Piazzale Kennedy – Bellaria Igea Marina – 3 luglio 2010 ore 21.00

“NELLA BOXE COME NELLA VITA”. Serata-evento in collaborazione con la Federazione Pugilistica Italiana e dedicata alla boxe femminile. Le migliori atlete dilettanti del panorama nazionale verranno selezionate dal Responsabile della Squadra Azzurra Femminile Cesare Frontaloni in vista dei Campionati dell’Unione Europea in programma a Pecs in Ungheria dal 4 al 7 luglio.

A Bellaria Igea Marina il weekend tra venerdì 2 luglio e domenica 4 luglio sarà qualcosa in più di una Notte Rosa: la nostra Città sarà infatti animata da ben tre giorni di spettacoli, intrattenimento e musica.

Non solo quindi la ricca programmazione di venerdì 2 luglio, ma anche un sabato e una domenica che si tingeranno a Bellaria Igea Marina di rosa e di divertimento.

Ecco allora che la sera di sabato andrà in scena in Piazzale Kennedy il Torneo di Selezione Campionati U.E. Femminili Ungheria 2010 – “Nella boxe come nella vita”, uno straordinario evento dedicato al pugilato dilettantistico femminile ed organizzato dall’Agenzia XXL in collaborazione con il Comune di Bellaria Igea Marina, la Società Pugilistica locale Ring Side e la Federazione Pugilistica Italiana. Partnership prestigiose per una manifestazione unica, durante la quale dodici atlete di interesse nazionale selezionate direttamente dal Responsabile della Squadra Nazionale Femminile Cesare Frontaloni si confronteranno sul suggestivo quadrato di Bellaria Igea Marina.

“L’evento di sabato sarà importante – sottolinea il Tecnico Federale Cesare Frontaloni – perché rappresenta, nel percorso di avvicinamento ai Giochi Olimpici di Londra 2012, il test match di preparazione delle azzurre in vista dei Campionati dell’Unione Europea Femminili in programma a Pecs in Ungheria dal 4 al 7 luglio. In questa occasione avrò modo di selezionare le atlete che parteciperanno al primo evento dell’anno, a cui seguiranno gli attesi Campionati Mondiali Femminili in programma alle Isole Barbados dal 9 al 19 settembre. Dopo il successo di Ferrara, dove si è svolto il 1° Torneo Nazionale Pre-Olimpico di Boxe Femminile, il pugilato femminile approderà in questa splendida location grazie all’impegno del Sig. Luca Ottavini ed al contributo del Comune di Bellaria Igea Marina. Sulla distanza delle quattro riprese da due minuti ciascuna, con sei categorie di peso in gara, si confronteranno atlete come la campionessa italiana in carica dei 46 Kg. Valeria De Francesco che sarà in sfida nei 48 Kg. con l’esperta Silvia La Notte, e la campionessa italiana dei 51 Kg. Tiziana Finocchio che si confronterà con l’emiliana Terry Gordini. Nei 54 Kg. la vicecampionessa italiana Giada Landi si batterà con la veneta Iulia Luca mentre nei 60 kg. vedremo all’opera la campionessa italiana Romina Marenda e la vicecamoionessa dei 64 Kg. Valentina Santambrogio. Viviana Tuccillo Castaldo, vicecampionessa italiana dei 69 Kg., sarà opposta alla giovane debuttante Federica Bannò. Nell’ultima categoria di peso in gara, i 75 Kg., il Capitano della Nazionale Italiana Femminile Patrizia Pilo si confronterà con la toscana Annalisa Ghirlandi. Questa competizione permetterà alle atlete, vista la poca attività di quest’anno in campo internazionale, di mantenersi in allenamento per acquisire sicurezza, motivazione e soprattutto esperienza”.

Sono previsti sei incontri, che prenderanno vita a partire dalle ore 21,00 grazie a queste dodici ragazze, tutte di età compresa tra i 20 e i 32 anni e provenienti, altre che dalla nostra Regione, da Lazio, Lombardia, Veneto, Piemonte, Campania e Toscana.

A Bellaria Igea Marina torna con forza a palpitare il cuore di un’arte nobile, la boxe, che nella sua declinazione femminile ha una storia ricca ed affascinante, in cui si mischiano mitologia, tradizione e sopravvivenza.
Come ci ricorda anche Aristofane nelle Donne in Parlamento, sono parecchi gli episodi – storici, letterari e mitologici – in cui le donne hanno cercato con ogni strategia possibile (anche con travestimenti e “barbe finte”) di entrare nelle competenze maschili, con ruoli uguali o simili o paralleli a quelli dell’uomo: per legiferare, o per amministrare, o giudicare, e, appunto, per gareggiare negli agoni sportivi. Soprattutto quest’ultimo ambito suscita un interesse straordinario allorquando l’etologia illumina comportamenti antropologici che attraverso i millenni giungono fino a noi: molte madri di parecchie specie d’animali giocano, gareggiano e invitano i cuccioli alla lotta, per stimolarli alla difesa e all’attacco, assumendo i ruoli di probabili futuri rivali. Si tratta di giochi seri e impegnativi, dove la femmina-madre fa la sua parte: morde, calcia, tira pugni, evita i contrattacchi come avesse davanti un piccolo “nemico”, ma che non colpirà mai a morte.

Significativo è, allora, questo antichissimo documento risalente ai primi giochi delle Panelleniche, allorquando le donne, essendo escluse da qualsiasi competizione, istituirono dei “giochi ombra” o gare al femminile, tra cui il pugilato. Il documento riporta una preghiera che ognuna delle due contendenti recitava mentalmente rivolgendosi a una dèa particolare o a tutte le divinità dell’Olimpo.
Eccolo nella sua versione integrale:

«O Dea che mi stai osservando, proteggimi.
Sto per entrare nel quadrato tracciato per la gara:
davanti a me sta un’altra donna lottatrice, con le chiome
raccolte e le mani chiuse a pugno, fasciate da bende.
E’ la mia rivale e spero, col tuo aiuto, di vincere.
Ma non le porto odio, e nemmeno rancore
se lei mi vincerà, perché entrambe siamo donne:
finito che sarà l’incontro ci abbracceremo come sorelle.
Ora, donami l’impeto delle Amazzoni, senza però
rinunciare alle mie mammelle, perché siano turgide
di nutrimento ai nuovi nati. Dammi il tuo occhio vigile,
Artemide, perché nessun Eracle possa ferire
a morte la tua sacra Cerva, né possa coll’inganno
strappare ad Ippolita la cintura della sua regalità.
Prestami braccia tese e incurvate come il tuo arco:
quel tuo arco flessibile che ti segue nei boschi
per amministrare la vita, non per uccidere.
Infondimi anche l’intelligenza strategica di Atena,
ma non appesantirmi la testa del suo elmo guerriero,
perché io sono stata partorita da mia madre
e non dalla mente di mio padre. Ad ogni colpo
sferrato fa’ che il mio occhio incontri quello
di questa sorella che ho di fronte: così potrò capirla.
Fammi gioire nei gesti armonici del mio corpo,
ma, come hai salvato Dafne dalla cupidigia di Apollo,
copri anche me d’una veste d’alloro tutte le volte che
le mie forme e le nudità dell’anima mia
sono ridotte a spettacolo per risate maligne.
Se sbaglio il colpo decisivo per la mia sconfitta,
non deviarlo a mio favore:
lascia a me la responsabilità;
ma se il mio pugno preciso fosse così intollerabile
e violento da procurare a questa mia compagna di gioco un male irreparabile,
allora, mia Divina, ti prego: trasforma il mio bersaglio in una nuvola di petali di rosa»

Così potremo, anche noi, attendere la notte, una Notte Rosa, perché ci avvolga di sorrisi, di giochi e di bocche di rosa.

Di Massimo

Un pensiero su “Campionato U.E. Femminili Ungheria 2010 – Selezioni”

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