di Giuliano Orlando

Foto di Fabio Bozzani

L’interrogativo che si presenta al via del primo turno di ritorno delle WSB, osservando la classifica e mettendola in relazione ai protagonisti dell’altro girone, è quello di capire se sia  più conveniente puntare al secondo o al terzo posto, oppure tentare l’impresa di scavalcare l’Ucraina che al momento veleggia a punteggio pieno e non sembra intenzionata a concedere nulla, ben sapendo che solo il primo posto consente di affrontare la quarta del girone B, indicativamente l’Azerbajan, che pure non è da sottovalutare. Tutto questo per far capire che i promossi ai quarti del Girone A, troveranno avversarie da brividi. La troppa disparità di valori tra i due gironi ha creato questo squilibrio. Ci si chiede: meglio il Kazakistan o la Russia? Difficile rispondere, visto che entrambe sono fortissime e mai come in questa edizione i russi dimostrano di fare sul serio. Con questi presupposti scatta il ritorno della quarta edizione delle World Series Boxing tra domani notte e sabato. l Dolce & Gabbana Thunder Italia sono ospiti a Porto Torres provincia di Sassari, opposti ai Condors argentini,  già superati il 15 novembre 2013 a Mar del Plata, località balneare platense. In quell’occasione la franchigia  di Damiani, si impose con Selby (52), Conceicao (60), Mullenberg (81) e Nistor (+91), mentre il welter Pintaudi, cedette con tutti gli onori al quotato  professionista Brian Castano. Stavolta salgono sul ring il filippino Barriga (49), il gallo Crudetti, il superleggero De Donato, tutti e tre al debutto, mentre il medio Tavares e il massimo Szello, francese il primo, ungherese il secondo, hanno alle spalle esperienza da vendere, sia pure con risultati diversi. La scelta del tecnico deriva da situazioni contingenti. La difficoltà di avere disponibili alcuni atleti di sicuro rendimento, dagli irlandesi Barnes (49) e Quigley europeo e vice campione del mondo dei medi, oltre a Stankovic (64) e Russo (91), che dovrebbero essere pronti per l’8 febbraio in occasione della trasferta in Germania, dove il risultato sarà determinante per accadere al secondo posto ed eventualmente capire se l’Ucraina è imprendibile in vetta. Questo in prospettiva. L’impegno di sabato in Sardegna, consente di far combattere elementi al battesimo della rassegna come il laziale Michele Crudetti, campione italiano professionisti supergallo e l’ex tricolore superleggeri Renato De Donato, l’elegante mancino di Milano. Il primo trova l’argentino Alberto Melian, reduce dai mondiali che vanta cinque vittorie e una solo sconfitta nelle WSB. Da scoprire Carlos Aquino, 25 anni, professionista dal 2012, ruolino di tutto rispetto con 12 vittorie, nove prima del limite e una sola sconfitta. Lo chiamano “El Terrible”, il che deve mettere in guardia l’italiano che non ha la mascella d’acciaio. Il terzo debuttante, il filippino Barriga, che a Londra battè il nostro Cappai, titolare ai mondiali di Almaty, dovrebbe far valere la velocità di esecuzione contro il non disprezzabile Leandro Blanc che vanta un successo stagionale. Nelle due categorie più pesanti, il medio Michel Tavares e il massimo Imre Szello, debbono assolutamente portare punti all’Italia. Gli avversari Carlos Ozan e Gabriel Richards, argentino l’uno, svedese il massimo, sono alla loro portata.  Per Tavares si tratta dell’esame fondamentale per mantenere il ruolo nella squadra, in pericolo con l’arrivo del romeno Bogdan Juratoni, argento europeo e in particolare da Quigley se metterà a posto la situazione con la federboxe irlandese. Il mancino francese ha talento ma poco temperamento, forte con i deboli, debole con in forti. Stavolta deve solo vincere. Ben diverso il discorso su Szello, sempre generoso e affidabile. L’interrogativo è valutare se da massimo avrà lo stesso rendimento  assicurato nella categoria inferiore. Skysport trasmette in diretta dalle 20.40 la serata.                       Sulla carta le trasferte di Germania in Algeria e Ucraina a Miami in Florida (venerdì notte), non sono certo proibitive. Per entrambe previste vittorie larghe. I tedeschi hanno quattro atleti di casa e un solo straniero, il romeno Berceanu nei 49 kg. 25 anni, dominatore in patria da alcuni anni, presente ai mondiali 2013. Non da meno gli ucraini, con Kudriakov (49), Butsenko (56), Kyslytsyn (64), Mytrofanov (75) tutti titolari ai mondiali in Kazakistan e il bielorusso Karneyeu, a sua volta presente ad Almaty, ex Los Angeles e subito vincente nel debutto con la nuova franchigia, con un record di 4 vittorie su altrettanti confronti, a conferma che non intendono rischiare nulla. A sua volta l’Italia deve mantenere il trend delle gare casalinghe, oltre che approfittare del calendario che prevede una sola trasferta, come detto sopra, con la Germania l’8 febbraio. Delle gare casalinghe la più difficile il 22 febbraio a Gela, provincia di Caltanissetta in Sicilia, di fronte agli Otamans ucraini. Ci vorrà l’impresa, e il ct. Francesco Damiani dovrà mettere sul ring il meglio, orientativamente: Selby (52), Conceicao o Valentino (60), un Mangiacapre più motivato (69), Benchabla o Mullenberg (81) e Nistor o Joyce (+91) e non è detto che basti. Anche se privi dei fenomeni Lomachenko e Usyk, contano su elementi di spicco quali Shepeliuk, Ishchenko, Barabanov, Gvozdyk e Plevako.

Nel girone B, la curiosità sta nell’iscrizione da parte di Cuba, che ospita il Messico venerdì notte, del massimo Julio La Cruz, ferito meno di un mese addietro all’anca. Un recupero, da vero fenomeno. A meno del solito cambio all’ultima ora col veterano Emilio Correa o l’ex fenomeno Emmanuel Reyes, entrambi ex medi. Per Cuba, che a differenza degli altri team, è stata invitata dall’AIBA, per incrementare la credibilità del torneo, l’imperativo è vincere l’edizione, considerato che ha messo in squadra tutti i migliori. Debutta nei welter l’oro di Londra nei 64 kg., Iglesias Sotolongo messo in castigo per un non ben chiaro atto di indisciplina. Gli altri tre sono campioni nazionali in carica:  Cervantes (52), Alvarez (60) e Larduet (+91) che al Playa Giron di dicembre, le prime notizie davano sconfitto in finale dal giovane Toirac, per capovolgere il risultato dopo una settimana. Altro mistero cubano.  Gli altri due confronti  mettono di fronte Azerbajan e Kazakistan, con i padroni di casa decisi a vincere, infine la Polonia, squadra materasso deve mettere in conto l’ennesima sconfitta contro la Russia che arriva a Varsavia con Aloian (52) doppio campione del mondo, Bogomazov (60), Besputin (69) campione d’Europa, Khotyantsev (81) e il ventenne mancino Veriasov (+91) considerato l’antagonista di Gimbatov, il campione nazionale in carica, per i Giochi di Rio.

 

 

Di Alfredo