di Leandro Spadari, (foto:F.Di Feliciantonio)

Non capita certo tutti i giorni – purtroppo…ma ci fermiamo qui, il discorso sarebbe troppo lungo – che un quotidiano sportivo importante, rectius il più importante, informato e letto, come la Gazzetta dello Sport dedichi a sorpresa una mezza pagina al karate presentando uno dei suoi atleti di punta, il finanziere Stefano Maniscalco tra i cui titoli internazionali, per chi non lo conoscesse, ricordiamo l’Oro al Campionato Europeo 2004 (open) ed il Bronzo al Mondiale dello stesso anno (open); l’Oro al Campionato Europeo 2006 (open) ed il Bronzo nella categoria + 80 kg; sempre nel 2006, l’Oro open ed il Bronzo + 80 kg al Campionato Mondiale di Tampere(Finlandia); l’Oro nella categoria + 80 kg al Campionato Europeo di Bratislava del 2007 e l’Argento all’edizione 2008 svoltasi a Tallinn (Estonia); ancora l’Oro agli Open Internazionali d’Austria 2008, un risultato quest’ultimo conseguito poche settimane fa e quindi particolarmente beneaugurante in vista del Mondiale di Tokio (13-16 novembre p.v.) in cui Stefano sarà indubbiamente per il kumite l’atleta più in vista della squadra “da battere”, quella azzurra appunto, che ha conquistato il primo posto nel medagliere (con 5 ori, 1 argento, 1 bronzo) all’ultima edizione iridata svoltasi in terra finlandese.
Nell’articolo (a firma di Fabrizio Sclavi, Gazzetta del 04/10/08, pag.44) Stefano, tra l’altro, spiega perchè quattordici anni fa scelse proprio questo sport :“andavo pazzo per Bruce Lee, per i film con Jean Claude Van Damme. Tirare calci e pugni mi piaceva un sacco”; parla del suo training quotidiano: “Non ho perso l’entusiasmo.Allenarmi cinque giorni alla settimana non mi pesa come non mi è mai pesato”; accenna al suo sogno nel cassetto:”vorrei partecipare ad un’Olimpiade. Nel 2009 il CIO deciderà sull’ammissione del karate ai Giochi: io nel 2016 avrò 33 anni, potrei fare ancora bella figura”.
Non mancano riferimenti al suo prestante fisico, che contribuisce a farne una sorta di idolo per il pubblico femminile, ed al suo stile nel vestire:”preferisco il taglio sportivo anche quando devo essere elegante”; da buon siciliano crede nei valori della famiglia, ma riconosce che “con la testa che ho ed il lavoro che faccio non è facile trovare qualcuno che si adatti a me…”; ed infine veniamo a scoprire un’altra grande passione, girare per la Sicilia con la sua Bmw 1200 gs, acquistata come “premio per l’Europeo di Bratislava”, cosa che gli procura “un enorme senso di libertà.”
In calce all’intervista, uno spazio commerciale con il Kimono Yamamay il che ci fa capire la logica di un abbinamento prodotto/atleta quanto mai indovinato, ragionando in termini di puro marketing e comunicazione: finalmente ci si accorge che investire nell’immagine pulita di uno sport come il karate e di un suo campione è un investimento dai possibili, interessanti ritorni nei confronti di un target trasversale per età, status e censo. Al di là di questa intervista, complimenti a Stefano per i tanti, strepitosi successi sin qui conseguiti, ed auguri da tutta 2OUT per quelli alla sua portata, a breve, nella terra del Sol Levante…


(nella foto: Stefano Maniscalco, a ds, in una delle sue tecniche vincenti – foto F.Di Feliciantonio)

Di Massimo