di Michelangelo Anile

Voce inconfondibile, eleganza ad hoc, è usuale quasi d’obbligo incontrarlo nelle serate di boxe, in quelle occasioni dove la professionalità nel presentare un evento è qualcosa di particolare, dove sbagliare è impossibile. Parliamo di Valerio Lamanna, ring announcer,  volto conosciuto nel mondo del pugilato italiano. Lo abbiamo incontrato presso  la Palestra MMA Boxing Center in  via Tommaso Bernetti, Torrevecchia a Roma,  dove ricopre l’incarico di  Direttore Sportivo.

L’occasione è stata quella di presentare il dvd Story dal titolo “Valerio Lamanna: il ring announcer d’Italia”,  nato da un’idea di Michele Sole, dove  si ripercorrono tutte le tappe salienti della sua professione, le serate,  i pugili, i personaggi del ring. Un dvd da assaporare come un vino d’annata, un sorso dopo l’altro per  possedere la sensazione di calpestare  pian piano il tappeto azzurro del ring , ascoltare la folla, il gong …ammirazione, magia, rispetto, adrenalina . Più semplicemente, ring announcer.  Sullo sfondo del protagonista , corrono immagini in bianco e nero di un pugilato amarcord  che si fondono d’incanto con la  moderna noble art. La visione del dvd,  presente su youtube, è piacevole , accattivante, a tratti musicale, didattica di un pugilato sempre più da promulgare.

Parlaci del tuo rapporto con il pugilato?

“ Ho iniziato ad apprezzare il mondo della boxe e degli sport da ring in generale quando iniziai a praticare la kick boxing in una palestra romana.
Nel corso degli anni sono sempre rimasto legato agli eventi svolti in Italia e all’estero seguendo sia in televisione che sulle riviste specializzate e nello spazio riservato nei quotidiani sportivi nazionali l’attività pugilistica”.

Quando hai capito che avevi le potenzialità per diventare un Ring announcer?

“Grazie ad amici che mi hanno messo in condizione di poter vedere i  Dvd dei  migliori incontri di pugilato internazionale, ho iniziato ad ammirare Ring announcer del calibro di Michael Buffer, Jimmy Lennon Jr e Lupe Contreras rimanendo affascinato dal loro modo di presentar. Ovviamente in Italia non c’era nessuno in grado di avvicinarsi neanche minimamente a questi livell,i ma personalmente sapevo di avere le qualità caratteriali per poter provare a raggiungere dei risultati migliori di chi svolgeva questo ruolo”.

Quando hai capito di essere un buon ring announcer?

“Grazie alla BBT ho iniziato ad annunciare gli incontri di pugilato. Il primo evento fu il S.Stefano pugilistico 2005 con Marinelli Vs Benito valido per il titolo Internazionale IBF che andò anche in diretta televisiva. Fu un vero e proprio battesimo del fuoco.
I giudizi post riunione degli addetti ai lavori mi diedero la spinta necessaria per continuare e migliorare in quella che ormai sentivo una mia dimensione”.
Il tuo rapporto con i pugili?

“ Sono fermamente convinto che i pugili siano i veri protagonisti di un evento pugilistico e che un ring announcer, oltre a presentarli sul ring, debba dargli l’importanza che meritano mettendo suspance e attesa tra il pubblico e facendoli sentire il perno principale della serata.
Ho un ottimo rapporto con tutti i pugili che conosco e cerco di assecondare quelle che sono le loro richieste anche se il più delle volte sono loro stessi che ascoltano i miei consigli”.

Cosa hai fatto e cosa puoi ancora fare per rendere ( In Italia) questa figura più professionale, competente e indispensabile nelle riunioni pugilistiche?

“Mi sono sempre documentato sulla Boxe nazionale e internazionale, ho studiato i migliori ring announcer dei nostri anni per cercare di capire cosa offrire al pubblico che ho davanti.
Ovviamente i contesti sono molto diversi come anche le disponibilità economiche ma con la competenza e la passione credo si possa comunque ottenere dei buoni risultati.
Ho un mio sito web (www.ringannouncer.it)  e collaboro con i giornalisti specializzati e proprio in questi giorni è on-line il primo cortometraggio interamante dedicato ad un ring announcer Italiano. Quello che posso ancora fare è continuare ad aggiornarmi per essere sempre all’avanguardia e non sentirmi mai arrivato perché si può sempre migliorare”.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

“ Rendere sempre più professionale questa figura anche se è inutile nasconderlo in Italia c’è una forte crisi organizzativa. Ho iniziato collaborando esclusivamente con la BBT di Davide Buccioni che ringrazio pubblicamente per avermi dato la possibilità e la fiducia per poter creare questa figura in Italia, negli ultimi tempi ho iniziato a collaborare con altre organizzazioni pugilistiche (OPI 2000, De Clemente Promozioni Sportive) con il quale  spero di continuare a lavorare in futuro come  “libero professionista del ring”.

Il tuo sogno da ring announcer?

“Presentare un titolo mondiale con due pugili Italiani sul ring e vedere il movimento pugilistico professionistico italiano ai livelli dei tanto blasonati americani, tedeschi e inglesi”.

Come concluderesti questa intervista?

“Non volendo fare torto a nessuno,  voglio ringraziare le società dilettantistiche ASD Zonfrillo & Federici Boxing Team, l’ASD Boxing Time e l’ASD Barone Fight Club che hanno compreso l’importanza della figura del ring announcer in un contesto pugilistico.
Infine ringrazio tutti coloro che hanno collaborato con me per costruire questa immagine e consentimi  di ringraziare i miei collaboratori nonché amici di una vita,  Giampiero Di Gregorio, Michele Sole e Michele Ficcaglia che non c’entrano assolutamente nulla con il mondo bella boxe ma che sono indispensabili in quanto mi aiutano a trasformare in realtà le mie idee”.

Di Massimo

Un pensiero su “Intervista a Valerio Lamanna, ring announcer d’Italia”
  1. Un personaggio importante in un mondo improvvisato come quello del pugilato. Ho avuto occasione di vederlo a qualche riunione, un vero professionista.Complimenti a lui e all’autore dell’intervista.

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