La cittadina di Sequals ha un fascino particolare e incredibile nel panorama nazionale del pugilato: qui è nato Primo Carnera, il primo grande campione della nostra boxe, qui riposa in eterno. L’amministrazione comunale della cittadina in provincia di Pordenone non poteva che affidarsi a Rosanna Conti Cavini per la riunione professionistica che da qualche anno celebra Carnera con il prestigioso Trofeo intitolato alla sua memoria, un riconoscimento che va a premiare il miglior pugile della serata, con protagonisti tutti ragazzi italiani, che l’anno scorso incoronò Michele Di Rocco. A contendersi il Trofeo Carnera quest’anno ci sono gli atleti che saranno protagonisti nel sottoclou del match tra Massimo Deidda e Ciro Pariso, che si affrontano in dieci riprese che assegneranno il vacante titolo italiano dei supergallo, cioè i pesi massimi Vitale Mele e Massimiliano Pinna, e i superwelter Michele Bestiaco e Alessandro Segurini, che si affrontano sulle sei riprese. Tre incontri tutti di grandissimo interesse per il folto pubblico che ha affollato piazza del Municipio, con in testa il nuovo sindaco della cittadina, Enrico Odorico.
Prologo dedicato ai dilettanti, protagonisti Cristian Szikula della Pugilistica Pordenonese contro Edmond Osmani del Club Sportivo Trieste, con verdetto di parità. Il programma dei professionisti è quanto mai atteso e interessante, anche perché dovrà decretare il successore di Michele Di Rocco come vincitore del prestigioso “Trofeo Carnera”, rappresentato da un calco di un guantone del grande Carnera, opera della scuola mosaicisti di Spilimbergo. La giuria cui è attribuito l’arduo compito è composta dall’Assessore regionale del Friuli allo Sport, Elio De Anna, che ne è il presidente, dal grande Nino Benvenuti, da Stefano Vincenzotto (vice presidente del Coni di Pordenone), da Fausto Cechet (Presidente regionale Fpi), da Gianni Burli (Presidente nazionale allenatori di pugilato), da Marco Sartini (ex pugile), da Stefano Briguglio (giornalista), da Gualtiero Becchetti (Consigliere Federale Fpi e direttore di Boxering) e da Emanuele Franz (consigliere comunale delegato allo sport del comune di Sequals). Il primo incontro vede protagonisti il ravennate Alessandro Segurini e il triestino Michele Bestiaco, neoprof che combatte sotto le insegne biancorosse della “Rosanna Conti Cavini-Gattopard”, due superwelter che si sfidano sulle sei riprese. Bestiaco ha al suo angolo il maestro Adriano Krapez. Il primo round è equilibrato, anche perché Bestiaco deve rompere il ghiaccio con la sua nuova condizione di pugile professionista. Lo stesso triestino è ancora bloccato dall’emozione nel secondo round, e colpisce involontariamente basso l’avversario, quindi si scatena è piazza una bella serie al viso di Segurini, tra cui un pregevole gancio destro. Terzo round e match che si fa piacevole e combattuto, Segurini prova ad attaccare, ma i colpi migliori e le maggiori serie le piazza l’allievo di Crapez, incitato a gran voce anche dai suoi manager, Umberto e Rosanna Conti Cavini. La ripresa che termina è ancora chiaramente di Bestiaco, che continua ad attaccare in maniera veemente anche nel quarto tempo, e Segurini può provarci, ma senza grandi frutti, quasi sul suono del gong. Bestiaco dimostra di essere pugile vero e amministra benissimo anche la ripresa successiva, mostrando ottima tecnica e discreta potenza, oltre che buone doti difensive. La falsariga dell’incontro non cambia anche nella sesta e ultima ripresa, che il ragazzo di Rosanna Conti Cavini amministra con calma e saggezza. La prima vittoria delle sua carriera, ai punti, è quanto mai chiarissima. Per Michele Bestiaco è più che meritata la vittoria del “Trofeo Carnera”, e per lui, friulano, è una gioia doppia.
Secondo incontro tra i pesi massimi Massimiliano Pinna e Vitale Mele, ragazzo di Montecatini che si allena a Lastra a Signa, anche lui nuovo acquisto del team della manager internazionale, uno delle belle speranze che scova in giro per l’Italia Umberto Cavini. All’angolo del gigante toscano il maestro Ferdinando Padariso. A guardare il match, con occhi interessati, anche Paolo Vidoz, presto nuovamente sfidante al titolo Europeo proprio dei pesi massimi, e l’altro peso massimo italiano Fabio Tuiach. I due pugili iniziano di gran carriera, con Mele che attacca con maggiore convinzione e che si aggiudica la prima ripresa. Pinna cerca la replica nel secondo round, poi Mele prende le misure e colpisce con precisi diretti con entrambe le mani. Siamo alla terza ripresa e gli atleti hanno gettato sul ring già grandissime energie. Mele, incitato a gran voce dalla sua manager, colpisce pesantemente e Pinna va in chiara difficoltà. Il ragazzo toscano pare ben impostato e dotato di ottimo allenamento. Nel quarto round la gagliardia dei due contendenti nasconde la stanchezza, fino a una bella e rabbiosa replica di Pinna, che mette in difficoltà il toscano, che fino a quel momento aveva controllato con ordine, ferito anche alla fronte. Finisce una grande ripresa che promette due ultimi round di match di grande intensità. Pinna è adesso più intraprendente, ma Mele non sta a guardare, fino a che l’arbitro non richiama ufficialmente il sardo per il reiterato uso improprio della testa. Mele ritrova energia, si difende dalle sfuriate avversarie e piazza un paio di buoni diretti. Inizia l’ultima ripresa e Mele mantiene una maggiore calma, che gli permette di evitare i colpi a testa bassa di Pinna. Un destro del sardo però va a segno, Mele cerca la replica e attacca con maggiore lucidità. Termina il combattimento e la vittoria di Mele, più tecnico e preciso dall’avversario, parebbe chiara anche senza richiamo ufficiale, invece la decisione dei giudici è troppo buonista e il verdetto è quello di parità, che premia il grande cuore di entrambi i pugili, ma va evidentemente molto stretto al pugile di Rosanna Conti Cavini.
E’ l’ora del match più importante della serata, quello sulle dieci riprese che assegnerà il vacante titolo italiano dei supergallo, che si contendono il ternano Massimo Deidda, allenato da Stefano Liorni, e il napoletano Ciro Pariso, che ha all’angolo Lino Silvestri. Salgono sul ring le autorità, tra gli altri il sindaco Odorico, il professor Mario Ireneo Sturla, la cantante Debora Tundo, il manager Armando De Clemente, che gestisce entrambi gli sfidanti, Umberto Cavini, la grandissima campionessa di salto in alto Sara Simeoni e, tra travolgenti applausi, una sempre elegantissima, di rosso vestita, Rosanna Conti Cavini. Arbitra la sfida Ferruccio Robello, giudici Giovanni Paolo, Domenico Rutigliani e Alessandro Roda, commissario di riunione Luigi Avanzi, osservatore arbitrale Pier Giorgio Licini. Ricordiamo che quella tra Deidda e Pariso è una rivincita: nella finale di Coppa Italia nello scorso dicembre vinse proprio Pariso. Deidda è voglioso di riscatto e il match si annuncia incertissimo. Dopo l’Inno di Mameli, e un’altra canzone dedicata alla memoria di Umberto Carnera, figlio di Primo da poco scomparso, cantate entrambe dalla brava e bella Debora Tundo, è ora di dare la parola ai pugni. Deidda parte all’attacco, Pariso cerca di sfruttare il maggiore allungo. Deidda piazza due destri, il napoletano risponde con una serie a due mani, per un primo round sull’ordine dell’equilibrio. Deidda continua nel suo attacco, ma difficilmente riesce ad arrivare a bersaglio, fino a che non mette all’angolo Pariso, quindi è il napoletano a rendere lo stesso attacco. Il secondo round scorre piacevole e termina con un duro confronto a centro ring, ed è chiaro che questo diventerà il canovaccio dell’incontro. La facile previsione è rispettata all’inizio del terzo round, che i due interpretano di gran carriera, quindi prevale una fase di studio e poi riesplode la battaglia verso il suono del gong. Nella quarta ripresa i due pugili si scambiano delle serie rabbiose, per un incontro interessante e divertente. Deidda è più aggressivo, ma Pariso cerca di rispondere e lo fa però senza una grande precisione. Il ternano inizia il quinto round segnato all’occhio destro, ma la sua prova è certamente più produttiva di risultati. Il foltissimo pubblico si appassiona e applaude con convinzione. Inizia la seconda parte del match, quella più difficile perché molto presto si inizierà ad accusare la stanchezza. La sesta ripresa scorre via ancora equilibrata, nonostante si noti il maggiore attacco di Deidda, che però piazza colpi isolati e non mette mai in vera difficoltà l’avversario. Settima ripresa che inizia in maniera battagliera, con Pariso più attivo e preciso. Deidda non sta a guardare e contrattacca e lo fa in maniera certamente più convinta. All’angolo di Pariso si chiedeno colpi e segno per vincere, e grande cuore. E’ l’ottava ripresa e il pugile umbro è in evidente vantaggio ai punti. In uno scambio a corta distanza c’é uno scontro di teste e ne esce ferito Pariso, che si dispera. Il match riprende e il napoletano sa che deve solo attaccare, lo fa in maniera un po’ scomposta ma piazza i colpi migliori. La nona ripresa è all’insegna dell’utilizzo delle ultime energie rimaste, e la stanchezza la fa da protagonista. Deidda è però più reattivo, e la ripresa è chiaramente sua. Tutto però ancora si può decidere nella decima e ultima ripresa, ma Deidda dimostra una maggiore lucidità e piazza i colpi migliori, tra cui un paio di pregevoli ganci. Il match termina e si deve attendere la decisione dei giudici. Paolo decreta il 97-93, Rutigliani 96-94, Roda 97-93, il vincitore, con decisione unanime, è Massimo Deidda, che si laurea campione italiano dei supergallo.
Si chiude anche questa serata, condotta con la solita maestria e signorilità da Rosanna Conti Cavini e dalla sua organizzazione. Una serata che, come tutti gli anni, va a onorare la memoria di Primo Carnera. Per la manager internazionale non c’é però possibilità di riposo, perché venerdì prossimo 17 luglio ci si sposterà a Frosinone per la grandissima riunione che, oltre alla rivincita Paris-Bienias per l’Intercontinentale Wbo dei welter, vivrà anche di altri interessantissimi quattro match con grandi protagonisti.
Ufficio stampa Rosanna Conti Cavini
complimenti Massimo !!!!!! contestabile g.