di Alfredo Bruno
Si sono disputate nel pomeriggio di ieri dentro il Palazzetto di Colleferro le semifinali del “Guanto d’Oro d’Italia”, Torneo aperto ai I e II serie dilettanti “Under 23”, indetto dalla Federazione con il sostegno del Comune e il patrocinio della Provincia di Roma. Un programma ricco con 16 match effettivi, tutti interessanti che hanno fatto conoscere alcune buone individualità senz’ altro segnalate nei taccuini dei tecnici della Nazionale. Non dimenticando inoltre che tra poco si disputeranno gli Assoluti.
Le ostilità erano aperte dai gallo. Picardi, figlio d’arte, ce l’ha messa tutta per passare sotto le lunghe leve di Cipolletta e sparare il suo gancio destro. Il giovane all’annuncio del punteggio parziale a favore dell’avversario, buon tecnico con l’ intelligenza di un professionista, all’inizio della quarta ripresa si toglieva i guantoni scalciandoli. Si pentiva immediatamente del suo gesto ma non poteva evitare la squalifica. Nell’altra semifinale Razib iniziava bene con Allegrini, ma a partire dalla seconda ripresa la boxe più efficace del toscano prendeva il sopravvento facendo subire tra l’altro al suo avversario un paio di contreggi.
Nei piuma Ripa sfruttava molto bene il suo maggiore allungo contro il solido mancino Benedetti. Quest’ultimo nella seconda e terza ripresa creava qualche problema al pugile di Frosinone, che però nell’ultimo round ristabiliva, soprattutto con il diretto destro, le distanze a suo favore. Il match tra Pariso ed Elia scorreva per tre round nel massimo equilibrio, infranto nell’ultimo round dalla maggiore intraprendenza del mancino siciliano.
Nessun problema tra i leggeri per Tommasone di fronte a Mancini. Il nazionale si procurava un punteggio netto facendo subire due conteggi all’avversario, che tra l’altro è stato anche penalizzato da un richiamo per trattenute. Il pugile della Campania se la vedrà con il privernate Di Micco vincitore di Finiello senza combattere.
Nei welter De Donato più solido e concreto aveva la meglio su Mammoliti, che all’angolo aveva anche l’apporto del professionista Furlan. Dopo una buona terza ripresa per il piemontese Di Donato sigillava la sua superiorità nel quarto round facendo subire all’avversario un conteggio. Nell’altra semifinale il divario tra Vangeli, in guardia destra, e Di Cesare appariva subito evidente e l’rsco del secondo round diventava una liberazione per il pugile dell’Emilia.
Nei superwelter Ernesti, allievo di Sordini e testa di serie della categoria, aveva la meglio su Caccia. In verità l’allievo di Duran ha creato non pochi problemi al pugile laziale costringendolo sulla difensiva per buona parte del match, dove però i colpi lineari di Ernesti venivano valutati di più dalle macchinette. Nell’altra semifinale Luca Podda batteva Marziali nel più bel match della serata. Si è trattato di un derby, accanito come può essere quello calcistico, ma che è servito a catalogare il pugile di Tarquinia, ben diretto da Ghergo e Antonelli, come la grande rivelazione del Torneo. Marziali ce l’ha messa tutta per sovvertire l’andamento del match, ma i colpi per linee interne di Podda hanno fatto la differenza. Gli applausi del numeroso pubblico hanno fatto da controaltare alla bella prova dei due giovani.
La boxe lineare ed efficace di Giglio trovava la strada per frenare l’irruenza di Vuka. Nella seconda metà del match il pugile emiliano lasciava da parte ogni prudenza per rimontare lo svantaggio, ma otteneva a suo favore due conteggi contro uno e non la vittoria. L’altro semifinalista è il quotato Sperandio vincitore senza colpo ferire.
Tra i mediomassimi entrava in scena un altro Marziali, stavolta proveniente dalle Marche, che se la doveva vedere con l’albanese Kolaj. Nei primi due round Marziali pur subendo un richiamo era in leggero vantaggio. Ma Kolaj è un carroarmato, non molto veloce nei colpi, ma inarrestabile nella sua potenza come dimostra il conteggio subito dal marchigiano quasi allo scadere del match. Nell’altra semifinale Buccheri dopo due riprese equilibrate con Meneguzzo prendeva il largo con la sua boxe varia e scenografica.
Guglielmino, massimo siciliano, sottoponeva subito ad un duro bombardamento Lovero, che sbriciolava la sua resistenza subendo due conteggi. Al terzo conteggio nel secondo round l’arbitro non aveva esitazioni a fermare l’incontro per rsch. Rossano, nazionale juniores, preciso come la bilancia di un farmacista, stoppava sul nascere coi suoi colpi d’incontro le intenzioni di Caco che non terminava il terzo round per l’inevitabile rsco.
Tra i supermassimi bella prova senza sbavature di Iannucci che ha regolato con facilità il rinunciatarioLogoluso. Nell’altro match Mandras, il vice Cammarelle in Nazionale, prendeva subito l’iniziativa guadagnando punti su Vecchi che si infortunava nel terzo round.
RISULTATI
Gallo: Nicola Cipolletta (Campania) b. Giuseppe Picardi (Campania) squal. 4.
Gallo: Luigi Allegrini (Toscana) b. Alì Razib ( Venezia Giulia) 33 – 16.
Piuma: Luca Ripa (Lazio) b. Matteo Benedetti (Toscana) 35 – 19.
Piuma: Salvatore Elia (Sicilia) b. Ciro Pariso (Campania) 25 – 20.
Leggeri: Carmine Tommasone (Campania ) b. Simone Mancini (Marche) 30 – 7.
Leggeri: Giuseppe Di Micco (Lazio) b. Vincenzo Finiello (Lazio) wo.
Welter: Renato De Donato (Lombardia) b. Alessandro Mammoliti (Piemonte) 25 – 17.
Welter: Dario Donato Vangeli (Puglia) b. Daniele Di Cesare (Emilia) rsco 2.
Superwelter: Manuel Ernesti (Lazio) b. Alessandro Caccia (Emilia) 27 – 15.
Superwelter: Luca Podda (Lazio) b. Alessandro Marziali ( Lazio) 34 – 18.
Medi: Leandro Giglio (Puglia ) b. Endrit Vuka (Emilia) 46 – 30.
Medi: Adriano Sperandio (Lazio) b. Matteo Di Donato (Abruzzo) wo.
Mediomassimi: Orial Kolaj (Lombardia) b. Andrea Marziali (Marche) 40 – 27.
Mediomassimi: Massimiliano Buccheri (Lazio) b. Stefano Meneguzzo (Veneto) 16 – 8.
Massimi: Rosario Gugliemino (Sicilia) b. Leonardo Lovero (Puglia) rsch 2.
Massimi: Francesco Rossano (Campania) b. Armando Caco (Toscana) rsco 3.
Supermassimi: Paolo Iannucci ( Lazio) b. Mauro Logoluso (Emilia) 26 – 7.
Supermassimi: Gianluca Mandras (Emilia) b. Matteo Vecchi (Marche) rsci 3.
Lovero ha preso il suo primo rsch perchè nn era in forma(1 settimana di allenamento) ma sopratutto non stava bene con la testa…
Lovero diventerà il massimo + forte italiano tra qualche anno.