori mosca italiani. Il giovane affronta Pallini, un avversario tutt’altro che malleabile. Il viterbese ha spalle a stampella, che tradiscono la forza del suo fisico robusto. Se ne accorge Pallini che viene contato nel secondo round e nel quarto. Un buon match che serve a dimostrare come il viterbese, buon sangue non mente, sul ring ci sa stare e come. Panatta proviene dalla Boxe Foligno ma ha origini viterbesi. Deriu proviene da Tarquinia ed ha all’angolo Quirino Poccia. Il match tra i due, non digiuni di buona tecnica, scorre sul filo dell’equilibrio che si rompe forse per quell’attacco in chiusura di Deriu. Scarfone è il terzo prodotto della società viterbese. Parliamo di un medio fisicamente possente che costringe Picchi nel primo round a un duro scambio. Peccato solo che il pugile umbro nel round successivo s’infortuna e si ha quindi l’interruzione da parte dell’arbitro.
dsc_2046.JPGTra Ceci e Domarin si disputa il match clou per quanto riguarda i dilettanti. I due pugili ricoprono bene il loro ruolo attraverso un match scintillante. Ceci è un mastino che non ti molla un secondo portando bordate pesanti, mentre Domarin risponde con belle serie quando riesce a scrollarsi l’avversario di dosso. Quattro belle riprese che sembrano scorrere troppo veloci per un pubblico interessato, che applaude Ceci, il vincitore, ma anche Domarin, lo sconfitto.
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Tocca quindi ai professionisti. Salgono sul ring una concentratissima Maria Rosa Tabbuso, campionessa europea dei supermosca, e la bulgara Svetla Taskova. L’ospite si presenta sul ring in guardia destra, ma dimostra di avere anche come alternativa la guardia normale. La Tabbuso sfrutta bene il suo allungo maggiore portando l’acqua al suo mulino. La siciliana cerca anche, come è suo costume lo scambio duro, e lì qualche problema ce l’ha visto che la Taskova nella corta distanza piazza ganci schioccanti. L’allieva di Pili è in buona giornata e il match scorre piacevole per tutti i sei round. Il verdetto non sfugge alla nostra atleta, che rinfodera i suoi pugni, in attesa di grossi impegni titolati che Rosanna Conti Cavini sta trattando. Molti applausi sono anche per la Taskova che conquista tutti per la sua simpatia ed entusiasmo, si tratta di un atleta che fa scena e spettacolo.
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Chiude la serata Emiliano Marsili, uno dei beniamini di Civitavecchia. Il mancino di Franco Cherchi ha curato soprattutto la consistenza del suo sinistro reduce da un infortunio subito nella riunione dello scorso anno a Santa Marinella. L’esame sembra passato positivamente, tanto più che il mancino della OPI 2000 ha trovato sul suo cammino un pugile di buona levatura come si è dimostrato il francese Sylvain Chapelle. Marsili gioca di fioretto con il destro dritto e il gancio sinistro, il tutto fatto con continuità lungo l’arco delle sei riprese. Chapelle non sta a guardare e risponde con serie improvvise dalla corta distanza, dove si fa luce un insidioso montante sinistro che per fortuna non frena il pugile civitavecchiese più continuo, che scalpita in attesa di battersi per il titolo italiano.
La nota curiosa della serata stavolta è rappresentata da un grande arbitro: Claudio De Camillis sale sul ring nella classica divisa, ma la sua presenza serve a dare lustro e rafforzare l’importanza della manifestazione viterbese. Per l’arbitro italiano è immediata la partenza per Atene dove si svolgeranno in un Torneo Internazionale le qualificazioni valide per le Olimpiadi
RISULTATI
Dilettanti
School Boys – Piuma: Podda M. ( Cosmo Tarquinia) b. Fortarezza ( Action Boxe Ostia).
Cadetti – Leggeri: Scuderi ( Viterboxe) b. Rosati (Fondi). Welter: Grazzini S. (Viterboxe) b. Pallini (Boxe Foligno).
Seniores – Welter: Deriu ( A. Jacopucci Tarquinia) b. Panatta (Boxe Foligno). Superwelter: Ceci (CoNa) b. Domarin (Laima Team). Medi: Stango (Boxe Foligno) b. Bertollini ( Santa Marinella); Scarfone (Viterboxe) b. Picchi (Boxe Foligno).
Professionisti
Supermosca: Maria Rosa Tabbuso (Conti Cavini) b. Svetla Taskova (Team Gyory Joseph- Bulgaria) a.p. 6. Leggeri: Emiliano Marsili (OPI 2000) b. Sylvain Chapelle ( Francia) a.p. 6.
Arbitri: Barrovecchio R., De Camillis, Zannoni, D’Erasmo, Frascaro, Montanini.

Di Alfredo

Un pensiero su “Viterbo si infila i guantoni nel segno di Luigi Malè”
  1. buona serata di boxe….
    ma complimenti a Daniele “Cecio” Ceci…tutta la massima riconoscenza da parte dei miei occhi per quello che ha fatto vedere, un ottimo pugilato…..
    e complimenti di cuore al grande Max Ardu…un tecnico con la T maiuscola…

    Max istruttore di Full

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