branco-barbaro.jpgSilvio Branco brucia tutti e conquista il mondiale WBA dei mediomassimi battendo nettamente il portoricano Manny Siaca, un mese prima del compimento dei suoi 40 anni, cosa questa che lo salvaguarda dall’andare “in pensione” in ottemperanza alle leggi federali: “Dovrei effettuare la prossima difesa, che è volontaria, con un avversario da definire a fine novembre in Italia. Mi piacerebbe combattere a Roma” esordisce il pugile, che a Civitavecchia chiamano “Barbaro” in contrapposizione al Conan di Schwarzenegger e non finisce qui: “Se tutto va per il verso giusto poi, a fine gennaio, sarò impegnato per la difesa ufficiale al Madison Square Garden di New York o al Caesar Palace di Las Vegas contro Roy Jones oppure Bernard Hopkins”.

Sono in molti a dire che Silvio migliora con il passare degli anni: “Certo l’età mi aiuta e ho fatto un bagaglio di esperienza non indifferente. Sono maturato anche muscolarmente. Il colpo d’occhio e il ritmo sono inalterati, perché mi tengo sempre in allenamento”. Potenza ed esperienza sono due fattori determinanti, soprattutto da quando non deve più costringere il suo m. 1,86 d’altezza, avvolto da 79 e passa chili di muscoli, a lottare con la bilancia.

L’idolo di Civitavecchia, terra di campioni, con i suoi 40 anni si trova da lungo tempo nel mondo dei guantoni, sa cosa significa nausea? “Avevo 12 anni quando sono entrato per la prima volta in palestra, adesso ne ho 40. Il conto è presto fatto. La nausea non so cosa sia. E’ questa la mia caratteristica. Quando al mattino mi alzerò dal letto e non avrò più stimoli per confrontarmi con i problemi dello sport, per confrontarmi con qualcuno, oppure non sarò in grado di andare a correre, allora dirò basta”.

Un uomo nato atleta come lui, se non ci fosse stato il pugilato, quale altro sport avrebbe praticato? “Io, da ragazzo, ho giocato al calcio. Ho fatto alcuni provini con la Romulea, la Fiorentina, la Roma. Giocavo bene. Mi piace correre e riesco a fare i 100 m. in 11 secondi netti”.

Da noi, in genere, quando un pugile subisce dei ko praticamente conclude la carriera, ma questo non è certo il caso di Branco: “Per me il pugilato lo si può paragonare alla vita quotidiana ed è un insegnamento. Nella vita quotidiana, come nel sociale, ci sono i ko, ci sono dei momenti negativi e non bisogna buttarsi giù. Bisogna rimboccarsi le maniche e reagire”.

Aggiriamo l’ostacolo chiedendo quale è stato il giorno più brutto della sua carriera di pugile: “Analizzando bene devo dire che di giorni brutti non ne ho avuti, anche quando ho subito delle sconfitte pesanti.. Sicuramente se non avessi subito sconfitte, oggi non sarei campione del mondo e mi sarei ritirato da tempo”. Nella perfetta antitesi degli opposti e contrari quale è stato invece il giorno più bello? “Il giorno più bello per me è rappresentato da ogni vittoria, ogni verdetto che viene contrassegnato dall’alzata del braccio da parte dell’arbitro. E’ un momento positivo indipendentemente dal titolo e sento in me sempre la stessa emozione”.

Civitavecchia, dopo i Giulio e i Vittorio Saraudi di epoche passate, stravede adesso per Gianluca e Silvio Branco. Gli esperti dicono che se i due fratelli unissero le loro caratteristiche migliori ne uscirebbe un prototipo di fuoriclasse, una sorta di Robocop quasi imbattibile. Ognuno dei due ha i suoi fans. Chi è il migliore? “Mio fratello Gianluca è bravissimo, pur non avendo conquistato un campionato del mondo. E’ stato meno fortunato di me. E’ un ragazzo di grande temperamento, di grande cuore, di grande efficacia. Io ho vinto 14 campionati del mondo, mio fratello neanche uno, e questo potrebbe influenzare nella scelta. Ma c’è da dire che Gianluca ha un altro tipo di pugilato, combatte in un’altra categoria e spero che riesca a coronare la sua carriera pugilistica con un campionato del mondo”. Se così fosse sarebbe un evento da Guinnes per l’Italia tale da eguagliare il primato di Loris e Maurizio Stecca, che verrebbe superato se Silvio e Gianluca fossero campioni in contemporanea. Difficile… ma non impossibile!

Di Alfredo

Un pensiero su “Silvio Branco: Il “Barbaro” di Civitavecchia.”
  1. ti ricordi che ci siamo allenati inseme a campobello ala palestra pugilistica sanvito ciaoù

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