Il sodalizio tra cinema e pugilato è ormai noto e rappresenta in molti casi un felice connubio a garanzia di successo, riscontrando il favorevole accoglimento sia da parte della critica che del pubblico. La nuova tecnologia mediatica, legata alla televisione, registra l’avvento dei nuovi format quali miniserie e fiction, che a loro volta si interessano all’affascinante mondo della ‘Noble Art’ e, probabilmente, non ci meraviglierà accorgersi che tramite Internet si stiano aprendo nuove vie di diffusione e comunicazione del meraviglioso mondo della boxe.
L’ultima novità, che però ci coinvolge ed interessa direttamente, è l’esperienza che in questi giorni vede impegnati nelle riprese della miniserie televisiva “Il bambino della domenica” Mouhamed Alì Ndiaye (pugile italo-senegalese appartenente alla scuderia Buccioni Boxing Team), accompagnato dal suo presidente Davide Buccioni.
Protagonista della miniserie Beppe Fiorello, che fornisce ancora una volta una splendida prova della sua poliedrica capacità espressiva, nell’inedito ruolo di un personaggio che dedica la sua vita al pugilato.
La fiction – produzione ‘Rai Fiction – Casanova Entertainment” – andrà in onda su RAI UNO l’anno prossimo e rappresenta una ulteriore occasione in cui le tematiche sociali coniugate alla spettacolarità e all’adrenalina del ring costituiscono una formula semplice ed efficace per toccare i sentimenti degli spettatori, coltivare elementi di formazione delle nuove generazioni basati su sacrificio e valori reali, per poter puntare e raggiungere il successo.
Con queste convinzioni Davide Buccioni e M. Alì Ndiaye si sono dimostrati entusiasti all’idea di partecipare alla miniserie, convinti di poter dimostrare – attraverso il favorevole riscontro che il pugilato sta ottenendo da parte dei media – che per la boxe si stia riaprendo una fase di crescita e di diffusione fra i giovani (e meno giovani) che la rende sempre più apprezzata sia come “valore” che mera disciplina sportiva.
Ufficio Stampa BBT