Correre la vita. Storia della maratona contemporanea – Gabriele Rosa – Il Melangolo ed. – Pag. 336 – Euro 24.00.
Premetto di conoscere da tempo Gabriele Rosa e di averne apprezzato qualità e capacità umane. Non solo un coach, ma uomo e organizzatore di grande coraggio. Tra le tante iniziative, la “Marathon fin del mundo” a Hushuaia nella Terra del Fuoco al Polo Sud. Ero tra i maratoneti e a pochi km, dall’arrivo sopportai la classica crisi da fame e debbo al suo incoraggiamento se arrivai al traguardo, con un tempo decoroso. Nel vasto mondo della corsa lunga lo chiamano “il dottor Rosa”, rispettato e anche un po’ invidiato, come capita a chi ha intuito per primo, le potenzialità del popolo keniano, in particolare quello dei grandi laghi (Rift Valley) la cui attitudine alla corsa era nota da tempo. Il coach bresciano ha saputo valorizzare queste potenzialità embrionali col massimo rendimento nella maratona, un traguardo poco sviluppato fino agli anni ’90, dai corridori keniani. Di grande interesse, descritte con dovizia di particolari le motivazioni dell’allora giovane cardiologo, appassionato della corsa lunga, atleta e sua volta, che dà la svolta alla sua vita, andando in Kenya, con l’umiltà di interpretare lo spirito della gente, agricoltori e pastori. Visita le famiglie e spiega loro i vantaggi di poter dare ai figli l’opportunità di praticare lo sport senza lasciare la scuola. Crea una struttura sportiva il “Discovery Kenya”, atta allo studio e alla corsa. Apre anche al mondo femminile, trova i talenti che cercava, ma non cade nell’errore di adattarli ai metodi europei. Semmai si adegua alla loro mentalità, cercando di trarne il meglio. Ed ecco che crescono i Moses, i Korir, i Lei, i Tergat e le Okayo e Langat, gazzelle nere dalla falcata regale. Trova la soddisfazione di portare in vetta anche il bresciano Gianni Poli, un talento cristallino e come tale splendido e fragile, e Rothlin lo svizzero che sceglie la Rift Valley per crescere ed esplodere. Lo studio delle metodologie supportate da una struttura di altissimo livello come il “Centro Marathon” a Brescia, dove un’equipe medica assicura la migliore assistenza, rappresenta la risposta diretta ai tanti interrogativi che connotano il settore. Libro completo, in grado di evadere i molti interrogativi di chi pratica la corsa in generale. Non solo, attraverso le storie dei grandi campioni keniani che il “Rosa team” ha saputo creare, scopri una nazione dove la semplicità e la pazienza, la serenità e la bontà, sono alla base del successo.
Giuliano Orlando