Al peso leggero scozzese Ken Buchanan accadde una circostanza capitata al superleggero italiano Sandro Lopopolo: diventare campione mondiale dopo aver perduto la chance per il vacante campionato europeo, in Spagna. Buchanan, professionista dal settembre 1965, conquistò la cintura iridata in Portorico e la difese sempre all’estero, a causa delle rivalse tra la federazione Britannica e l’ente mondiale che non gli permisero di combattere in Scozia. Una delle tante trasferte all’estero portò lo scozzese a combattere a Johannesburg, in Sudafrica. Il 29 aprile 1972 affrontò il campione sudafricano Andries Steyn, senza mettere in palio il titolo iridato, e lo liquidò nella terza ripresa. Nel giugno seguente Buchanan perse la cintura mondiale alla terza difesa, lasciandola al fenomenale panamense Roberto Duran sul ring di New York. Il campione di Edimburgo non ritornò ad essere campione del mondo. L’anno successivo si rifece con il secondo titolo British, tolto a Jim Watt, scozzese di Glasgow; nel 1974, a Cagliari, spodestò l’italiano Antonio Puddu dal trono continentale dei leggeri e regnò per un anno, fino alla vittoriosa difesa nella stessa città isolana contro l’altro italiano Giancarlo Usai, sardo come Puddu. Lo scozzese veniva dalla sconfitta in Giappone per mani del nipponico Guts Ishimatsu per il campionato mondiale WBC. Rimase lontano dal ring per oltre 3 anni e ritornò a combattere senza lo smalto dei giorni migliori. Decise di abbandonare l’attività nel gennaio 1982 dopo 69 confronti: 61-8-0.
Fonte www.sportenote.com