Maludrottu “Boom Boom” sardo
di Alfredo Bruno
Sul ring di Marina Piccola a Cagliari Maludrottu ha sconfitto il transalpino Mohamed Bouleghcha dopo 12 serrate riprese ed ha quindi conservato il titolo d’Europa, mentre sono in corse le trattative per la sfida mondiale.
Simone Maludrottu, campione europeo dei gallo, è definito a furor di popolo la “boxe star” del 2006, togliendo spazio a più pesanti e celebrati campioni. Gianni Zuddas, Salvatore Burruni e Piero Rollo sono tre grandi del passato che hanno fatto la storia della Sardegna e dell’Italia pugilistica, sempre nei gallo: “E adesso ci sono io” – interviene tra il serio e il faceto in questo amarcord il pugile di Olbia – “Dei tre ho conosciuto solo Burruni con il quale ho avuto occasione di scambiare poche parole”. Maludrottu, 28 anni, entrò appena tredicenne nella G.B. Martellini dove insegnava Egidio Pellegrino, ancora oggi suo allenatore. Critici e tecnici sembrano averlo notato da poco, ma il suo exploit ha radici lontane: “Anche da dilettante mi sono tolto diverse soddisfazioni con la conquista di due titoli italiani e la partecipazione a tornei internazionali con la maglia azzurra. Poi, nel 2000, sono passato professionista. Dopo 13 match ho conquistato il titolo italiano contro Salvini. Poco dopo mi hanno proposto la sfida europea con Patrac, che è venuto in Sardegna. E da lì ho cominciato”. Negli ultimi incontri è stato intravisto un cambiamento nella boxe lineare e incontrista di Maludrottu. Il pugile è apparso più determinato anche in fase di attacco: “Questa evoluzione è dovuta all’esperienza, anche perché come peso gallo mi ritengo forte fisicamente. Io soffro per rientrare nella categoria, però, in compenso, quando salgo sul ring faccio soffrire gli altri”. Il giovane, fidanzato da 10 anni con Valeria, ormai si dedica anima e corpo al pugilato mettendo da parte il suo vecchio lavoro di idraulico. Dopo sette difese vittoriose dell’Europeo si comincia finalmente a parlare di mondiale: “ Nelle ultime classifiche del WBC, dove è campione il giapponese Hasegawa, mi hanno messo al primo posto. A Olbia tutti mi conoscono e mi chiedono sempre di questo benedetto mondiale. Tonino Puddu, mio manager, si è messo in moto e io mi fido ciecamente di lui. Qualcuno fa anche il nome del russo Sidorenko (IBF), ma per me non fa differenza”.
…….punti di vista!!! non era probabilmente in ottima forma, non si aspettava un Bouleghca così veloce, secondo me, il verdetto ha penalizzato lo sfidante che meritava!!!
ho visto il match, Maludrotto ha vinto meritatamente, niente da dire.
Una domanda tecnica però: Maludrotto non fa molto male, non sarebbe il caso di aumentare i suoi allenamenti sulla forza?
non è una critica ma una constatazione.