COMUNICATO STAMPA N.° 29/2012
BARI 18 novembre 2012 – Un grave lutto ha colpito l’intero Comitato Regionale FPI Puglia-Basilicata. La notizia della scomparsa del giovane 19enne di Grottaglie (Ta) Alessio Marinelli – rimasto vittima in un agguato avvenuto sabato scorso, tra Viale Matteotti e Piazza Principe di Piemonte, nella “Città delle Ceramiche” – ha scosso seriamente l’ambiente pugilistico Appulo-Lucano. Marinelli, è stato vittima di una agguato e gravemente colpito da una serie colpi di pistola, sparati da un uomo a bordo di una moto condotta da un’altra persona.
Alessio Marinelli faceva parte della “Polisportiva Vivere Solidale con lo Sport” di Taranto e a novembre dello scorso anno, aveva vinto il titolo nella categoria dei massimi leggeri (81 kg) alle finali dei campionati italiani Youth (Under 18) di pugilato ospitati a Grosseto.
L’ultima apparizione di Marinelli sul ring, risale al giugno scorso, in occasione della sesta edizione del Guanto d’Oro, il prestigioso torneo pugilistico – indetto dalla Federazione Pugilistica Italiana – e ospitato a Firenze; Marinelli aveva cominciato a boxare agonisticamente nel marzo del 2008, collezionando 54 match, impreziositi da 37 vittorie, 5 pareggi e 12 sconfitte.
Anche se il ragazzo aveva alle spalle un passato e purtroppo anche un presente difficile, il Comitato Regionale FPI Puglia Basilicata, ha voluto ricordarlo, per ciò che forse gli riusciva meglio: fare il pugilatore ed evadere – proprio attraverso lo sport – dalle strade sinistre che spesso la vita riserva, anche per un giovane ragazzo.
«Il Comitato Regionale, non si è voluto nascondere dietro il fatto delittuoso, anzi, bisogna proprio raccogliere queste tragiche vicende, per rialzarsi tutti insieme, cercando di non criminalizzare nessuno, come d’altronde avviene in una grande famiglia – fanno sapere dalla sede regionale del CR FPI Puglia-Basilicata – Il Comitato ricorderà, Alessio per quello che è riuscito a conseguire sul ring, senza commentare e sentenziare altro: per questo, ci saranno gli organi competenti. Di certo, non si deve cadere puntualmente nell’errore di associare (come spesso avviene gratuitamente) la boxe, ad un fatto di cronaca: siamo invece certi, che proprio all’interno della palestra del tecnico Cupri e nell’ambiente pugilistico in generale, Alessio abbia ricevuto messaggi ed insegnamenti educativi, che lo hanno aiutato a cercare un’alternativa ad un percorso di vita estremamente pericoloso. Un sentito sentimento di cordoglio alla famiglia di Alessio e al tecnico Cupri».
Il tecnico della “Polisportiva Vivere Solidale con lo Sport” di Taranto, Salvatore Cupri, è letteralmente sconvolto: «Non avrei mai voluto ricevere una notizia del genere – commenta con un filo di voce Cupri – Per noi resterà per sempre “l’angelo dagli occhi azzurri”. Una fine tragica ed agghiacciante, che ci ha lasciati basiti e senza parole. Alessio, ha sfidato la vita in modo assai pericoloso, ma il mio pensiero si sposta all’atleta e al ragazzo che quotidianamente abbiamo potuto apprezzare per tutti questi anni. È stato un’atleta valido e vincente ma al contempo anche un bravo ragazzo, sempre corretto con tutti, sul ring e durante gli allenamenti. Purtroppo la vita, prosegue anche al di fuori dal contesto sportivo e, nella fattispecie pugilistico; un emisfero senza dubbio, lo ha protetto per tante ore ma che nulla ha potuto contro la malasorte e alcune scelte sbagliate. È certamente un duro colpo che ci lascia perplessi e ci invita a valutare ponderatamente qualsiasi commento. Di certo, la lucentezza dei suoi occhi e il suo sorriso lo ricorderemo per sempre».
UFFICIO STAMPA
Sandro Turco