La Lupa Boxe, società organizzatrice dove insegna il maestro Franco Piatti, centra il suo secondo obiettivo di rilanciare  la boxe in una zona popolosa come Villa Gordiani, dove tra l’altro ci abita un grandissimo campione come Tommaso Galli. La riunione imperniata sulla sfida tra pugili romani e abruzzesi ha avuto un buon concorso di pubblico in piazza Rovigno d’Istria nonostante il tempo minaccioso in concomitanza ,poi, con il campionato di calcio.

Si inizia con i cadetti Bellucci e Spinelli che riscaldano la platea dopo una prima ripresa equilibrata. Il secondo, proveniente dalla colonia Di Giacomo, dà un’impronta aggressiva al match che Bellucci non sempre riesce ad arginare, anche se ci prova con colpi d’incontro. Il verdetto giustamente viene assegnato a Spinelli. Il maggior allungo e la boxe d’attacco di Sciarroni fanno la differenza con Ricca, che invano cerca di passare sotto i colpi dell’avversario alla ricerca della corta distanza.
Tocca quindi agli Juniores. Piatti da buon maestro e organizzatore cerca di far conoscere con l’ordine dei match, grazie anche alla guida di uno speaker esperto come Luigi Galdiero, i vari passaggi d’età per la noble art. Gendel se la vede con Jury Spinelli, altro abruzzese, che tiene saldamente il centro del ring costringendo l’avversario a girare attorno al ring per non incocciare nei rabbiosi uno-due dell’allievo di Di Giacomo. Con lui gli Spinelli portano a casa l’en-plein. Dopo questo match tocca stavolta a due pugili laziali. La Porta viene da Fiumicino con Sordini all’angolo, mentre Di Paolo viene dalla Body Fight dei fratelli Liberati. Il match dura una manciata di secondi, perché un gancio destro, preciso quanto potente, scuote a freddo la mascella dello sfortunato Di Paolo che subisce un ko classico.
Tra Culotta e Siviero si svolge un match a senso unico con l’allievo di Piatti scatenato e l’avversario, molto coraggioso, che cerca di limitare i danni. Due conteggi e due richiami subiti da Siviero rendono bene l’andamento del match con verdetto unanime per Culotta. Pensa e Maurizio iniziano con scambi mozzafiato. Il pugile romano attacca e cura poco la difesa, il suo avversario utilizza un insidioso jab sinistro e spara il gancio destro in direzione della mascella. Maurizio sul finire della seconda ripresa dopo aver centrato Pensa incoccia nella rabbiosa reazione di quest’ultimo che lo costringe ad ascoltare un conteggio. La quarta ripresa è decisiva a favore dell’abruzzese che ha più frecce nel proprio arco di fronte a un avversario in debito d’ossigeno.
Con Sikora e Mucci si comincia ad andare sul pesante visto che sono due robusti medi. Mucci, più basso, è un killer della corta distanza che spara ganci tremendi, soprattutto con il destro; mentre Sikora, più alto e fisico statuario, lo infila con colpi d’incontro che non sono certo carezze. Nelle prime due riprese l’abruzzese prende il largo costringeno l’allievo di Piatti a subire un conteggio. Anche nel terzo round Sikora viene contato, ma Mucci per la verità sembra in debito d’ossigeno e subisce il veemente ritorno dell’avversario che lo brucia sul traguardo. Un gran bel match sottolineato dagli applausi del pubblico.
La chiusura della serata è affidata a Moriconi, un beniamino nell’entourage della Lupa Boxe, che affronta Di Giandomenico, il cui angolo è composto dall’ ex campione d’Italia Costantino Padovano, che infiammò l’Abruzzo negli anni ’80. Di Giandomenico, piuttosto alto, sfrutta alla perfezione il suo maggiore allungo. Moriconi s’ingegna con molta fatica ad accorciare la distanza. Il match è spezzettato anche se nella seconda ripresa si assiste ad un bello scambio a viso aperto. Moriconi ha l’iniziativa, ma i colpi più precisi appartengono all’abruzzese. Il verdetto assegnato al romano spiazza buona parte dei presenti, la parità avrebbe accontentato tutti.

E’ una serata completa, curata nei particolari dall’organizzazione che si avvale di Monia, graziosa valletta e futura indossatrice. Il VI Municipio, che ha patrocinato la manifestazione, è rappresentato dal presidente Giammarco Palmieri e dai consiglieri Carlo Infante e Massimiliano Morgante. C’è posto anche per il Comune con l’on. Massimiliano Valeriani, che fu il promotore della riunione dello scorso anno, e per la Regione con l’on. Enzo Foschi, onnipresente alle manifestazioni sportive di quartiere. Dalle Istituzioni Politiche si passa tranquillamente a quelle Federali con la presenza di Marcello Stella, un cult del Lazio pugilistico, e di Roberto Aschi, consigliere del Comitato Laziale.
La serata è dedicata a due grandi maestri scomparsi come Leone Castelli e Sante Chiarucci, che resero grande la  storica Centocelle, dove imparò l’abc della noble art Tommaso Galli, anch’egli grande festeggiato insieme ad un altro ex campione come Aldo Bentini. Ce n’è per tutti e logicamente anche per il presente e il futuro con la premiazione di Simone “Chico” Califano, Campione Mondiale Giovani, e Rossella Troisi, presidente della bella struttura al Centro in via Sant’Agata dei Goti, che ospita la Lupa Boxe.

RISULTATI
Cadetti
66 Kg. Matteo Elio Spinelli (Abruzzo) b. Bellucci (ASD Lupa Boxe).
75 Kg. Marco Sciarroni (ASD Lupa Boxe) b. Andrea Ricca ( Abruzzo).
Juniores
Superwelter: Jury Spinelli (Abruzzo) b.Bartolomeo Gendel (ASD Lupa Boxe).
Leggeri: Federico La Porta (Sordini Boxe) b. Mirko Di Paolo ( Body Fight) ko 1.
Seniores
Leggeri: Daniele Culotta (Sordini Boxe) b. Ivano Siviero ( Abruzzo).
Superwelter: Amedeo Maurizio (Abruzzo) b.Valerio Pensa ( ASD Lupa Boxe).
Medi: Oskar Sikora ( ASD Lupa Boxe) b. Piero Mucci (Abruzzo).
Mediomassimi: Marco Moriconi ( ASD Lupa Boxe) b. Marco Fontana ( Puglia).  
Arbitri: Favia (c.r.), Stipa, Ramacciotti, Angileri, Scali.
Medico: dott. Italo Guido Ricagni.

Di Alfredo