di Daniele Carnevale
La serata organizzata da Davide Buccioni ha mantenuto tutte le aspettative, riproponendoci una bella riunione di boxe all’interno dello scenario allestito nel Palaboxe di piazza Mancini, che per l’occasione ha fatto registrare il tutto esaurito e nonostante l’assenza di titoli ha accolto un pubblico che si è dimostrato molto caloroso.
Le serate targate BBT sono ormai sinonimo di garanzia, qualità e divertimento ed anche questa come tutte le altre non ha tradito la fiducia ripostagli dagli appassionati della noble art.
I match di dilettanti sono stati l’aperitivo di questa riunione, riscaldano l’ambiente il senior Valerio Ranaldi che vede contrapporsi il junior Mirko Geografo, due pesi medi ben impostati. E’ subito Ranaldi che tenta di prendere l’iniziativa conquistando il centro del ring, ma il ragazzo della Roma Tricolore si muove bene sulle gambe e dopo una serie di scambi fa partire un gancio preciso e ben assestato che manda l’avversario al tappeto. L’arbitro decide che non si può continuare e il match finisce con la vittoria di Geografo.
I combattimenti riprendono e il ring vede protagonisti i superwelter Zaccagno e Mencaroni; è l’allievo di Attilio Volpe che sin dall’inizio prende costantemente l’iniziativa cercando di accorciare in continuazione la distanza, costringendo ripetutamente l’avversario alle corde spesso in maniera confusa, a volte con belle combinazioni al corpo. Mencaroni si difende come può e quando riesce a sfruttare il suo maggiore allungo risulta anche molto incisivo, spesso sbarra bene la strada con precisi colpi dritti. Il risultato è un pari che non lascia tutti soddisfatti.
A chiudere le contese fra i dilettanti ci pensano Arcese della Dubla Boxe e Angeletti della MMA Boxe Center, entrambi 2° serie, ma con stili completamente diversi. Arcese inizia subito a spron battuto cercando la corta distanza, Angeletti evita molto bene gli assalti dell’avversario e replica con precisi colpi dritti e al corpo; speso accetta però lo scambio alla corta distanza con un avversario che appare più potente. Giusto il verdetto con la vittoria assegnata ad Angeletti, che quando è riuscito a mantenere la giusta distanza è apparso sempre più incisivo
E’ affidato a Ranalli, al suo esordio, il compito di aprire le danze fra i professionisti. Si entra nell’atmosfera di un match molto atteso e tutto da scoprire. Appare in gran forma l’allievo del maestro Ferri che ha come avversario Jakupi, anche lui all’ esordio. Parte il gong e Federico prende subito il centro del ring, l’avversario appare sin dai primi scambi molto timoroso, lo capisce subito Ranalli che alla prima accelerazione chiude i conti costringendolo all’angolo con precisi colpi al tronco, seguiti da un gancio destro che spegne letteralmente le lampadine all’arrendevole avversario, mandando in delirio la folta compagine di tifosi che sono venuti a sostenerlo.
E’ il turno di Manuel “The Diamond” Ernesti, che vede all’angolo opposto Mirko Magon in un match valevole per la Coppa Italia.Parte subito forte l’allievo di Sordini che non da spazio a nessuna fase di studio, sparando sin dall’inizio colpi molto pesanti. Il padovano non ha neanche il tempo di ragionare, che si trova subito costretto alle corde. Siamo al min. 1:04 della prima ripresa quando Manuel scarica sull’avversario 4 colpi di pregevole fattura che non lasciano scampo e segnano la fine del match; ha fatto davvero un ottima impressione Ernesti che appare ormai maturo per palcoscenici più importanti.
Il rientro di Alessio “Il Legionario” Sakara porta con se le attese di un pubblico impaziente di vedere come se la cava, fra le sedici corde, un campione come Alessio gia affermato in altre discipline da combattimento come UFC, MMA e Valetudo Brasiliana.
Trova dinanzi a se un avversario con un record di tutto rispetto, Andreas Gunter, un tedesco molto solido della Commander Boxe Promotion.
Salta subito la fase dei convenevoli: Alessio partendo fin dall’inizio con autentiche bordate fa capire al pubblico che non si è dimenticato come ci si muove sul ring, il match prosegue con intensi lavori dalla corta distanza che vedono però Sakara avere sempre la meglio. La seconda ripresa ricomincia sulla falsa riga della prima con entrambi i pugili al centro del ring che si scambiano colpi a viso aperto, l’avversario sembra assorbire bene i colpi del “legionario” arginandoli come meglio può. La terza e la quarta ripresa appaiono meno energiche delle altre se non fosse per un perfetto gancio sinistro di Sakara, che sul finire della 4° ripresa scuote l’avversario. Il quinto round comincia con coraggiosi attacchi da parte di Gunther, che cerca di intimorire Alessio; ma è proprio quest’ultimo a porre fine alle contesa con un fortissimo montante sinistro al fegato dello sventurato tedesco che non riesce a rimettersi in piedi, così finisce per k.o.. Logicamente aspettiamo impegni più importanti per “Il Legionario”, magari fino ad arrivare proprio a quel titolo italiano a cui tanto ambisce.
Sabato ero presente alla bellissima riunione organizzata dal grande Davide Buccioni a cui va il plauso per aver rivitalizzato la boxe romana . Tutto è andato bene e l’unica nota stonata sono stati due verdetti fra i dilettanti : Zaccagno meritava la vittoria e Arcese meritava il pari . Se non credete a me leggete il commento di Buttafuoco sull’autorevole Mondoboxe che non appartiene ai ” tengofamiglia” nostrani.