Su iniziativa dell’imprenditore romano Sergio Peroni, da trenta’anni leader nazionale nel mondo della promozione sportiva automobilistica, e Marco De Santis, imprenditore, manager sportivo di MMA ed atleta professionista/direttore tecnico/ istruttore di muay thai, nasce la prima Associazione Italiana di Arti Marziali Miste: XC-1. Sotto l’egida dell’Ente di Promozione Sportiva ACSI (Ass. Centri Sportivi Italiani) riconosciuto dal CONI, l’XC-1 ha come obbiettivo l’introduzione nel nostro paese delle Arti Marziali Miste (MMA) lo sport da combattimento con la maggiore diffusione negli Stati Uniti e in Nord Europa con una media di spettatori negli USA di 531 mila ad evento contro i 180mila del basket NBA (Sport Illustrated).
Prima occasione di vedere gli atleti di fama internazionale in Italia giovedì 18 giugno al Palatiziano a Roma dove si sfideranno sedici lottatori provenienti da tutto il mondo, in otto incontri, sulla distanza di tre riprese da 5 minuti ciascuna. All’XC-1 event, patrocinato dalla Provicnia di Roma, sarà ospite anche il pluricampione romano Alessio Sakara, star di livello internazionale della MMA e atleta di spicco della Federazione Americana: Ultimate Fighting Championship. In Italia per promuovere lo sport non sarà da solo con molti degli atleti dell’American Top Team al suo fianco a disposizione per fornire consigli e risposte agli appassionati.
Le Arti Marziali Miste nascono come sintesi fra le più disparate forme di lotta del pianeta quali Judo, Lotta Libera e Grecoromana, Karate, Muay Thai, Brazilian Jiu Jitsu, Pugilato, Kick Boxing, Kung Fu ecc. Sono così nati degli atleti globali estremamente preparati da un punto di vista tecnico ed atletico ma anche soprattutto tattico che sappiano combattere in tutte le distanze attraverso l’utilizzo di colpi (calci, pugni, ginocchiate e gomitate) e di tecniche lottatorie (sottomissioni e leve articolari, proiezioni e strangolamenti). Solo negli USA nel 2007 gli introiti per incassi e ricavi pubblicitari delle MMA (Arti Marziali miste) superano i 223 milioni di dollari, 23 milioni in più del wrestling e 46 milioni in più della boxe professionistica (Sport Illustrated).
Estremamente stringenti anche le regole, ancora più restrittive rispetto alla boxe. Scopo è infatti quello di garantire il maggior equilibrio fra le varie tecniche senza penalizzarle alcuna. Oltre alla ovvia suddivisione in classi a seconda del peso, sono mutuate dalla boxe e dalle altre arti marziali tutte le regole principali. Sono fra l’altro assolutamente vietati i colpi ai genitali, alla gola, alla nuca e alla spina dorsale così come colpire la testa dell’avversario con ginocchiate. Accecare, mordere, tirare i capelli e colpire con la testa sono anche pratiche vietate come qualsiasi altro comportamento antisportivo.
Altra novità per l’Italia, dove attualmente sono oltre 300 le palestre in cui si effettuano le Arti Marziali Miste, sarà il ring a forma di ottagono del tutto simile a quello adottato oltre Oceano e in Nord Europa. Più sicuro del ring tradizionale per la recinzione continua che preclude la caduta accidentale dal ring, offre anche maggiori alternative agli atleti e favorisce lo spettacolo. L’intera struttura è infatti imbottita e le stesse reti protettive sono in corda elastica.
scuola moroni
ed i miei insegnamenti a farlo vincere
caro marco la gente in italia dimentica presto che tu come organizzatore e io come maestro dei combattenti abbiamo introdotto il free fight in italia
Confermo, mi ero organizzato per venire. Al palacialfa giusto? Quanto tempo è passato… In bocca al lupo!
… ti dirò di più, a provato ad organizzarla anche a roma, ma qualcuno … la Prefettura se ricordo bene, non diede i permessi, la bloccarono all’ultimo proprio, giusto marco?
… peppe, in effetti hai ragione, ed ha ragione anche marco, la maifestazione è stata organizzata da Marco Panattoni
Non scherziamo il primo combattiment in gabbia italiano fù organizzato a Rocadelle Brescia e vinse Super Mike Verginelli
ah, per inciso lo ha vinto lo stesso Michele Verginelli presente a questo galà ed è stata la MIA gara a renderlo, giustamente, famoso.
non è una prima per l’italia, il primo galà di free fight nella gabbia l’ho organizzato IO, nel 1999.
Ho ancora la rassegna stampa, le interviste mediaset e rai in video.
in bocca al lupo per questa gara, ma per correttezza si deve riconoscere chi ha avuto il fegato di fare un galà a mani nude, gabbia ottagonale, regole UFC 1, cioè il sottoscritto.