di Leonardo Pisani
Un ritorno nella Ville Lumiere per i Giochi Olimpici, tra altro un ritorno simbolico perché approdano a Parigi dopo ben 100 anni, quando nel lontano 1924, la Fiaccola Olimpica si accese per gli VIII Giochi Olimpici, voluti fortemente dal loro fondatore Pierre De Coubertin. Una Olimpiade anche importante, perché per la prima volta si ebbe un lungometraggio da poter vedere nei cinematografi dell’epoca e fu anche quella di alcune imprese leggendarie: ad esempio le 5 medaglie d’oro vinte dall’asso finlandese Paavo Nurmi; il “Finlandese volante” compì un’ impresa eccezionale, nello spazio di una sola ora vinse 1500 m e 5000 m e poi non contento vinse le due gare di corsa campestre e i 3000 m a squadre. Fu anche l’Olimpiade del giovane emigrato boemo negli Usa János Weissmüller , passato alla storia con il suo nome americanizzato Johnny Weissmüller, vincitore nello stile libero, nei 100 m, nei 400 m, nella staffetta 4×200 m e vinse anche una medaglia di bronzo nella pallanuoto con la nazionale Usa e passato al mito come il più famoso Tarzan del cinema. A proposito di Cinema, fu anche l’Olimpiade ricordata in un celebre film con una ancora più celeberrima colonna sonora di Vangelis, Momenti di Gloria di Hugh Hudson dove si racconta con stile romanzato al vicenda dei velocisti della Gran Bretagna di Eric Liddell e Harold Abrahams. L’Italia ebbe 8 medaglie di oro, 3 di argento e 5 di bronzo soprattutto nessuno negli sport dove eccelleva come la scherma, il ciclismo, la ginnastica, il sollevamento pesi. Ma nessuno nel pugilato, anche a causa di errori della giuria, spesso voluti e scandalosi che penalizzarono boxer poi diventati grandi professionisti come Bernasconi, Marfut e Carlo Saraudi. Un po’ di Italia si vide con l’oro nei mosca di Fidel (Fedele) La Barba, figlio di due abruzzesi, entrambi nati in provincia di Chieti: il padre a Crecchio e la madre ad Arielli e il podio degli argentini Copello con una argento, Quartucci e Porzio bronzo. Una curiosità, nei pesi piuma vinse il californiano Jackie Fields, che da professionista divenne campione mondiale dei pesi welter e che sconfitto senza titolo in palio dal lucano di Rionero Raffaele Giordano (Young Corbett III) nel 1930, evitò di difendere il titolo con il pugile rionerese, finché fu costretto a farlo e perdere di nuovo nel 1933. Questo è il passato, ma Parigi 2024 potrà dare invece soddisfazioni alla Noble Art italiana, non a caso uno dei maggiori giornalisti italiani, Dario Torromeo, quindi oltre 100 mondiali di boxe commentanti in tv e ben dieci Olimpiadi, otto estive e due invernali seguite, pur essendo un professionista che raramente si sbilancia, è fiducioso. Infatti, sul suo blog https://dartortorromeo.com/ riporta la notizia che Sports Illustrated pronostica tre medaglie per l’Italia: un bronzo per Giordana Sorrentino nei 57 kg, un argento per il campione europeo Aziz Abbes Mouhiidine nei 92 kg e un oro per la campionessa mondiale Irma Testa nei 57 kg. L’augurio è che siano ben 3 gli ori e aggiungiamo per Abbes anche gli auguri per la recente laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali: Mens Sana in Corpore Sano. Ma la pattuglia italiana è agguerrita: son ben otto gli atleti che parteciperanno: Giordana Sorrentino (Kg. 50 G.S. Carabinieri), Irma Testa (Kg. 57 Fiamme Oro), Salvatore Cavallaro (Kg. 80 Fiamme Oro) e Aziz Abbes Mouhiidine (Kg. 92 Fiamme Oro) Sirine Charaabi (Kg. 54 Fiamme Oro), Alessia Mesiano (Kg. 60 Fiamme Oro), Angela Carini (Kg. 66 Fiamme Oro), Diego Lenzi (Kg. +92 G.S. Esercito). Accompagnati dallo staff della Federazione Pugilistica Italiana composta da: DT Emanuele Renzini; Coach: Riccardo D’Andrea, Gennaro Moffa, Giovanni Cavallaro; fisioterapista Fabio Morbidini;Collaboratori: Carmela Ignozza (medico delle Nazionali), i Tecnici Eugenio Agnuzzi, Massimiliano Alota e il massoterapista Pierluigi Pantini e Segretario Generale FPI Alberto Tappa.
Della compagine olimpica, ben 4 sono stati ospiti in Basilicata, in occasione dell’esordio della nazionale di pugilato per il 2023 – il primo di una serie di appuntamenti programmati proprio in vista delle Olimpiadi parigine – in un confronto internazionale contro il Portogallo, era il 14 gennaio, in un Pala Rossellino stracolmo di spettatori, con una organizzazione curata nei minimi particolari del maestro Giuseppe Gruosso e dallo Staff della A.S.D Boxe Potenza. In conferenza stampa, Irma Testa mi confidò: “L’obiettivo di ognuno di noi è L’Olimpiade, è Parigi”. Ebbene, ben 4 pugili che furono protagonisti di quella straordinaria serata lucano, sono volati nella Ville Lumiere: sono le campionesse mondiali Irma Testa e Alessia Mesiano; la Campionessa Europea Under-22 Giordana Sorrentino e il possente Diego Lenzi. Il Consigliere Nazionale e Voce Presidente Vicario della Federazione Pugilistica Fabrizio Baldantoni, già atleta della Boxe Potenza ci dice: “A questo appuntamento olimpico la Federazione Pugilistica presenta una squadra forte e motivata, costituita da un perfetto mix di giovani ed elementi con grande esperienza internazionale. Siamo certi di riuscire ad ottenere risultati eccellenti. Questo gruppo è il prodotto di un lavoro di costruzione delle squadre nazionali che questo consiglio federale ha avviato sin dall’inizio del quadriennio olimpico il quale si è caratterizzato per la riorganizzazione delle squadre con potenziamento degli elementi di valore abbinata a percorsi di ricerca del talento.” Che altro dire, un bocca al Lupo ai nostri atleti, sperando che ritornino presto in Basilicata con i trofei olimpici e da lucano un bocca al lupo anche alla nostra Francesca Palumbo che gareggerà nel fioretto a squadre e a Domenico Acerenza nella 10 km nuoto.