Pomezia, 12. 01. 2013 –(A.B.)- La boxe ha vissuto nella ridente cittadina pontina il suo giorno di festa per l’inaugurazione di una nuova palestra, parliamo di palestra e non di società visto che la Phoenix Gym, in pratica con l’aumento d’iscritti, è stata costretta a trasferirsi da via Roma 54 agli ampi locali che si affacciano sulla via del Mare davanti al Mc Donald, nella centralissima via di scorrimento.

 Simone D’Alessandri, 34 anni, è insegnante e promotore di molte iniziative legate alla sua palestra; la passione per gli sport da combattimento l’ha avuta fin da ragazzo quando prese le prime lezioni di boxe da Domenico Condello. Sport che ha abbandonato momentaneamente quando si è trasferito a Pomezia dedicandosi invece alla Kick Boxing e al Muay Thai, due discipline che lo videro buon protagonista con un paio di titoli europei conquistati. La scintilla per la boxe scoccò definitivamente dopo un suo viaggio in America, dove conobbe con più profondità i valori di questo sport. Fu così che nel 2005 nacque a Pomezia la Phoenix Gym, affiliatasi regolarmente nel 2006. Il successo di questa società fu immediato con la presentazione di ottimi pugili e con l‘organizzazione di riunioni e Tornei. In poco tempo i locali della bella palestra di via Roma si riempirono di iscritti e diventava sempre più problematico organizzare gli orari delle lezioni. La società in poco tempo ha raccolto vari successi e consensi, qualificandosi come punteggio negli ultimi anni al secondo posto nel Lazio. Nacque quindi l’idea del trasferimento in alcuni locali abbandonati, che nel passato appartenevano all’Alfa Romeo. Veniva effettuato un lavoro di ristrutturazione non indifferente e così il 12 gennaio del 2013 arrivava la sospirata inaugurazione della nuova palestra con locali ampi e munita dei comforts più moderni. Per D’Alessandri inizia una scommessa già vinta in partenza avendo come garanzia ben 41 agonisti e per ora circa 50 amatori, un bel biglietto da visita per affrontare bene l’annata e cercare di conquistare il primo posto tra le Società del Lazio. 

Di Alfredo