di Alfredo Bruno

Siamo andati a vedere Alì Ndiaye e abbiamo conosciuto Roberto Cocco. Questa in sintesi potrebbe essere il commento della riunione di ieri sera a Pontedera dove il pugile senegalese ha conquistato il titolo italiano dei supermedi, una meta che sembrava quasi irraggiungibile per lui. E per poco la “maledizione” ancora una volta rischiava di avverarsi, perché il piemontese ha fatto vedere al negretto di Pontedera le streghe con una tattica accorta dove ha tagliato la distanza costringendo l’allievo di Aurelio Pili ad un grande dispendio di energie, senza poter esprimere la sua discreta potenza. Oltrettutto dalla corta distanza il gancio destro di Cocco ha trovato varie volte la strada libera per arrivare al volto dell’avversario.

Ndiaye quando partiva da lontano caricava molti dei suoi colpi a salve visto che Cocco riusciva ad evitarli con una certa abilità. Il pugile della BBT non ci è apparso in grandi condizioni, forse è rimasto frastornato da un avversario che credeva facilmente alla sua portata, un errore che non bisogna mai commettere sul ring. Davide Buccioni nei minuti d’intervallo lo spronava per reagire ad una forma di apatia che lo portava ad attaccare quasi senza convinzione. Il verdetto a favore di Ndiaye è stato unanime: due giudici lo hanno dato per 97 a 93, e qui ci avviciniamo molto alla fantascienza, mentre un giudice ha visto vincente Alì per un punto, e qui si può cominciare a ragionare. Torniamo a ripetere che il match visto in televisione spesso contraddice quello reale: alcuni colpi si vedono e altri no, alcuni colpi si sentono e altri no. Alcune riprese sono state equilibrate e probabilmente questo equilibrio dai giudici è stato considerato per valutazione tecnica favorevole al neocampione. Una cosa è certa Ndiaye ha vinto nettamente la seconda ripresa e ha fatto sue le ultime tre riprese ( nella nona Cocco ha sentito visibilmente un gancio destro corto). Dalla terza alla settima ripresa il piemontese ha preso in mano le redini del match su un avversario che si è lasciato impantanare nella corta distanza senza trovare la soluzione. Abbiamo visto poco il jab sinistro di Ndiaye per tenere lontano Cocco, lo ha fatto con discreto successo solo nelle ultime riprese. Si è trattato dunque di un match molto equilibrato con risultato a doubleface: ciascuno dei due pugili avrebbe potuto vincere, ma con un solo punto di differenza.
Alì Ndiaye dunque è il nuovo campione dei supermedi e da qui partono le sue basi per le prossime conquiste. Il giovane non combatteva dall’infausta sfida con Mock (sono passati ben 7 mesi) e nel frattempo come si è visto ha accumulato una certa ruggine soprattutto nei riflessi e nella continuità. Forse una rivincita con il sorprendente Cocco sarebbe la cosa migliore per fugare qualche dubbio affiorato sul ring di Pontedera.

Nel sottoclou Vittorio Oi (+ 9, – 1, = 1), altro pugile della colonia BBT, ha superato agevolmente ai punti l’ungherese Bela Sandor ( +10, -57, = 3) in si rounds.

Di Alfredo

Un pensiero su “Ndiaye a fatica batte Cocco”
  1. Si condivido! un’altra sfida potrebbe fugare ogni dubbio, premesso che ho visto il match in TV, “il mio personale cartellino” vedeva in leggero vantaggio Cocco con un pugilato meno spettacolare ma altrettanto incisivo!!! Senza nulla voler togliere al valoroso Ndiaye, il quale o ha sottovalutato l’avversario o non era al massimo della forma… Complimenti ai due ragazzi per il bellissimo incontro che ci hanno fatto vedere!!!

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