Leandro Spadari

cecchina stageFrazione di Albano Laziale (Roma), Cecchina è il nome di una località forse sconosciuta a molti: eppure recentemente ricercatori e studiosi di archeologia, hanno individuato qui con più che attendibile esattezza il sito dell’antica città di Lucus Ferentinae (Ferentina),[13] ovvero il “luogo sacro” ove si riuniva la federazione delle città della Lega Latina…cenni storici a parte, e venendo ai giorni nostri, a Cecchina ha preso corpo da tempo un florido corso di Karate presso l’asd Oratorio Piamarta, Chiesa San Filippo Neri, gestito dal maestro Maurizio Piccirilli, insegnante anche all’ asd Matrix di Genzano. E proprio alla volontà ed impegno del maestro Piccirilli si deve la realizzazione in loco di una serie di stage tecnici, focalizzati sul kumite sportivo, per offrire ai suoi allievi, e non solo a loro, una concreta chance di progredire attraverso il confronto tra tecnici di diversa estrazione e soprattutto grazie ad un programma veramente di alto livello. Si sono così realizzati sempre a Cecchina – con il sostegno assicurato da un pool di aziende, tra le quali citiamo Tre Erre Studio tecnico di Ingegneria, Edizioni Magic Press, EdilMorena srl, Tora Store, Sefima srl – già diversi stage, con adesioni e successo crescenti da parte di atleti delle categorie da esordienti A sino a seniores, il più recente dei quali, sotto l’egida dello Csen, svoltosi nell’arco dell’ intera giornata di domenica 26 marzo u.s. che ha visto anche la fattiva collaborazione sul tatami, tra gli altri, dei maestri Savino Scaringella (Sabaudia), Francesco Di Giorgio (Monteverde di Bojano), Vincenzo Sacco (Anzio), Chiara Carotti (Roma). A dirigere questi stages,con scelta che non poteva essere migliore, è stato chiamato il maestro Antonio Califano, tra i più competenti oggi in Italia, la cui società l’apd Shirai Club San Valentino Torio (SA) è ai vertici assoluti da tantissimi anni di tutte le classifiche nazionali ed ha forgiato campioni di vaglio, due dei quali, Antonio Vastola e Angelo Crescenzo, hanno attivamente contribuito allo stage come modelli di prestazione.

m° Califano

Ho aderito volentieri ad un progetto – ci dice il maestro Antonio Califano – che non si risolvesse in un incontro fine a se stesso, ma si ponesse un obiettivo più ambizioso, “prendere per mano” un gruppo di agonisti dagli esordienti A in avanti con una programmazione strutturata e mirata, dando le linee guida per farli crescere sotto tutti i punti di vista: metodologico, tecnico-tattico, psicologico, con cadenze e valutazioni periodiche. Infatti il primo stage si è svolto nel mese di novembre 2016, il secondo nello scorso mese di gennaio, questo il terzo mentre un altro è previsto a maggio-giugno p.v. Mi piace sottolineare che sto portando avanti diversi altri progetti similari con tante altre regioni italiane: Veneto, Abruzzo, Molise, Toscana, Liguria, Marche, Sicilia…Del resto io, classe 1970, maestro dal 1992, sono riuscito a creare atleti di assoluta eccellenza a San Valentino Torio, un paesino dove insegno da tantissimi anni. L’esperienza sul campo e l’approccio metodologico ben definito credo che siano state tra le mie armi vincenti, altrimenti questi successi non si spiegherebbero. San Valentino è un centro tranquillo, non contaminato dalla delinquenza, i ragazzi frequentano con regolarità le scuole d’obbligo, le superiori, l’università. Il costante impegno ed il sacrificio mio personale e dei ragazzi, con programmi di lavoro all’avanguardia, hanno fatto e continuano a fare il resto. Il focus di questo stage si è indirizzato sui fondamentali, su quella che può essere definita la valenza biomeccanica e condizionale (forza rapida) delle traiettorie delle tecniche di gamba, sulla preparazione atletica e fisica, sino ad arrivare alla vera e propria interazione di gara in uno sport come il nostro a carattere essenzialmente “situazionale”. Un particolare apprezzamento sull’iniziativa è stato espresso anche dal parroco della Chiesa ospitante, la San Filippo Neri, don Franco Bottoni. Da tempo la parrocchia si pone come importante centro di aggregazione sul territorio, vera e propria encomiabile fucina di una serie di iniziative a favore delle fasce giovanili con maggiori problematiche, e lo stesso stage di karate, come momento di formazione a valori educativi e socializzanti, come messaggio di crescita e valorizzazione degli individui, è stato favorevolmente e coerentemente considerato come parte di un progetto positivo e di respiro più ampio…Alla prossima.

Di Massimo