di Alberto Chiavarini

Questa mattina presso la Clinica “Villa delle Querce” di Nemi (Roma) è venuto a mancare Renato Tontini, pugile professionista mediomassimo degli anni ’50. Allievo del grande Lucifero “Pipero” Panaccione, debutto’ nei professionisti nel 1944 ed inanello’ una serie di vittorie che lo portarono ai vertici della categoria.Grazie ai suoi notevoli mezzi fisici (era dotato di un fisico straordinario) uniti ad una tecnica sopraffina, conquisto’ il Titolo italiano dei mediomassimi superando Giovanni Martin ai punti nel 1949. Difese lo stesso titolo nel 1950 ponendo ko Giuliano Pancani nella sua Ferrara nel corso della decima ripresa mentre falli’ ripetutamente la conquista dell’europeo. Nel 1950 contro il francese Albert Yvel fu squalificato al 10 round quando era prossimo a cingersi della corona europea, in Francia. La seconda volta a Roma, dinanzi al suo pubblico allo Stadio Flaminio (allora Stadio Torino), non seppe cogliere la favolosa opportunita’ e venne superato ai punti in 15 riprese dal franco-armeno Jacques Haraibedian.

Durante la sua carriera incontro’ i migliori pari peso europei (Conny Roux, Albert Yvel, Gerard Hecht, Jacques Hairabedjan, Fernando Jannilli, Gianbattista Alfonsetti ecc…) calcando i rings italiani, francesi, inglesi, americani e d’Egitto. Smessa la carriera di pugile si diede al cinema interpretando numerosi film con successo per poi intraprendere una nuova carriera, sempre di successo, come imprenditore nel campo delle pavimentazioni stradali. Fu dirigente della F.P.I. in seno al Comitato Regionale Laziale e Presidente della gloriosa Pugilistica Santa Croce dove ad insegnare c’era il suo vecchio maestro Lucifero Panaccione. Nella seconda meta’ degli anni ’80 si ritiro’ a vita privata nella sua Anzio, per poi trasferirsi a Genzano di Roma presso sua figlia. I funerali si terranno alle ore 10.00 di lunedi p.v. ad Anzio, in Piazza Pia, chiesa S.Pietro e Antonio.

Di Alfredo

Un pensiero su “La scomparsa di Renato Tontini”
  1. Un caro saluto a Renato, un esempio per tutti quelli che lo hanno conosciuto, un pilastro della famiglia ed un nonno affettuoso.

    Ciao Renà..

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