La boxe presenta quasi sempre, a grossi livelli, una sua narrazione, che spesso non coincide con quella di appassionati e addetti ai lavori. A New York sul ring del Theatre di Madison Square Garden si sono scontrati due campioni con il titolo dei superleggeri WBO in palio, ma più che il titolo occorreva vedere se le loro storie erano al capolinea o risplendevano di nuova luce propria. Teofimo Lopez jr. (+ 19, di cui 13 per ko, – 1), appena 25 anni, è cresciuto nel vasto territorio di Brooklyn, dove la vita è una lotta quotidiana che ti costringe a delle scelte immediate. Teofimo, come molti altri giovani ha scelto la boxe per emergere, per vivere. Una bella serie di 15 vittorie lo ha portato da campione del mondo al cospetto di Vasyl Lomachenko. Per alcuni troppo presto e ancora inesperto per affrontare un mostro sacro come l’ucraino. Lopez smentì tutti e superò in maniera chiara l’avversario. Logicamente il match fu vivisezionato dai media e dalla stampa. Di colpo Lomachenko aveva imboccato il viale del tramonto, mentre dall’altra parte era nata una stella. Da lì ad un anno Lopez difese i suoi titoli dal semisconosciuto, anche se promettente, australiano George Kambosos jr. La sua sconfitta produsse un effetto boomerang, c’erano varie scusanti per la sua prova non eccellente, ma i successivi match contro Pedro Campa e Sandor Martin, non sciolsero i dubbi ma aumentarono le perplessità. Si è arrivati così alla sfida di ieri al Madison Square Garden contro il mancino scozzese Josh Taylor, campione delle 4 sigle più importanti nei superleggeri. In palio c’era solo la WBO. Teofimo Lopez jr. ha scombinato le scommesse in una serata di grande boxe. Ha risposto in pratica a tutti gli interrogativi e ha costretto un fior fiore di campione alla sconfitta senza scusanti al termine di 12 round intensi. Il punteggio non ammette repliche con due 115-113 e un 117-111, quest’ultimo forse più vicino alla realtà. Intervistato dopo il match confessava sornione che la boxe è la sua moglie, sposata quando aveva 17 anni. Taylor ce l’ha messa tutta per rovesciare un match che ha fatto subito capire chi era il padrone della situazione. A corollario di questo il romanzo della boxe continua in maniera sempre più imprevedibile. Nel frattempo Vasyl Lomachenko, che era stato dato per finito, ha perso, risultato ritenuto dalla maggioranza bugiardo, con Devin Haney, astro nascente, tra l’altro vincitore per due volte dell’australiano Kambosos, l’unico vincitore di Lopez. Intricato come un giallo di cui non si conosce l’epilogo.