di Francesco Ghigliotti

tzortzi.JPGLa prima cosa che ti colpisce quando Maria sale sul ring è sicuramente la sua eleganza: si muove tra le corde come se le avessero insegnato un galateo del combattimento. Questa ragazza di Atene, con gli occhi simili al mare della sua terra, non dà mai segno di cedere alla rabbia o al rancore ma vince, tanto nel pugilato quanto nella kick-boxe, perché è precisa e “pulita”.

La grazia e la determinazione che la contraddistinguono come atleta sono anche le prime due cose che ti trasmette quando parla, in un italiano pacato ma praticamente perfetto. “Sono venuta in Italia perché il mio sogno era quello di diventare un medico, ma una volta arrivata a Firenze nel 2000 mi sono ritrovata, non so neanch’io perché, a frequentare la facoltà di biologia” dice mentre finisce di stringersi le fascette intorno ai polsi. “Dopo tre anni mi sono laureata, ma sentivo che dentro di me qualcosa mancava” e continua “Quella che stavo prendendo non era la mia strada, i miei genitori erano felici ma io no . Così ho deciso di trasferirmi Bologna per prendere una seconda laurea in scienze politiche.” …………

L’arrivo a Bologna lo ricorda come un momento difficile della sua vita in quanto le tensioni con i genitori ed il fatto di ambientarsi in una città nuova la stavano stressando: “ Ero molto nervosa ma soprattutto mi mancava la valvola di sfogo che per tutta la vita avevo ritrovato nello sport”. Maria è stata nella nazionale greca di atletica leggera ma per un infortunio al piede ha dovuto interrompere la carriera “Così nel 2004 decisi di entrare in palestra senza sapere bene cosa stessi facendo: agii di nuovo seguendo l’istinto più che la ragione.”

Ora una scelta con il cuore si è trasformata nella passione della sua vita, una passione che ha travolto anche tutte le persone che le stanno attorno “ Le persone con cui mi alleno sono diventati la mia famiglia. Passando la maggior parte del tempo in palestra ho più amici maschi che femmine ma ciò non mi dispiace, al contrario mi sento molto coccolata. Mi ricordo, ad esempio, che quando ho disputato il mio primo match di pugilato è stata una festa per tutti, in quanto ero la prima donna a combattere nella storia della Pugilistica Tranvieri”

Per quanto riguarda la kick-boxe invece Maria combatte per la Pro-fighting Bologna (team Ferrauto) e da poco ha affrontato Silvia La Notte sul ring dello Jesolo Fight Night, ottenendo un verdetto di parità a dir poco discutibile. Le chiedo quindi cosa ha provato quando ha guardato negli occhi la sua avversaria prima del gong e lei mi risponde: “Non provo mai rancore verso le altre ragazze, l’unica cosa che desidero è vincere perché mi sono preparata tanto per farlo. Amo l’agonismo e l’allenamento che porta a dei risultati, non potrei vivere senza. Se poi i giudici non pensano che io abbia vinto non mi importa, avrò sicuramente un’altra occasione per dimostrare di essere più forte”.

Maria sembra uno di quei campioni fatti di una “pasta particolare”: serena, corretta, umile e determinata vuole solo poter dimostrare quello che sa fare senza sporcare i guantoni con questioni superficiali. Non si può sapere quanto lunga ancora sarà la sua strada ma sicuramente la percorrerà con eleganza.

Di Massimo

2 pensiero su “Sport da Combattimento: Semplicemente Maria Tzortzi”
  1. ciao Maria,
    ti ho visto per caso su internet mentre facevo delle ricerche sugli sport in generale e mi sono soffermato un pò di più sulla boxe femminile che mi sembra un pò strano che sia praticata da donne (gentilsesso).
    Quando ho visto un tuo video contro una certa Alina (non ricordo il cognome) mi sembravi perfetta, con uno stile incredibilmente lineare.
    Complimenti!!! Non ho altre parole per definirti.
    Mi piacerebbe se un giorno mi scrivessi anche perchè come te anche io vivo a Firenze, per cui questa città te la conosci bene…. anche se adesso non ci sei più… a presto
    Francesco

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