Fa un certo effetto vedere il PalaMandela gremito in ogni dove da un pubblico in festa per avere l’opportunità di rivedere il proprio beniamino, quel Leonard Bundu, cittadino onorario non solo di Firenze, ma anche della boxe visto quello di cui è ancora capace di fare alla bella età di 41 anni. Dopo la battuta di arresto, l’unica, subita ad opera di un fuoriclasse, peraltro molto più giovane di lui, come Keith Thurman, considerato da molti il successore di Floyd Mayweather, era stato ingiustamente relegato ad un ruolo secondario del ranking mondiale. Solo il titolo europeo gli avrebbe dato l’opportunità di costringere gli enti mondiali a rivedere la sua classifica in vista di una sua probabile sfida mondiale. Avrebbe dovuto battersi con il campione Gianluca Branco e sarebbe stata una di quelle sfide tra italiani che hanno riempito di pagine la storia della nostra boxe. Il civitavecchiese, che non combatte da due anni ha dato forfeit, e sul ring fiorentino è apparso il finlandese Jussi Koivula, pugile non trascendentale battuto in precedenza dal nostro Marcello Matano. Prima del match europeo c’è una sorpresa: sul ring appare d’incanto Vitali Klitschko, in una doppia veste, di campione emerito dei massimi e di sindaco di Kiev. Emozioni e applausi s’incrociano durante il breve discorso dell’ucraino. Finiti i convenevoli l’arbitro Dolpierre dà il via. Nei primi round Bundu appare prudente e leggermente contratto, e non può che essere così per inquadrare l’avversario e soprattutto per sciogliere un po’ di ruggine dal ring. Koivula si muove rapidamente tenendolo lontano con il suo sinistro. Dalla terza ripresa Leo innesta la marcia superiore e all’avversario viene sanzionato un richiamo per tenute al sesto round. Koivula sente le mazzate, appare stralunato e segnato. Il finlandese forse capisce di aver fatto il passo più lungo della gamba. Un micidiale gancio destro si stampa a pieni titoli nella mascella di Koivula che crolla al tappeto. Quando si rialza viene investito e il gong lo libera da una vera e propria furia. Ma la conclusione è vicina, la vedi dipinta nel volto dei due pugili. Dopo un altro richiamo subito da Koivula, che non sa più cosa inventarsi per frenare l’avversario fino a quando un montante lo costringe nuovamente al tappeto. Koivula cerca di rimettersi in piedi piedi, ma è spento e bene fa l’arbitro Dolpierre a fermare il match. Tripudio del pubblico alle stelle, è tornato il suo beniamino. La boxe ha bisogno di questo, vediamo quello che succederà, adesso è tutto un discorso di trattative. Bundu ha dimostrato di essere pronto per un altra sfida mondiale oltrettutto più che con un dente avvelenato con due pugni che fanno ancora male e la fame di chi desidera il massimo.
(al. br.)
Foto di Renata Romagnoli