di Giuliano Orlando
Suona il gong nel Palazzetto dello sport di Termoli, la cittadina molisana 34.000 abitanti, in provincia di Campobasso, che si affaccia sull’Adriatico. La storia, dice che il borgo nacque in epoca romana e l’approdo fu di marinai provenienti dalla Licia. Fu soggetto a molte invasioni, ed è dominato dal Castello Svevo, costruito nel XI secolo in epoca normanna. Una curiosità: da anni si contende con Ripatransone nell’ascolano, di avere il vicolo più stretto d’Italia. Il pugilato è ospitato in questa cittadina in occasione della 15° edizione. L’esordio ai campionati italiani universitari avvenne nel 2004, sotto la spinta dell’allora presidente della Federboxe, Franco Falcinelli, oggi presidente dell’EUBC, il consesso dilettantistico europeo, in grande sviluppo, grazie alle iniziative di Falcinelli. Anno dopo anno è sempre cresciuto di presenze e di qualità. Campionati a numero chiuso, partendo dai quarti, ovvero un massimo di otto per categoria. Gli iscritti, comprese le riserve, nel settore maschile sono 56 maschi e 30 femmine. Dei campioni del 2017, svoltisi a Catania, ci sono quattro atlete e sette atleti. Da diverse edizioni il livello è di ottima qualità, presenti campioni assoluti che fanno parte della nazionale. Tra le donne, ricordiamo Roberta Mostarda nei 52 kg. campionessa uscente, oltre che titolare ai prossimi europei elite, oltre a Garganese, Mezzetti e l’esperta Pane. La piemontese Arianna De Laurenti nei 54 kg. che ha vinto le ultime due edizioni, tenta il tris. A contrastarla la laziale Brozzi. Torna la Pietrolongo nei 57 kg. cercando il bis dopo la vittoria nel 2016, mentre lo scorso anno ha ceduto in finale alla padovana Luise che ritroverà anche a Termoli. Categoria ricca di buoni elementi come la Trapanese, Piredda e la giovane Varaldo. Nei leggeri, assente la Coffey, si presentano tre outsider: la bolognese Bacchini, la lombarda Zanardo e la padovana Zornetta. Affollata la categoria superleggeri, guidate dalla pavese Bustamante decisa a bissare il titolo, ma dovrà guardarsi dalla Salerno, scesa di categoria, una guerriera indomita. Da tenere d’occhio Palmieri, Panatta e Spagnoli. Nei 75 kg. assente nel 2017, iscritte in tre: Eusepi 20 anni, contro le più esperte Marchesini e Rainone. Nei +81, una sola iscritta la campana Pontillo, 25 anni. Da capire se il titolo sarà assegnato. Tra gli uomini nei 52 kg. il chietino D’Alessandro, già azzurro, favorito per il bis, lo stesso vale per il piemontese Cuomo, dal grande temperamento nei 56. Nei leggeri, da capire se l’altro abruzzese Di Tonto, titolare 2016 e 2017, avrà recuperato la condizione, dopo la prova deludente agli assoluti di Gorizia. Stavolta troverà avversari decisi a sostituirlo. Superleggeri senza il campione uscente, Rossi, con possibilità per diversi iscritti a prenderne il posto. Il ferrarese Crepaldi nei welter tenta il bis e potrebbe farcela, sempre che la concorrenza sia d’accordo. In particolare Sauli, Quarneti, Conti e Bologna, i più pericolosi. Nei medi, manca Lizzi, che seppe conquistare l’europeo youth, nel 2014, assente in questa occasione. Diversi i clienti che aspirano a sostituirlo a cominciare dal marchigiano Vergoni, campione nel 2016. Ma anche Faraoni in particolare e D’Ambrosi non vanno sottovalutati. Nei mediomassimi per il siciliano Calabrò non sarà facile ripetersi, gli attacchi dei vari Battaglia, Mezzatesta, Gassama e soprattutto dall’emegente Lusi, 20 anni delle FFOO, fanno temere un cambio della guardia. Nei 91, la conferma di Spinelli, pugliese di Francavilla è nell’aria. Un solo iscritto nei +91, si tratta del salernitano Mouhiidine, la grande speranza dei massimi, che nel 2018 ha vinto gli europei U22 in Romania. Anche per lui il dubbio per regolamento possa essere campione senza combattere. Il torneo si svolge in tre giorni da venerdì 25, si concluderà domenica 27 maggio.

Di Alfredo