Pasquale Di Silvio è il nuovo campione d’Italia ad interim nella categoria dei leggeri dopo aver fatto subire un incredibile ko a Ivan Fiorletta nella sesta ripresa. “El Puma” ha così inciso la prima tacca nella sua cintura di campione con appena 8 match alle spalle e i presenti dopo aver visto questa impresa tornano ancora una volta a farsi la domanda “Dove arriverà?”. Il combattimento è stato intenso e spietato e il suo riscontro lo avrà avuto senz’altro anche nella diretta televisiva con la cronaca di Nino Benvenuti e Mario Mattioli.
Il Pallacorda ha fatto la sua parte nel reggere in una calda notte d’estate l’impatto con un pubblico straripante, che sta un po’ diventando la regola per la boxe romana, segno di buona salute e grazie anche al gemellaggio con le radio e TV private, che prima non conoscevano o ignoravano la carica umana di questo sport. La Unicorner ha fatto le cose in grande abbinando lo sport allo spettacolo sotto la regia del famoso “Galopeira” insieme a Marione beniamino dei tifosi romanisti. Un’ora di spettacolo ha fatto da gustoso e frizzante aperitivo con la partecipazione di Andrea Perroni, ospite fisso della trasmissione “Guida al campionato, Giorgio Gobbi, che tutti ricordano nel film “Il marchese del Grillo, Alessandro Di Carlo e gli scatenati Antonio Giuliani ed Enzo Salvi.
Ma i personaggi o i vip non sono solo sul ring, che diventa per l’occasione un vero e proprio palcoscenico, ma anche tra il pubblico dove su tutti spicca la presenza del cantante Amedeo Minghi, dell’on. Michele Baldi, grande appassionato della noble art, e di figure istituzionali come Antonio Del Greco, Marcello Stella, Renzo Frisardi per concludere con Benedetto Montella, responsabile IBF per l’Europa.
La manifestazione del Pallacorda viene seguita, oltre che su Rai Sport Più, in diretta rai nella nota emittente Centro Suono Sport. L’incasso è buono e la Unicorner di Marcello Paciucci e Lamberto Petrecca vede ripagato dall’incredibile pubblico lo stress e la fatica per portare a compimento una serata così importante per la boxe romana. Sono solo tre i combattimenti professionistici e si inizia con il mediomassimo siciliano Danilo D’ Agata che affronta l’ex campione Massimiliano Saiani. D’Agata punzecchia con una ragnatela di colpi, che per la verità il suo avversario non “sente”. Tre riprese dura la tattica del siculo, che però si sbriciola a partire dalla quarta ripresa in debito d’ossigeno soprattutto per un pesante lavoro al corpo, che non gradisce finendo il match in affanno.I giudici fanno un ragionamento di tre round a testa e sanzionano la parità senza considerare che i round vinti da Saiani sono molto più pesanti.
Tocca quindi al match clou tra Di Silvio e Fiorletta, o se volete tra “El Puma” e “El matador”. In palio è il titolo italiano dei leggeri. I preliminari belli e variopinti sembrano pure troppo veloci ed ecco d’incanto i due pugili uno di fronte all’altro. Di Silvio parte come un fulmine per esorcizzare la sua tensione, perché sa che la sua breve carriera si trova già ad una svolta. La sua serie di ganci e montanti sorprende Fiorletta che rassicura il suo angolo con un impercettibile gesto del capo.
“El Puma” appare in condizioni smaglianti e lo dimostra sul finire con un preciso gancio destro. La prima ripresa è sua ma nella seconda facciamo la conoscenza di Fiorletta che replica ed esce dal guscio partendo con un’efficace serie per linee esterne. L’abruzzese riesce in alcune occasioni a chiudere all’ angolo il suo avversario cercando la soluzione soprattutto con il destro. Nel terzo round il match viaggia su un perfetto binario di parità con acuti pregiati dai due antagonisti, che si trovano per la loro bravura di fronte a un rompicapo inestricabile. Nel quarto round Fiorletta guadagna il centro del ring e costringe Di Silvio ad un affannoso lavoro difensivo quando è stretto alle corde. Di Silvio appare preoccupato e nell’intervallo c’è un frenetico lavoro psicologico da parte di Paciucci e Agnuzzi. Il pugile romano appare ricaricato nel quinto round trovando riposte energie per piazzare una serie dove il montante corto da l’impressione di un grimaldello che ha trovato l’apertura di una cassaforte che improvvisamente si apre. Fiorletta a un certo punto appare anche fermo, quasi a voler smaltire gli effetti. E’ un attimo ma è il segnale che i colpi secchi e veloci del Puma fanno anche male. La sesta ripresa l’abruzzese si fa sorprendere dal destro, due volte, e dal sinistro portati isolatamente, ma è il segnale che qualcosa non va. I parametri difensivi di Fiorletta saltano di fronte alla rabbiosa serie del romano che non gli concede più tregua alla ricerca della soluzione prima del limite. Il montante destro trova la strada del mento e Fiorletta va giù, Cavalleri lo conta, ma si vede subito che è malfermo sulle gambe e non regge il seguente assalto concluso da un destro mentre sta per cadere la seconda volta. Stavolta l’abruzzese quando l’arbitro conta fa il cenno inequivocabile che per lui il match finisce lì.
Descrivere il tripudio e l’assalto sul ring degli scatenati tifosi di Di Silvio non è facile e ci vogliono parecchi minuti prima che la calma ritorni per vedere all’ opera i 130 chili di Massimiliano Cogliano salire sul ring per affrontare l’ungherese Tamas Deli che nel primo round se la gioca alla pari con “Cicciobomber”. Nella seconda ripresa è tutt’altra musica: Cogliano replica ad un fastidioso destro con una serie che mette al tappeto l’avversario, la scena si ripete per altre due volte e all’arbitro Rega non resta che decretare il kot.
RISULTATI
Mediomassimi: Danilo D’Agata ( Unicorner) e Massimiliano Saiani (Cavallari) pari in 6r.
Leggeri: Pasquale Di Silvio (Unicorner) b. Ivan Fiorletta (De Clemente) per ko 6. Titolo Italiano.
Massimi: Massimiliano Cogliano (Unicorner) b. Tamas Deli (Ungheria) kot 2.
Supervisore Giuria: Giuseppe Minutoli.
Supervisore FPI: Antonio Del Greco.
Arbitri: Adrio Zannoni (c.r.), Cavalleri, Cicilese, Nigro, Rega, Lamusta.
Medico: dott. Italo Guido Ricagni, dott. Massimiliano Bianco.