Un secolo fa esatto nasceva Primo Carnera: Campione Mondiale dei Pesi Massimi di pugilato, il primo – appunto – della storia dello sport italiano. Il “Comitato per il Centenario di Primo Carnera”, in occasione del compleanno del campione, inaugura a Milano un percorso espositivo alla scoperta del mito Carnera attraverso un’opera di valorizzazione del patrimonio storico, culturale e sportivo che il gigante friulano ha rappresentato per la sua terra, per l’Italia e per i valori dello sport. La mostra dal titolo “Primo Carnera. Ipotesi di un mito” sarà aperta al pubblico a Palazzo della Regione di Milano dal 20 ottobre 2006 al 7 gennaio 2007. Ne abbiamo parlato con il dott. Riccardo Bertollini, Presidente della Fondazione DNArt, entità che ha contribuito in massima parte alla realizzazione della mostra.
Presidente, che cos’è il Comitato per il Centenario di Primo Carnera, e da quali esigenze prende vita?
Il Comitato nasce nel 2005 dall’incontro di quattro enti promotori fondamentali: la Federazione Pugilistica Italiana, la Primo Carnera Foundation, la Gazzetta dello Sport, e, naturalmente, la Fondazione DNArt. Il nostro obiettivo da perseguire è stato, sin da subito, quello di ridare luce ad un atleta come Carnera, sportivo fuori dai ranghi grazie al suo fisico ma soprattutto dotato di valori morali tali da riuscire a travalicare, con la sua immagine, il limite dello sport per diventare un riferimento storico-sociale del suo tempo ed un mito a tutti gli effetti.
Entrando nello specifico della mostra, di che cosa si tratta?
Innanzitutto, si è trattato a monte di un’enorme opera di ricerca portata avanti in maggior misura dalla solerzia della d.ssa Elena Fontanella della DNArt, per quanto riguarda gli aspetti storico-artistici, e da Fausto Narducci e Daniele Redaelli della Gazzetta dello Sport per quelli prettamente sportivi. Quindi, per quel che attiene al concetto allestitivo, è ovvio che non si tratterà di una mostra convenzionale, quanto piuttosto di un’esposizione prevalentemente scenografica. A farla da padrone saranno le riproposizioni delle tappe della vita del gigante di Sequals, a cominciare dal circo, passando per la traversata oceanica, naturalmente per il pugilato, e finendo con la lotta: il Wrestling. Saranno evidenziati poi i grandi punti cardine del suo percorso umano: la famiglia, con l’amore per i genitori, la moglie ed i due figli; e la terra, il Friuli, sempre fortemente presente nella sua vita.
In questo contesto fortemente scenografico, quali oggetti esposti sono in grado di risaltare sugli altri per il contenuto storico-culturale?
Siamo in possesso di molti pezzi per cui vale la pena visitare la Mostra del Centenario, su tutti alcune splendide foto del campione, e dei documenti autografi assolutamente inediti.
Per concludere, sappiamo che la mostra si fermerà a Milano solo alcuni mesi, poi, in quali altre città potrà essere visitata dagli appassionati?
Esattamente. Milano è solo la prima sede di un percorso itinerante che, nel corso del 2007, toccherà le tappe di Roma, Pordenone e New York, per essere quindi a disposizione del Ministero degli Italiani nel mondo, per ulteriori divulgazioni internazionali.
Da non perdere!
a cura di Giuseppe Verdel