Il Neo Prima Serie pescarese conferma tutto il suo valore.
di Marianna Di Renzo
Nella serata di Domenica 13 Maggio, il Palaorfento di Pescara ha ospitato una buonissima organizzazione firmata dal Team Simone Di Marco, con interessanti ed apprezzabili match dilettantistici della squadra del pugile pescarese.
Il clou della serata è stato l’incontro professionistico internazionale tra lo stesso Simone Di Marco e l’ungherese Kornel Csesznyak, incontro che la Pescara sportiva certamente ricorderà a lungo.
Dopo il momento solenne degli inni nazionali, l’atteso match prende il via.
L’ungherese, al suono della campana d’inizio, non cerca studio né tattica logica in quello che si prospettava un incontro su una distanza importante come le otto riprese, ma sembra quasi aggredire Simone; quella foga e il calcolato disordine dei colpi non sorprendono affatto il pugile di casa, prontamente in difesa e subito a segno con un paio di combinazioni brevi e pesanti. Csesznyak, però, cerca ancora il contatto a corta distanza e, con un gancio mal portato, spinge il gomito sul viso del nostro Simone; inevitabilmente, si apre un vistoso spacco sull’arcata sopraccigliare del medio dell’Adriatica Boxe.
Tutto questo accade a 30 secondi dall’avvio del match.
Solo qualche attimo per tamponare la sanguinante ferita e l’incontro riprende immediatamente.
Lo scenario è ora stravolto. Il pubblico è galvanizzato, il silenzio attento dei primi momenti del match è scoppiato, ora, in grida e incitamenti per il campione di casa. L’intero palazzetto è in piedi, ogni ragazzo del Team Di Marco sembra indossare i suoi stessi guantoni e muoversi come fosse sul quadrato infuocato.
Simone dà così inizio ad una strategia aggressiva, per nulla attenta al risparmio di energie.
I colpi del pugile pescarese si susseguono potenti e la scaltrezza nelle schivate supera la continuità di combinazioni dell’ungherese, visibilmente alla ripetuta ricerca della ferita aperta.
Il sangue continuava a colare sul viso di Simone, fino alla fine di ogni ripresa, e quindi all’angolo tamponato dal M.o Luciano Di Giacomo, che dava il fianco al trainer del nostro Simone: Sergio Labrozzi, tecnico esperto e curatore di un nuovissimo programma di allenamento per il nostro pugile di cui sono stati brillantemente raccolti i frutti.
Eppure, il rumore gonfio dei ganci di Simone, a pieno segno sul viso e sui fianchi di Csesznyak, stride a lungo con l’inspiegabile resistenza di quello, fermamente agguerrito e intento a dare il tutto per tutto; il mestiere porta continuamente l’ungherese ad un clinch di recupero, un primo conteggio rivela, però, la sua condizione di difficoltà.
Si succedono sei riprese d’intensità straordinaria, Simone sembra crescere in potenza, Csesznyak barcollare sempre più, finché, ad un minuto e mezzo dall’inizio della settima ripresa, il nostro campione piazza imponente una combinazione perfetta che manda al tappeto l’ungherese.
Ottavo match, Ottava vittoria, Sesta per KO.
A premiare Simone Di Marco è il Prof. Cornacchia, presidente del CONI provinciale di Pescara, veramente partecipe all’accesissimo incontro.
Qualche punto di sutura e una grandissima soddisfazione.
Simone Di Marco, che ha già regalato ai suoi tifosi orgoglio e soddisfazioni, nelle discipline della kick boxing e della thai boxe, con la conquista di un titolo europeo ed uno mondiale di kick boxing ISKA, di un titolo mondiale di thai boxe WPKA, e, ancora con tornei, incontri e training all’estero, tra cui due eccezionali match in terra tailandese, continua ora la sua avanzata anche nel mondo del pugilato professionistico italiano.
ciao sono vito o 35 anni a da poco che faccio kick boxing ma posso gia dire che uno sport fantastico e mi aiuta a stare molto piu calmo
ciao ho 14 anni, pratico la kick da quando avevo 6 anni e è molto divertente
…un grande atleta che sa mettersi in discussione e migliorare sempre…
una bestia e il mio allenatore di boxe
grande atleta, fate bene a segnalare atleti così tosti e completi.