di Gabriele Tinti

cichello e kalambayDario Cichello sfida sabato 6 febbraio il polacco Dawid Kostecki per il titolo vacante I.B.C. dei medio massimi. Kalambay dice di trovarlo al meglio, che con lui si è allenato con grande determinazione…
“…abbiamo un impegno mondiale molto difficile con Dario. Ma assieme ci crediamo, lui ci crede, ha grande cuore ed una enorme determinazione. Con me poi è migliorato molto. Adesso riesce a tirare perfettamente tutti i colpi e sa come prendere ogni match. La sua stima e il suo rispetto per me poi  – la sua fiducia nei miei consigli – sono le basi ideale per crescere ancora”.
Kostecki ha vinto trentadue volte e perso una sola volta per ko tecnico alla nona ripresa ma dopo aver mandato al tappeto il suo avversario nel secondo round. Tutto questo accadeva nel 2006. Dopo di allora solo vittorie. Da quello che si può vedere e da quello che dice Kalambay è un osso duro. E d’altronde il record lo conferma. Che ne pensi Dario di lui?
“Era da tempo che volevo fare un match con uno dei primi del ranking mondiale dei medio massimi e il mio manager Cherchi mi ha accontentato. Kostecki è l’avversario giusto per capire cosa posso fare. Sono arrivato ad un bivio e sono contento di poter dare una dimensione piu’ precisa alla mia carriera.”
Tu sei uno che non rinuncia a rischiare e alle trasferte. In passato più volte hai dato prova del tuo coraggio in questo senso. Con che spirito parti per questa nuova avventura in Polonia?
È vero, non mi sono mai nascosto. Qualche anno fa ero stato per tre volte all’estero a disputare match difficili che, seppur persi di misura, mi hanno fatto fare un salto in avanti. In seguito ho conquistato nettamente il titolo italiano per tre volte. Del mio avversario penso davvero sia un buon pugile, preciso, solido, ma troppe vittorie a volte indeboliscono, e col passare dei round credo possa andare in confusione.
Come ti stai preparando al match?
Ho cercato in questi giorni di allenarmi il più duramente possibile. Il pensiero del match mi ha fatto fare degli sforzi altrimenti impossibili. Quindi direi che vado in Polonia in grande forma. Kalambay mi ha dato un sostegno importante. Devo ammettere che senza di lui sarebbe stato tutto più difficile. Mi ha seguito con una tale pazienza e professionalità, giorno dopo giorno, che se vinco sarò costretto a regalargli la cintura.

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Di Massimo