ROMA,11.12.2010 – Anche quest’anno, come ormai è consuetudine si è svolta la Consulta Regionale per quanto riguarda il Lazio. L’Assemblea si è tenuta nella palestra del Flaminio al cospetto di un folto numero di atleti, tecnici e dirigenti. Il presidente del Comitato Flavio D’Ambrosi ha esordito nel suo discorso con alcuni numeri che servono a far capire ancora di più il lavoro svolto dai tesserati di questa incredibile regione,che sembra provare gusto nel polverizzare record su record.

Ben 131 manifestazioni sono state organizzate(67 di attività ordinaria, 37 di campionati e Tornei,  4 manifestazioni internazionali e ben 29 di attività professionistica). Parliamo di un totale di 2199 incontri disputati da pugili laziali, che tra l’altro hanno visto ben 28 atleti trionfare nei vari Campionati Nazionali. L’aridità dei numeri prosegue implacabile con le 110 palestre affiliate, 2 Società professionistiche, 944 pugili agonisti e ben 1112 atleti amatoriali. Logicamente: tecnici, dirigenti di Società e Periferici, Arbitri Giudici ed altri Addetti fanno numero a parte fino quasi a raggiungere quota 1000. Il 20% dell’attività nazionale è raccolto dal Lazio, regione cardine del sistema pugilistico italiano, fiore all’occhiello della FPI come tiene a precisare il Segretario Generale Alberto Tappa. 
“Il potenziale della boxe in Italia”, ribadisce D’Ambrosi “ha un potenziale enorme, dicono che nelle varie palestre ci sono circa 2milioni di persone che praticano in qualche modo la boxe(amatori, ginnastica, arti marziali ecc.). Il movimento amatoriale è importantissimo e sta crescendo grazie all’opera di Marcello Stella e del suo settore nella Federazione. La comunicazione ha sempre avuto un’importanza vitale per noi, attraverso il nostro sito tutti hanno la possibilità di conoscere l’andamento nella regione del nostro sport. Teniamo aggiornati i numerosi tesserati e affiliati sulle novità e sulle modalità”.
La boxe sembra essere uscita definitivamente dalla sua raffigurazione stereotipata e dalla sua forma di ghettizzazione: “Ricordiamoci sempre che i pugili iniziano la loro attività nelle palestre ed è alla loro palestra che dobbiamo rivolgere la nostra attenzione. Il pugilato ha una sua funzione educativa e sociale; lo stanno scoprendo tutti a cominciare dalle scuole e dalle famiglie. Quindi il tecnico assume importanza anche come educatore e la sua diventa una prerogativa sociale”.
Se il Lazio da una parte ha trovato uno sponsor importante come “Sport Town”, da parte della Istituzioni Locali non c’è stato lo slancio che si aspettava: “Abbiamo un’attività amatoriale che è indispensabile sul Territorio. Tengo a ricordare che abbiamo organizzato ben 13 Tornei, per la prima volta abbiamo fatto svolgere due Tornei riguardanti le scuole. Abbiamo fatto 130 riunioni, riempiamo le piazze, riempiamo le strade, diamo spettacolo, avviciniamo la gente. Esistiamo anche noi oltre a quelle quattro discipline sulle quali è rivolta maggiormente l’attenzione degli Organi Territoriali”.
I programmi per il prossimo anno sono sempre ambiziosi: “Oltre ai vari Campionati e Tornei abbiamo due novità importanti. Nel 2011 si organizzerà per la prima volta un Torneo femminile e uno, il progetto è allo studio, riservato ai bambini dai 9 ai 12 anni con una disciplina, molto simile alla soft boxe e alla boxe competition, logicamente senza contatto e con tutte le accortezze cautelative possibili. In Sicilia è già avvenuto qualcosa di simile. E’ importante perché il ragazzo che inizia (dai 9 ai 12 anni) in questo modo ha già fatto una competizione senza contatto, ma con criteri tecnico-tattici; ce lo ritroveremo quindi sul ring a 16 anni già con una buona formazione pugilistica”.
Ce n’è per tutti: “Molte società e molti pugili, pur in un’ attività abbondante, si sono lamentati per non essere stati chiamati a partecipare con maggiore intensità. Il Comitato sta studiando il sistema per venire incontro a tutti. Le Società forniranno al Comitato un elenco, che verrà pubblicato sul sito, con i loro pugili disponibili e con il loro peso. Per i più giovani e i più promettenti si stanno studiando forme per valorizzarli meglio. Nelle varie riunioni si cercherà di immettere un match importante fra prima serie con il contributo del Comitato senza spese aggiuntive per chi organizza. Sono stati presi tra l’altro anche accordi con la Campania affinchè i nostri vincitori di Tornei affrontino i vincitori nella Campania, una sfida tra i campioni delle due regioni”.
Parecchia carne sul fuoco per la boxe laziale e quando prende la parola Antonio Del Greco, Vicepresidente Vicario della FPI, non ci sono solo i complimenti , ma anche le rassicurazioni che la Regione avrà tutti i suoi contributi e non la riduzione in percentuale paventata da qualche Consigliere: “ Inizialmente in sede di bilancio era stata fatta una stima prudenziale per tutti, ma le Regioni avranno quanto stabilito prima con l’impegno del Presidente Falcinelli, del Segretario Tappa e di Marcello Stella. Tengo comunque a far notare l’importanza dell’ultimo Consiglio Federale tenuto a Napoli con le modifiche apportate allo Statuto soprattutto in tema di votazione, considerando l’ aspetto di alta democrazia con il quale tutti hanno diritto al voto e in maniera paritaria. Si vuole determinare, in sede di elezioni, non un voto precostituito, ma un voto fatto veramente di consensi. A Napoli qualcuno ha criticato i Gruppi Sportivi Militari. Tengo a ribadire ancora una volta che questi Gruppi sono fondamentali per lo sport in generale. Ci permettono di mantenere e preparare atleti di alto livello, che parteciperanno alle Olimpiadi e alle competizioni mondiali, ricordando che il CONI elargisce contributi in base all’attività, ma soprattutto in base alle medaglie conquistate”.
Molti gli applausi per Antonio Del Greco, soprattutto per la sua analisi stringata e incisiva. La staffetta del microfono trova il suo punto d’arrivo con Alberto Tappa, Segretario Generale della Federazione: “Il Comitato Laziale, che è un po’ il fiore all’occhiello della FPI, ha raggiunto numeri esaltanti, e questo ci fa capire che ci sono margini di miglioramento per tutti. Si parla di circa 2milioni di praticanti, sotto traccia e sotto altre sigle. Mi sento spesso con il Presidente Flavio D’Ambrosi e il nostro è un dialogo aperto e pronto al confronto, con l’unico scopo di migliorare la qualità e la quantità di questo sport”.
Si passa quindi alla distribuzione di Coppe, Targhe, Diplomi, materiale sportivo. Ce n’è per tutti in una giornata di festa per la boxe laziale, dove da tempo si respira aria di salute con un’attività sempre in fermento…    


  

Di Alfredo