“Quale direzione nel prossimo futuro?….”
E’ stata una vittoria annunciata. La comunicazione adottata, la promozione effettuata, i contatti intrapresi, l’accoglienza, la cornice, la location e, le risposte, sono giunte, anche in ordine di numeri di presenze. Le aspettative, solo in parte appagate, altre rimandate, in ordine di tempo, nell’attesa che gli eventi maturino e la “politica”, faccia il suo corso. Peccato che, solo una parte delle personalità annunciate, abbia fatto la sua apparizione prendendo il giusto e, meritato spazio e relativo plauso dei convenuti. Forse, non tutti credevano in questa iniziativa; forse, non tutti speravano nella sua ottima riuscita; forse, non tutti sono meritevoli di sedersi alla tavola dello Sport; forse, non tutti possono “vestire” i panni ed i ruoli, che rivestono….. Chi ci ha creduto, chi crede e vive lo Sport ogni giorno e, si aspetta giusti riconoscimenti, dinanzi a questi, eviti di prostrarsi…… Il tentativo di boicottaggio si è ritorto contro gli stessi, ora queste genti, ne paghino le conseguenze.
Sotto l’auspicio ed il Premio di Rappresentanza del Presidente della Camera dei Deputati, F. Bertinotti ed accolti, dallo “sventolio” delle bandiere istituzionali innalzate, si è aperto il Convegno Sportivo “Samurai del 3° Millennio”.
Il Sottosegretario allo Sport G. Lolli e, l’Onorevole G. Alemanno, hanno raggiunto i convenuti a mezzo saluti in missiva. Pari iter, per precedenti impegni, ha fatto G. S. Bartoletti, editore e giornalista, di due importanti testate giornalistiche di settore, pur avendo dato ampio spazio all’evento, sulle sue pubblicazioni. Peccato per la sua sfiducia nelle istituzioni, anche se fino ad ora ben riposta (considerando le sue eccezioni ed esempi riportati). Accreditati gli Onorevoli E. Cirielli, in mattinata e, F. Brusco nel pomeriggio. Si registravano inoltre le presenze dei Comandanti G. De Marco della benemerita e V. De Luca per la Capitaneria di Porto. Si scusavano telefonicamente per giustificati motivi di servizio, il Questore V. Roca ed il Comandante E. Servi per l’Esercito. In vece di S.E. G. Pierro, interveniva Don L. Pierri, portando la benedizione del Primate Arcivescovile.
Erano inoltre presenti quali relatori: G. Talento del CONI Provinciale Salerno, P.A. Cardalesi, Assessore allo Sport della Provincia di Salerno, il Maggiore E. Rinaldi per la FIS Nazionale, M° A. Infranzi, C. Raspaolo e P. Basso oltre e, naturalmente, al presidente nazionale FIK, R. Di Leonardo. Nel parterre, oltre a tanti visi noti, sono spiccati le fisionomie di A. Apicella (Delegato CONI per il Brasile), L. Campofreda (consigliere FIS), entrambi intervenuti con appassionati interventi, M. Autori (regionale FIS), S. Nastro (consigliere FiJLKAM), G. Di Bernardo (regionale FIKB), G. Desiderio (Sports Chanbara), A. De Vivo (Eskrima), M. Dell’Aquila (responsabile regionale Fijlkam JJ), R. Del Mastro (arbitro FIS e provinciale ANAOAI), V. Vigilante (provinciale FIS), M.P. Pagano (provinciale FiJLKAM), A. Bracciante (presidente circoscrizione oriente Comune Salerno), R. Pucciarelli (consigliere circoscrizione oriente Comune Salerno), K. Juszczak (Olimpionica di Judo e Lotta) e tanti, tantissimi altri; elencarli tutti, impossibile.
La fatica, lo stress dei giorni precedenti, premiata. Elogiato il lavoro encomiabile dell’organizzazione. Impeccabile lo staff predisposto all’accoglienza.
Il tavolo di lavoro è partito, da una analisi scientifica del 2006, fornita dall’ISTAT, che condanna l’apatia degli italiani poltronisti. Si è poi passato al sociale, al valore e alla funzione dello Sport quale impatto deterrente all’ebetismo televisivo, al rifiuto ed al rifugio nell’apatia fisica e mentale, prodotta dall’industrializzazione e globalizzazione dell’era moderna, del dolce far niente. Si è passati successivamente, alla disamina, dell’importante funzione dell’attività fisica, quale prevenzione all’ obesità, all’uso di droghe, alcool, tabacco, al benefico miglioramento posturale, coordinativo, accrescitivo, nella formazione dell’individuo. A seguire, si sono tenute in considerazione, gli aspetti e l’impatto dell’attività sportiva, e delle sane competizioni ludico/sportive ed agonistiche, rapportate alla ricaduta, che esse hanno, anche nella quotidianità della vita di ogni atleta e alla maggiore consapevolezza degli sportivi nel rispetto del civico vivere, nel rispetto di se stessi e dell’altrui persona, nel rispetto delle regole, del fair play e, a tante altre problematiche e/o considerazioni positive, connesse e derivanti. Passando all’aspetto giuridico, sul trasporto e detenzione delle attrezzature sportive, si è infine giunti alla richiesta e discussione di ricollocazione della disciplina del Kendo e affini (ovvero della FIK), in ambito CONI, considerata, la sola sospensiva (quindi, non l’eliminazione o il disconoscimento, da parte del CONI ai danni della Federazione Italiana Kendo), intervenuta nel Luglio 2002 (23.07.02 – 888a Giunta Nazionale CONI, relazione del dott. Melai); tenendo anche e, soprattutto conto che, le altre “controparti” non sono interessate ad un riconoscimento CONI, come in più occasioni palesato, evidenziato e “politicamente manovrato” (triste considerazione, effettuata anche, in una “lettera aperta”, a firma di S. Rossi del 28.02.02).
Questo in sintesi. Il tutto verrà recensito per coloro che vogliono approfondimenti in materia. Gli auspici, fanno trapelare la sensazione che si parlerà ancora, di tutto questo. (LdM – foto MR Girolamo).