Londra, 2 Maggio 2012 – I Dolce & Gabbana Milano Thunder sono campioni 2011/2012 delle World Series of Boxing, dopo la splendida vittoria in finale contro la Dynamo Moscow, annientata con una prestazione addirittura sorprendente.
La conquista del titolo premia il team che più di qualunque altro ha mostrato continuità di risultati, ma soprattutto ha onorato questa manifestazione dall’inizio alla fine, incarnandone lo spirito sportivo ed internazionale.
Il primo match della finale vede salire sul ring il nostro Vincenzo Picardi contro il russo Vladimir Nikitin, 22 anni, con un record in WSB di 3-1. Picardi parte bene, aggredendo il suo avversario fin dalle prime battute, ma il match prosegue sui binari dell’equilibrio, anche dopo la ferita all’arcata sopraccigliare riportata dal russo alla seconda ripresa. Si arriva al quinto round in sostanziale parità, con due pugili stremati che si affrontano con coraggio, consapevoli dell’importanza della posta in palio. Prevale l’italiano che butta sul ring tutto il suo cuore e alla fine esulta gridando tutta la sua gioia verso i tifosi italiani accorsi numerosi per sostenere i Milano Thunder
“Negli ultimi match in WSB ho sconfitto avversari veramente quotati – spiega il piccolo Picardi – contro i quali partivo sfavorito. Credo che la mia motivazione abbia fatto la differenza e questo mi permette di essere ancora più convinto delle mie possibilità ai Giochi Olimpici.”
Punteggio finale: Vladimir Nikitin vs Vincenzo Picardi 1 – 2
48-47; 47-48; 47-48
Nei pesi leggeri Branimir Stankovic affronta un avversario sulla carta favoritissimo, il russo Adlan Abdurashidov, primo nella classifica individuale, con un record nelle prime due stagioni di World Series di 8-1-1. Stankovic sorprende tutti con una partenza sprint mettendo la testa avanti nelle prime tre riprese. Abdurashidov tenta una reazione, ma non sa come rispondere ai colpi precisi e potenti dell’avversario, contro il quale continua ad andare a vuoto, incapace di prendere le giuste misure. Il serbo si distrae solo nell’ultima ripresa, senza però compromettere il risultato finale che lo vede trionfare contro tutte le attese.
Punteggio finale: Adlan Abdurashidov vs Branimir Stankovic 0 – 3
46-49; 47-48; 46-49
Nel terzo incontro della serata sale sul ring l’asso Sergiy Derevyanchenko, imbattuto nelle prime due stagioni di WSB, che affronta il russo Maxim Gazizov.
Derevyanchenko, come spesso gli accade, inizia in sordina, finendo sotto nel punteggio dopo la prima ripresa, ma studiando l’avversario e lasciando che Gazizov si esponga per capire quali contromisure adottare. Dal secondo round la musica cambia, il medio di Mosca non riesce più a prendere Derevyanchenko, il quale invece riesce spesso a mettere a segno colpi efficaci al corpo. L’ucraino prevale nettamente nella seconda e nella terza ripresa, ribaltando il risultato. Rimane solo da gestire il quarto e il quinto round ed il campione dei Milano Thunder lo fa al meglio, mostrando tutta la sua classe. La sua vittoria regala il titolo di campioni alla squadra italiana.
Punteggio finale: Maxim Gazizov vs Sergiy Derevyanchenko 0 – 3
47-48; 47-48; 46-49
A risultato acquisito e mentre fuori dal ring si festeggia il titolo conquistato, Imre Szello incrocia i guantoni con Oleksandr Gvozdyk, campione ucraino capace di sconfiggere avversari del calibro di Karneyev, Groguhé e Benchabla. L’ungherese, chiamato in causa tre volte durante la stagione, non ha mai tradito le attese, conquistando la fiducia e la stima del coach Damiani.
L’incontro è piuttosto equilibrato, come evidenziato dai verdetti dei giudici bout per bout piuttosto discordi, ma il mediomassimo della Dynamo sembra prevalere e alla fine si aggiudica l’incontro.
E’ l’unica macchia di una serata perfetta, che non cancella la soddisfazione per il rendimento del team in una finale così difficile.
Punteggio finale: Oleksandr Gvozdyk vs Imre Szello 3 – 0
49-46; 50-45; 48-47
La serata si chiude con Clemente Russo che affronta il 22enne Vitaly Kudukhov, con l’obiettivo di mantenere l’imbattibilità nelle World Series of Boxing, dove si è imposto come uno dei pugili più rappresentativi.
Kudukhov, capace di battere il croato Hrgovic lo scorso anno, aveva dichiarato alla vigilia di considerare il capitano dei Milano Thunder un pugile ormai sul viale del tramonto. Clemente Russo, come sempre, preferisce lasciar parlare il ring ed affronta Kudukhov con sangue freddo, forte della sua classe e del maggiore spessore tecnico. Ciò nonostante il match inizia in modo molto nervoso, con un primo round caratterizzato dai warning, due per Russo ed uno per Kudukhov. Superata la tensione iniziale si inizia a vedere un vero match, equilibrato e di buoni contenuti tecnici. Si decide tutto all’ultima ripresa, dove i due arrivano in sostanziale parità. Nel momento decisivo viene fuori la maggiore classe e concentrazione dell’italiano che fissa il risultato finale sul 4 a 1.
Punteggio finale: Vitaly Kudukhov vs Clemente Russo 1 – 2
47-45; 46-46; 45-47
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Sabrina Ippoliti
Communication & Press Office