2 KO AL BULLISMO copiaDopo il grande successo di quest’estate l’ Olympic Boxe Gym organizza il  2° Trofeo “Ko al bullismo”, una manifestazione che comprenderà una serie di match tra i migliori dilettanti del Lazio e alcune esibizioni di Gym Boxe, boxe amatoriale, che tanto successo sta riscuotendo. La riunione(l’ingresso è gratuito) con inizio alle 17 si svolgerà sabato 19 dicembre presso il Centro Commerciale  Le Torri a Torbellamonaca. Un Trofeo che Giancarlo e Giorgio Marinelli, promotori della bella iniziativa, hanno fortemente voluto per dare una scossa e sensibilizzare la gente attraverso lo sport, ma soprattutto attraverso la boxe, contro intemperanze giovanili spesso rilevate dalla cronaca in alcuni quartieri della Capitale. E’ dimostrato che la noble art con il suo aspetto educativo, con il rispetto delle regole e della lealtà sia la terapia giusta per quei giovani che hanno in se disagi che sfociano nella violenza e nella prevaricazione verso i più deboli. La boxe sferra il suo pugno per mettere ko il bullismo, ma ha bisogno dell’aiuto di tutti noi. Alla manifestazione parteciperanno personalità del mondo politico e dello spettacolo, sensibilizzate da questo evento, per dare il loro contributo contro questo fenomeno da curare ed emarginare.

Di Alfredo

Un pensiero su “2° Trofeo “Ko al Bullismo””
  1. in riferimento a quanto scritto nell’articolo e qui di seguito riportato “con il rispetto delle regole e della lealtà sia la terapia giusta per quei giovani che hanno in se disagi che sfociano nella violenza e nella prevaricazione verso i più deboli” aggiungo una nota molto dolente
    si è vero il pugilato può essere uno strumento valido, ma non lo puo essere allo stato attuale delle cose in quanto un 75% delle associazioni dilettantistiche, non vantano nel loro organico e nemmeno hanno preso in considerazione la possibilità di ampliare lo stesso, con personale con eseprienza in campo pedagogico, spicologico, sociologico.
    c’è la solita gerarchia che punta al campione al risultato. quindi ben venga come messaggio pubblicitario per stuzzicare l’appetito di genitori e figli , ma che poi si faccia sul serio perchè a cantare e decantare ci vuole poco.
    Dall’allenare un ragazzo con problemi a riuscire ad intervenire con strumenti e tecniche specifiche be ce ne vuole e credimi Alfredo non può essere un insegnante di pugilato. Lo possonmo essere o diventare anche loro in tutta italia se ne contano si e no 5. Ma forze le nuove generazioni, chi esce dalle scuole dello sport o dalle università e poi per gioco o altro approda in una palestra di pugilato e comincia ad intravedere possibilità di interventio diciamo pure terapeutiche. sempre considerato il fatto che poi qualcosa riescono a fare maestri più anziani permettendo.
    non è semplice. considerto che comunque qualcosa si sta muovendo. La federazione stessa dovrebbe cominciare a muoversi organizzando corsi mirati a tal fine per istruttori. considerare quali sono le associazione che realmente possono intervenire in tali contesti, vedere se ce ne sono potenziali per evitari appunto che una qualsiasi palestre non all’altezza e senza competenze si possa fare portavoce di iniziative del genere per attirare ragazzi e contributi e poi combinare solo pasticci e casini non considerando il fatto che poi a rimetterci sono sempre i ragazzi

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