di Giuliano Orlando
Fine d’anno col botto per la boxe romana. Il 20 dicembre, nella splendida location di Cinecittà World di Roma, imperniato sulla sfida tra il beniamino di casa Mauro Forte (13-0-1) e lo spagnolo di Valencia, Artiz Pardal (14-2-5), in palio la vacante cintura dell’Unione Europea pesi piuma, sui 12 round. Regista e organizzatore della serata, la BBT ovvero l’avvocato romano Davide Buccioni, con l’hobby del pugilato, unito al genio della ristorazione, che spazia anche oltre i confini nazionali, l’ultimo centro a bersaglio si chiama “Quarto Burger & Drinks” in Via Crescenzio, 52 della capitale, da anni punto di riferimento dei molti appassionati sia del boxing che dei tifosi della Roma calcio. Spulciando nella sua storia da promoter, risulta che ufficialmente in quel ruolo ha iniziato nel 2004, a Sabaudia, allestendo due incontri “pro”, uno dei quali riguardava il welter Daniele Petrucci, diventato per i suoi tanti tifosi “Bucetto”, uno dei pugili con più largo seguito negli ultimi anni, al secondo incontro, battendo il magiaro Karoly Domokos. Da quel primo passo ad oggi, la sigla BBT ha messo assieme oltre 120 riunioni, l’ultima ormai prossima e assai importante.
Perché Buccioni su Mauro Forte è pronto a scommetterci, e non poco?
“Per la ragione che Mauro è uno che unisce tutte le qualità per raggiungere traguardi importanti. Ha 25 anni, l’età giusta per dare concretezza alle ambizioni. Possiede talento e volontà, serietà e determinazione, un professionista serio, capace di far combaciare tutti gli impegni. Trova nella famiglia il rifugio ideale prima e dopo la palestra. Lavora nella carrozzeria gestita con papà Ernesto e il fratello Daniele, lavora dal mattino alla sera, poi va in palestra. Unico vantaggio, ha l’opportunità di dedicarsi alla preparazione a tempo pieno, quando ci si avvicina la data del match. Ai discorsi preferisce i fatti, anche questo è un pregio. Mi sembra che ci siano tutti gli ingredienti, per credere nel suo futuro di vertice sul ring”.
Come definisce Mauro sul piano pugilistico?
“Un tecnico di qualità, un mancino con scelta di tempo eccezionale. Nell’ultimo incontro disputato a Milano, ha battuto il ghanese Michael Pappoe (24-6), che in fatto di esperienza lo sovrastava, con un record di 20 KO su 24 vittorie, una sola sconfitta prima del limite, sulle cinque sopportate, quella contro Joshua Wahab (19), nigeriano residente in Ghana, uno dei più forti piuma africani. Contro Mauro, ha abbandonato al sesto round, senza essere riuscito a vincere un solo round. Questo lascia capire le sue potenzialità”.
Qualche difetto?
“Si confessa tifoso della Lazio, ma non si può essere perfetti. Per questo lo perdono”.
Professionista dal 2014, Forte ha conquistato il titolo italiano (2017), il Mediterraneo WBC (2018), l’Internazionale IBF con Pappoe lo scorso maggio. Il 20 dicembre affronta lo spagnolo Artiz Pardal, in gioco la cintura dell’Unione Europea, resa vacante da un altro spagnolo, ecuadoregno di nascita, Carlos Ramos (11-2), conquistata lo scorso giugno ai danni dell’inglese Razaq Najib (11-4). Costretto a lasciarla dopo la sconfitta di ottobre contro l’altro inglese James Dickens (28-3) nel tentativo di conquistare anche il titolo europeo IBF. Un trofeo dove gli spagnoli hanno un feeling costante. Sarà Mauro a interrompere questa continuità?
“Voglio sperarlo. Ho organizzato questo confronto a Roma, quindi davanti al pubblico amico. Questo perché Mauro lo merita. Anche se nella boxe tutto è possibile, ho grande fiducia nelle sue qualità. Per la BBT è un impegno piuttosto oneroso, mettendo sul ring molti dei ragazzi della mia scuderia, quasi tutti romani, oltre alla finale che assegna la cintura WBC-FPI, nei piuma tra il Luca Angeletti (4-1) che gioca in casa e il toscano di Lucca, nato in Albania, Marvin Demollari (5-1). Oltre a loro saliranno sul ring il superwelter Damiano Falcinelli (11) altro campioncino pronto al decollo, opposto al georgiano Sandro Jajanide (5-20-1), rientra il cruiser Mattia Faraoni (5-1), che incrocia i guantoni col serbo Vukasin Obradovic (4-15). Nella stessa categoria, altra sfida italo-georgiana tra Francesco Cataldo (7-6) e Zuka Mekereshvili (7-23), ultimo test prima di battersi per il titolo italiano contro Francesco Versaci (20-3), il 24 gennaio a Pomezia, dove Cataldo risiede. Spazio anche per Pietro Rossetti, un welter imbattuto, prossimo a combattere per il trofeo WBC-FPI. In attesa, affronta lo spagnolo Gadatamen Taylor (2-2-1). Infine, debutto di Mattia Pileggi, un superwelter, con Darko Ristic (Ser. 0-4). Non male, come serata di pugilato”.
A Vienna, sia pure di misura, El Harraz ha perso contro Nader, che ha mantenuto il titolo Internazionale IBF medi. Sconfitta giusta?
“Il risultato è corretto, perché El Harraz si è svegliato tardi e ha pagato anche l’inesperienza. Detto questo, Nader deve all’arbitro tedesco Holger Wiermann, se ha salvato la cintura. Ha fatto l’ultima ripresa in apnea, senza forze, legando a non finire. L’arbitro lo ha protetto in modo scandaloso, spezzando il match senza motivo, con l’unico scopo di dare all’austriaco, spagnolo di naaciata, la possibilità di concludere il round. Questo l’unico rimpianto. Per il resto, tutto normale. Siamo pronti a rifare il match ancora a Vienna e state certi che El Harraz torna Roma, col titolo”.
Per informazioni Info Ticket: boxol.it – boxofficelazio.it!! – accreditibbt@libero.it – I prezzi: Tribuna 20 – Bordoring 25 – Vip 35 euro