di Fabio De Belvis
Terminata a las vegas l’attesissima sfida tra Floyd “Pretty Boy-Money” Mayweather e Ricky “The Hitman” Hatton nella nottata tra sabato 8 e domenica 9 dicembre. Scontenti gli acquirenti Sky italiani, che rimasti alzati fino alle 3 di notte per assistere ad un evento pagato 12 euro, hanno visto il canale 626 rimanere criptato nonostante le promesse.
All’evento erano presenti star di ogni tipo, soprattutto del jet set hollywoodiano: Bruce Willis, Wesley Snipes, Brad Pitt, Denzel Washington, Gwen Stephany e silvester Stallone, perfettamente in tema con la serata dato che l’incontro sarebbe potuto essere tranquillamente una puntata di Rocky.I personaggi da film c’erano tutti: c’era Floyd Mayweather, l’americano rapper di colore nato nei sobborghi e cresciuto un po’ “testa calda”, e c’era Ricky Hatton, il bianco europeo venuto in america a togliere quel titolo WBC da troppo tempo nelle mani di Mayweather.
Entrambi i combattenti erano in possesso di un palmares di tutto rispetto: 44 vittorie senza alcuna sconfitta per Hatton. Quota 33 vittorie,di cui 22 ottenute per KO, per Floyd Mayweather. C’è da aggiungere che il 27enne di colore, forte di una tradizione pugilistica familiare impressionante, è stato campione mondiale in 5 diverse categorie di peso, battendo tutti i piu’ forti, tra cui anche Oscar de la Hoya.
Carichi di rabbia dallo scambio di insulti e battute pre-match, i due sfidanti salgono su un ring affollato da manager, sponsorman, arbitri, secondi, e probabilmente amici e parenti di tutti. Una volta smaltito il traffico, l’incontro comincia senza il rito del saluto tra i due pesi welter. I primi scambi avvengono a velocità supersonica, senza che i pugili riescano a sfiorarsi l’un l’altro; poi Hatton si getta sul corpo a corpo, tattica che lo contraddistinguerà per il resto dell’incontro. Le prime 2 riprese vedono in vantaggio l’inglese, con un Mayweather sulla difensiva. Hatton si rivela reattivo ed ostico, scaricando una quantità imponente di colpi sul campione in carica.
Ma Floyd ha talento. Aspettando il momento giusto inizia a inserire qualche colpo dalla precisione chirurgica. E i round scorrono cosi’, vedendo un crescendo di Maywether, fino all’ottava ripresa, dove il predominio di Floyd è ormai chiaro. Alla decima ripresa l’epilogo: Ricky Hatton si espone un centesimo di secondo per colpire con un jab l’americano del Michigan, ma Pretty Boy aveva capito tutto un secolo prima, e colpisce con un violento gancio l’inglese, mandandolo a tappeto. Ricky si rialza, ma và giu’ definitivamente pochi secondi dopo, precisamente ad 1:35 dalla fine della stessa ripresa.
Floyd Mayweather si riconferma campione imbattuto, ma si espone elogiando il suo avversario “Il piu’ ostico che abbia mai incontrato…mi son dovuto spingere al limite. E’ un duro, un diavolo di pugile. Mi tolgo il cappello… ora capisco perchè lo chiamano the Hitman!”
Anche Hatton si complimenta con il campione “Caspita, lo avevo sottovalutato, ha dei pugni davvero precisissimi è piu’ forte di quel che pensavo.”
In conferenza stampa Mayweather ha annunciato il suo ritiro “Ho battuto tutti i piu’ forti, ora è tempo che faccia l’organizzatore.”
Hatton invece ha dichiarato di non essere certo finito quella notte.