lombroso420 L’infinita querelle sul “cavallo di legno”.

Il ciclismo nel delitto – Cesare Lombroso a cura di Matteo Noja – La vita felice – Pag.  240 – Euro 13,50.

La storia della bicicletta non percorre una sola strada, a giudizio di Cesare Lombroso, libero pensatore e spirito ribelle, che nel suo ricercare globale, oltre alle malattie incrocia il velocipede a pedali e provocatoriamente lo indica come succedaneo alla delinquenza. Potendo diventare veicolo atto a facilitare la fuga per chi ruba. Non solo, nel 1900 ne “Il ciclismo nel delitto”, racconta come uno studente di 19 anni, era il 15 luglio 1895, entra in casa di un vicino dove ruba il denaro  occorrente per comprare un biciclo.  Ci sono poi i ladri di biciclette di professione, che si organizzano in bande e fanno razzia nei paesi, entrando nelle portinerie e addirittura dai rivenditori. Dopo il furto cambiano alcuni pezzi e le rivendono ricavando guadagni illeciti. Così scriveva il più grande rappresentante del positivismo evoluzionistico, studioso attento  ed apprezzato di antropologia, dalle malattie mentali e sociali, spingendosi fino alla grafologia e lo spiritismo. In calce la bibliografia di Cesare Lombroso.

Giuliano Orlando

Di Alfredo