Un’emozione forte e condivisa quella del maestro benemerito Vincenzo Quero sul palco del Taranto Port days, quando lo scorso sabato 8 ottobre è stato invitato a salirvi per ricevere l’ambito premio Ikkos nell’ambito dei Falanto Awards. A ideare e ospitare il grande evento per la città di Taranto che lo ha premiato, è stata l’Autorità portuale di Taranto che, in collaborazione con l’ente di promozione socio-culturale e sportiva Fondazione Taranto25, ha voluto aprire le porte dal 7 al 9 ottobre a tutta la cittadinanza per la valorizzazione del binomio porto-città di Taranto.
Significativa presenza quella del maestro Quero e della sua società di pugilato all’evento del Taranto Port Days, rappresentativa di una profonda comunanza di intenti e obiettivi in cui già il presidente di Fondazione Taranto25, Fabio Tagarelli, ha voluto riconoscere l’attività della palestra di pugilato Quero, tra cui emergono tematiche come la formazione, il lavoro e il coinvolgimento dei giovani nel territorio locale e nel connubio tra la città di Taranto e il suo porto. Un bel filo conduttore tra l’altro, quello che ha legato il premio Ikkos, che riconosce il valore di atleti, coach e figure sportive sportive ispirandosi al primo coach della storia e atleta olimpico di origini tarantine, e il maestro Vincenzo Quero che lo ha ricevuto, lo stesso che per le Olimpiadi di Monaco del 1972 si era classificato vincendo nel quadrangolare preolimpico. Una vita dedidata al pugilato quella di Vincenzo Quero: con più di 100 match da dilettante, ha vinto la medaglia di bronzo ai campionati europei junior del 1965, è stato campione italiano delle Forze Armate nel 1968 e campione italiano Assoluti nel 1969 e nel 1972; nello stesso anno della qualificazione alle Olimpiadi, è passato al professionismo, dove ha disputato ben 51 match, di cui 41 vinti (11 ko), 5 pareggiati e 5 persi, e la più grande soddisfazione di aver conquistato il titolo italiano nei pesi leggeri proprio nella sua città, Taranto, quando nel 1975 batteva il detentore del titolo Rosario Sanna in un gremito stadio Iacovone, a quei tempi stadio Salinella”, con circa diecimila tifosi spettatori, mentre tantissimi altri tarantini seguivano l’incontro trasmesso in diretta Rai. A ricordare lo straordinario ed emozionante match del maestro Quero, lo stesso Mario Pulpito che sabato presentava i Falanto Awards al Porto si è commosso, mentre Vincenzo Quero veniva premiato dal dott. Roberto Settembrini, segretario generale dell’Autorità portuale. Orgoglio tarantino che mai si è voluto separare dalla sua terra e dal mare, il maestro Vincenzo manda avanti con amore e dedizione la Quero Chiloiro e ospita nella sua palestra dal 1994 anche la Pugilistica Taranto; qui, tra i tanti riconoscimenti ricevuti, custodisce la medaglia di bronzo al valore atletico, il Diploma d’Onore allo sport, il Distintivo dello Sport Militare dello Stato Maggiore della Difesa, la Palma d’Argento al Merito Tecnico Coni, la Palma d’Oro al Merito Tecnico FPI, e adesso anche il prestigioso premio Ikkos.