La notevole fiducia degli esperti inglesi su Stephen Smith è stata ampiamente ripagata dal loro pugile autore di una brillante prova e vincitore per kot del nostro Boschiero. Indubbiamente Smith ha buone qualità: boxe accorta dalla media distanza e una potenza tutto sommato da non sottovalutare. Spesso accade in un match che un colpo se non è la soluzione immediata del ko diventa determinante per la vittoria anche con il passare dei round. E’ quello che è avvenuto all’ Olympia di Liverpool quando un micidiale destro d’incontro di Smith trovava letteralmente impreparato Boschiero. Il match poteva dirsi finito lì, dopo il primo conteggio Boschiero vagava per il ring con le gambe “di pezza” come si dice in gergo. Il secondo conteggio per certi versi aiutava a recuperare un briciolo di lucidità in più. Smith sapeva ormai di avere il match in mano e non concedeva tregua al veneto, sorretto da uno smisurato orgoglio oltrettutto per non gettare al vento un’opportunità che difficilmente potrebbe ripresentarsi. Pian piano l’allievo di Bizzo dava segni di aver smaltito, anche se non del tutto, il micidiale destro, ma era evidente un altro problema: l’occhio sinistro era completamente chiuso con il rischio di un’emorragia pericolosa se nuovamente colpito.

Alla quarta ripresa tensione e rischio andavano a braccetto: Devis si faceva contare mettendo un ginocchio a terra. La difficoltà maggiore diventava quella di recuperare terreno considerando ormai il match perso per quanto riguardava il punteggio. Avveniva quello che accade nel calcio quando una squadra nel recuperare allarga le maglie e rischia di essere trafitta. L’italiano cercava ormai il ko, unica soluzione rimasta. E qui onestamente l’inglese non era molto brillante con la sua guardia eretta facendosi pescare duramente in un paio d’occasioni dal gancio destro dell’avversario. Il quinto round dava l’illusione che forse stavamo assistendo al miracolo del capovolgimento con l’inglese pescato duramente al volto. La spada di Damocle oltre all’occhio completamente chiuso diventava una palpabile stanchezza nel recupero di un match che un altro avrebbe perso nel secondo round. Troppe energie sprecate e in un attacco all’arma bianca Boschiero lasciava il fegato libero per un preciso sinistro di Smith. Dura rialzarsi, le gambe non reggono e un altro sinistro al corpo chiude la gara per kot. Boschiero è stato sfortunato, ma onestamente crediamo che quello visto sul ring di Liverpool non fosse il vero Boschiero. Smith è apparso buon pugile…tocca a lui sfidare Pedraza per il mondiale IBF dei superpiuma.

Di Alfredo