Opera compiuta per la Squadra Azzurra, unita e compatta nella gioia ma anche nel pensiero amaro per la mancata qualificazione dell’abile minimosca Pinto…Impresa da non dimenticare per l’Italia Boxing Team che, dopo la strepitosa avventura mondiale di Chicago e la chance persa nel primo torneo di qualificazione olimpica a Roseto degli Abruzzi, oggi, in occasione delle Finali dell’ultimo torneo di qualificazione a livello europeo che si sta per concludere ad Atene, è tornata ad affermare la sua forza e abilità in campo internazionale. Dopo l’eccellente prova di ieri del romano Di Savino, che ha conquistato il pass olimpico, oggi il secondo e meritato biglietto per Pechino è arrivato grazie al determinato Jahin Vittorio Parrinello che, nella categoria dei 54 Kg., ha confermato ogni aspettativa.
Nella finalina di categoria, infatti, il casertano del Centro Sportivo Esercito ha battuto di netto il forte slovacco Rudolf Dydi, con il punteggio di 17 a 8, superandolo, come previsto, grazie al suo pugilato di rimessa, mandando più volte l’avversario a vuoto, nonostante questo tentasse di vincere prima del limite con ganci destri d’incontro. Una prova ottima, un bronzo di tutto rispetto con qualificazione olimpica annessa: Parrinello si è finalmente rifatto!
A far brillare di nuovo il team azzurro colorandolo d’oro, è stato l’inarrestabile Alessio Di Savino che non si è accontentato del pass ma ha voluto anche il podio. Il romano, anche lui del Centro Sportivo Esercito, ha battuto per 19 a 13, con grinta e precisione, il georgiano Nikolaz Izoria. Dopo due round in vantaggio, Di Savino, spronato all’angolo a dare ancora di più, è entrato a pieno ritmo nel match, con un pugilato d’incontro da grande campione. Un’impresa che rimarrà nella storia anche del compagno Parrinello, che è stato onorato dall’amico azzurro con la sconfitta del georgiano che gli aveva impedito l’ascesa nella categoria dei gallo a Roseto degli Abruzzi.
“Il segreto dell’Italia Boxing Team e dei risultati ottenuti è proprio l’unione di squadra – commenta soddisfatto e ancora incredulo il tecnico Raffaele Bergamasco, al cui fianco ancora esulta il tecnico dell’Esercito Cesare Frontaloni – Basti pensare che Parrinello, appena sceso dal ring, si è rifiutato di mettersi in posa per la foto di rito del vincitore, volendo aspettare i suoi compagni: ‘Maestro porto a casa il pass anche grazie a loro e non voglio fare la foto con nessuno se non con chi come me ha fatto tanti sacrifici per arrivare fino a qui…’. Questo mi rende davvero orgoglioso. Non solo gli atleti sono scesi dal ring dicendomi di avere dato il massimo ma l’hanno fatto con la mente ed il cuore di chi si sente parte di una squadra, di una grande e indissolubile famiglia che speriamo continui ad ottenere ciò che merita!”.
Più che soddisfatto anche il Presidente della FPI Franco Falcinelli. “Un’ avventura che si è conclusa con il trionfo del pugilato italiano. Gli atleti si sono comportati molto bene ed il team italiano è davvero felice per i risultati ottenuti. Un’unica grande amarezza che tutti noi condividiamo: la mancata qualificazione dell’atleta Alfonso Pinto, il nostro elemento migliore che purtroppo è stato penalizzato. Abbiamo chiuso la rosa olimpica con sei atleti: un numero che da sempre rappresenta la nostra forza. E come ad Atene 2004 ora l’obiettivo per gli abili Picardi, Valentino, Russo, Cammarelle, Parrinello e Di Savino è Pechino. Ce la metteremo tutta per distinguerci anche in questa importante e storica occasione”.
Ufficio Comunicazione FPI
Michela Pellegrini