Decisione scandalosa. Non ci sono altre parole per descrivere il verdetto di pareggio che sabato sera in Francia contro il locale Jean Michel Hamilcaro ha privato Francesco Di Fiore del Titolo Internazionale Ibf dei superwelter nettamente conquistato sul ring. E’ il manager Sergio Cavallari, che accompagnava il pratese a Epernay insieme agli insegnanti Fausto Talia e Pierpaolo Callipo, a raccontare quanto è accaduto: «L’arbitraggio è stato tutto casalingo e il verdetto scandaloso. Non ci sono altre parole. Francesco è stato grande: è rimasto sulle sue nelle prime due riprese, in cui Hamilcaro non ha fatto tanto di più. Dalla terza Francesco ha iniziato ad attaccare sistematicamente, fino all’asfissia.
Metteva colpi da tutte le parti. Hamilcaro sfuggiva la lotta scappando, legando, picchiando dietro la nuca spessissime volte. Alla quarta Francesco sferra un potentissimo destro al mento di Hamilcaro il quale crolla come uno straccetto al vento. L’arbitro effettua un conteggio lunghissimo, l’avversario è KO. L’arbitro perde tempo e suona il gong. Si riprende con sfacciata lentezza da parte dell’arbitro nel dare il boxe nonostante la campana abbia suonato. E la melina del francese continua. A forza di break e stop si perde tempo fino a che Hamilcaro recupera. Di Fiore continua comunque ad incalzarlo mettendo punti su punti. Rallenta un poco solo alla nona e decima. Riprese che in ogni caso non perde. Stravince nettamente l’undicesima e la dodicesima, finendo in crescendo contro il quotato avversario. Sul mio personale cartellino mi trovo con almeno cinque punti di vantaggio. Alla nona addirittura Hamilcaro perde la testa e con uno spintone plateale scaraventa a terra Francesco. Anche qua nessun richiamo ufficiale per una plateale scorrettezza.
Due giudici (un francese e un belga) decretano 114/114 e il terzo (belga) 113/115 per Francesco. HANNO INVENTATO IL PARI. Uno scandalo. I mille spettatori francesi presenti hanno applaudito Di Fiore, che ha fatto un grande match sovrastando l’avversario.
Giudici e Arbitro (francese) sono stati nominati dal responsabile per l’Europa Ibf, l’Italiano Roberto Rea, supervisore del match. Lega e Federazione con le sigle devono ottenere un maggior rispetto.
Non è stato il primo né _ purtroppo _ l’ultimo scandalo nella storia del pugilato, ma quando accade è giusto denunciarlo con forza. Oltre a Francesco, che non ha ottenuto quanto conquistato senza discussioni sul ring, perde come sempre la credibilità del nostro sport».
Ufficio stampa Boxe Cavallari