
Oleksandr Usyk (+ 19, 13 per ko) è il nuovo campione dei pesi massimi (WBA, IBF, WBO, IBO) battendo con decisione unanime Anthony Joshua (+ 24, 13 per ko, – 2) davanti ai numerosi spettatori del Tottenham Hotspur Stadio di Londra rimasti ammutoliti alla fine di un match che ha visto il mancino ukraino dominare fin dai primi round. Già nella prima ripresa Joshua doveva incassare un paio di sinistri, non graditi; nel terzo round l’inglese ha addirittura vacillato. Joshua sembrava riprendersi nella parte centrale del match, ma riperdeva inesorabilmente terreno a partire dal IX round con un occhio completamente chiuso. L’ultimo round faceva addirittura pensare al peggio con l’inglese alle corde. Una sconfitta per certi versi inaspettata, ma non del tutto. Gli esperti dicevano che Joshua avrebbe dovuto attaccare subito per cercare la soluzione di forza, per evitare che la maggiore velocità di braccia e gambe dell’avversario potesse creare dei problemi. C’è una clausola di rivincita. Una cosa è certa, secondo molti la prima sconfitta ad opera di Andy Ruiz può aver creato dei problemi nell’inglese, soprattutto nella gestione dei suoi allenamenti. Anche se ad onor del vero qualche campanello d’allarme c’era stato già da dilettante (tutti ricordano l’ingiusta sconfitta del nostro Cammarelle alle Olimpiadi di Londra).
Nella stessa riunione la sfida tra i welter imbattuti Florian Marku e Maxim Prodan si è risolta con un verdetto molto contrastato a favore del primo: 97-93 e 96-94 e 91-99. Il match era valevole per lnternazionale IBF. Per molti la maggior aggressività del nostro pugile meritava migliore considerazione.