Il 21 gennaio ci sarà l’asta per la difesa europea di Siarhei Rabchenko, campione in carica dei superwelter, contro il nostro Emanuele Della Rosa. Un match della massima importanza che oltre al titolo europeo potrebbe essere etichettato come semifinale mondiale per la WBC visto che il Bielorusso occupa nel ranking mondiale la prima posizione. Il crocevia di una carriera che “Ruspa” si gioca tutto in una serata come il “piatto” per il giocatore di poker, solo che non si tratta di carte, ma di ring e guantoni. Della Rosa dopo un periodo di lontananza ha ripreso gli allenamenti nella palestra romana della Pro Fighting, seguito da Eugenio Agnuzzi e Roberto D’Elia.
Con il pugile romano ovvia la domanda sul futuro…
“Vogliamo parlare di futuro…speriamo di vincere l’europeo, che è già di per se un sogno. Poi si vedrà, intanto pensiamo all’Europeo. Il campione è elemento di caratura mondiale, la vittoria su di lui diventerebbe il lasciapassare per una sfida mondiale”.
Il 21 ci sarà l’ Asta…
“ Cherchi partecipa all’ Asta ed è fermamente intenzionato a portare il match in Italia. Un’ Asta del genere non è facile da vincere”.
Il tuo avversario sarà Rabchenko…
“Rabchenko in classifica e il numero uno della WBC, è un pugile molto forte fisicamente. Indubbiamente parliamo di un grande campione. Per batterlo ci vorrà un’impresa, e proprio per questo sento maggiori stimoli”.
Come va con la preparazione?
“Praticamente inizio oggi (15 gennaio) e sto a pezzi, perché sono tre mesi che non mi son potuto allenare. Ho avuto un po’ di vicissitudini, è nato mio figlio, che adesso sta bene. Ho avuto cose importanti da fare che mi hanno allontanato in questo periodo dalla boxe. I momenti di paura e di difficoltà servono anche per riflettere, per ricaricare le batterie. Oggi ricominciamo e puntiamo a questo europeo. Io voglio vincere. Nel 2009 ho affrontato in Germania Zbik in condizioni precarie. Ritengo Zbik più forte tecnicamente di Rabchenko anche se inferiore fisicamente”.
La consideri una scelta che ti agevola?
“Penso di si, io spero che Rabchenko non abbandoni il titolo per una eventuale sfida mondiale. Preferisco combattere contro di lui invece che contro il francese Cedric Vitu, che per me sarebbe un avversario più complicato perché è un mancino ed è molto più mobile del bielorusso. Un tipo di pugile che soffro di più. Contro il campione sarà un match molto duro, però sono arrivato ad un bivio della mia carriera. Io sono contentissimo di questa opportunità, ho più paura a confrontarmi con un pugile poco quotato con il quale avrei tutto da perdere e lui tutto da guadagnare”.
(Alfredo Bruno)