L’eversore consapevole. La vita spericolata del più grande calciatore di sempre.
Maradona è amico mio – Marco Ciriello – Ed. 66TH A2ND – Pag. 184 – Euro 16.00.
Talmente diverso e così uguale al popolo, che Diego Armando Maradona, quando una mano abile lo descrive, riesce ad offrire squarci rimasti magicamente nascosti in quelle pieghe della memoria che migliaia di giornalisti e curiosi hanno cercato di scoprire. Una cronaca incalzante, punteggiata da episodi che destano curiosità e divertono, in una sequela nostop di stuzzicanti siparietti. Romanzo teatrale, radicato nell’ego di casa: il nonno fans di Di Stefano, il padre di Sivori, a lui è toccato Maradona. Uno talmente speciale, tanto da chiedersi se sia nato prima il calciatore e poi il calcio. Idolo fuori dal coro degli idoli, semplicemente il più grande eversore nel mondo del pallone, Dalla gloria più assoluta e incredibile, dai milioni come noccioline alla polvere che al confronto Napoleone era un principiante. Immortale o quasi. Nel 2004 lo danno per spacciato, l’Argentina in ginocchio prega per il miracolo. Lui come Lazzaro ne esce fuori senza neppure il lenzuolo bianco. Ma è solo un episodio, uno dei mille. Delizioso scorrere le pagine dove si capisce che ogni riga è un atto di fede, di amicizia, più forte quando l’eroe scivola di quando è nel firmamento del mondo. Ci sono date scolpite neI marmo dei ricordi, che vengono raccontate con dovizia di particolari. Il sipario aperto a Napoli fa parte del teatro di casa, il terrazzo dal quale la famiglia di Diego e Claudia la compagna, dialoga con i nonni, i genitori e l’autore. Un rutilante film cartaceo, dai primi calci, con scarpe senza suola ai fraseggi che incantano il mondo intero. Mitizzato e imprigionato, la droga come i biscotti nel latte, i recuperi e le scivolate, ambasciatore e reietto. Il ritorno a Napoli dopo 14 anni, tra sfide col nostro fisco. Il “pibe de oro” – è il presente – allena l’Al Fujairah Sport Club, squadra della serie B degli Emirati Arabi. Niente di strano, parliamo del più grande genio eversore consapevole.
Giuliano Orlando