L’Italia gioca un’altra carta per un mondiale. Stavolta tocca ad Alberto Servidei (+31, =2)che domani affronta sul ring di Sydney il campione del mondo dei piuma IBF Billy Dib (+32, -1) sulle 12 riprese.
L’incontro DIB-SERVIDEI valevole per il mondiale IBF dei pesi piuma sarà trasmesso in diretta domani (sabato 19 novembre) su SPORT ITALIA 2: collegamento dalle ore 10, inizio match clou previsto per le ore 11.30.
Il 36enne ravennate del Team Cavallari – Artoni Trasporti, ex campione italiano ed europeo della categoria, imbattuto dopo 33 match da professionista, è consapevole della difficoltà dell’incontro e del valore del campione australiano, di dieci anni più giovane, pugile completo che sarà trascinato dal proprio pubblico; ma è anche estremamente sereno «perché mi sono preparato al meglio _ dice Alberto Servidei _ facendo tutto quello che c’era da fare. Sono pronto a tutto. Ho lavorato molto sulla difesa, ma sicuramente per vincere dovrò cercarlo, dovrò fare io il match, com’è giusto che sia, essendo sfidante e combattendo fuori casa».
«Dib è un campione di quelli veri _ aggiunge il tecnico della Nazionale Valerio Nati, con cui Servidei si è allenato a Fratta Terme _ e il match è difficile: ma ce lo giochiamo, è un mondiale e andiamo là con la volontà feroce di vincere. Alberto è in forma, pronto per giocarsi le sue carte, cosciente di quello che sta facendo. E’ intelligente, e sa che le botte non le deve prendere: l’australiano è uno che viene avanti, per questo abbiamo lavorato molto sulle uscite e schivate laterali, dalle quali Alberto dovrà rientrare con colpi precisi».
Oltre che con Nati, Servidei si è preparato anche a Piove di Sacco, nella palestra di Gino Freo, dove ha fatto a lungo i guanti con Devis Boschiero, che ieri mattina in Giappone è stato penalizzato da un verdetto smaccatamente casalingo contro il campione Wbc dei superpiuma Ao. Alberto ha visto il match in televisione: «E’ un peccato, Devis aveva vinto almeno 8 riprese, c’è poco da dire. Se avesse combattuto in Italia adesso sarebbe campione del mondo. Ha comunque dimostrato, per chi non se ne fosse ancora accorto, di essere un pugile di livello mondiale. Speriamo che i giudici australiani siano più onesti di quelli giapponesi, anche se non è un problema che mi riguarda: io penso solo a combattere».
«Abbiamo provato a fare venire Dib in Italia _ spiega il manager Sergio Cavallari _ ma non c’è stato verso di smuovere il campione. Quindi, come si dice, se Maometto non va alla montagna… Siamo consapevoli che sarà un’impresa difficile strappare la cintura al campione nel giardino di casa sua, ma siamo determinati. Personalmente, ho cercato di creare intorno ad Alberto gli stimoli e l’ambiente giusto perché possa esprimere al meglio le sue grandi qualità».
«Devo ringraziare Sergio Cavallari _ conclude Servidei _ con cui sto vivendo una seconda giovinezza. Sono passato nel suo Team nel 2010 dopo un anno di stop per infortuni: ero molto indeciso sul mio futuro agonistico, lui mi ha convinto a rimettermi in gioco, e in poco più di un anno mi ha fatto combattere quattro volte accontentandomi in tutto e per tutto, e mettendomi ora a disposizione uno staff tecnico, con Nati e Freo, che non ha bisogno di commenti. Ora mi gioco questa possibilità mondiale, che considero un passaggio fondamentale ma non conclusivo della mia carriera: se andrà bene ho già firmato per la rivincita, sempre in Australia; in caso contrario sono sempre ai vertici delle classifiche Ebu e proverò a riconquistare l’Europeo».
Ufficio stampa Boxe Cavallari